Al passaggio di macchine
tentano di resuscitarsi le foglie
rantolano in aria vibrata
e poi in macabra danza
ricadono nel puzzle precario
fin quando a sera inzuppate di rugiada
trovano pace ai bordi di cunette
consegnandosi al macero
Sui rami i corvi paiono
macchie d’inchiostro a brutte copie
e folate di vento sbuffi d’asciugo
di scolari svogliati
a rigori di compiti,
premure,lungimiranze d’adulti
Sui tetti rinverdiscono chiazze di muschio
porri di speranze
al circostante che lento saluta
sotto grigio marmo del cielo
che cala dai monti
spronando avamposti di nebbia
Voci lontane
impatti tra scoppi di gola
e implori cacciati da nuvole nere
umori in attesa a ritornare alla fonte
Speranza a un angolo,
tremule acerbe bocche incollate
riscaldano due bucaneve
esplosi dal petto
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Da:Destini E Presagi
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michael santhers