Al ristorante
quattro poeti veri
sussurravano certezze
sconfitte dalla fame
mentre perdevano gli occhi
sulle portate a un tavolo vicino
di cercatori d’oro
che maledicevano un fiume
che abbondava in piombo
-Mi parve subito
uno strano posto
e trovai tale conferma
da una luce fioca al risparmio
metteva ombre nelle fosse del viso
di un vecchio filosofo
che si ripassava il saluto di decenza
-Lo stesso locale invocava
la chiusura ripetuta da un merlo Indiano
-Capii subito che tutte le pecore zoppe
rimangono all’indietro
e la menomazione induce
allo stesso posto di minor fatica
anche se l’erba è amara
..eravamo quelli che avevano perso
dietro al tempo gli ideali
..ora nello stesso luogo
per tumulare con poetico distacco
le utopie...lo confermò anche l’oste
quando ci sommò con uno sguardo
e capì che non valevamo
la sua giornata di lavoro
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Da:Voci Scomode
www.santhers.commichael santhers