A metà strada della statale diciassette
sotto un sole ingannatore
e inseguito da una nuvola malvagia
con un vento che rastrellava addii e lamenti
mi fermai al solito bar
frequentato da gente di passaggio
che non vede l'ora di arrivare
per scavarsi una nostalgia di tornare
Il barista con la faccia un pò stupida e pensante
con le mascelle gonfie di noia pigra
accennò a un saluto che a me parve
più un gesto per sgranchirsi da un torcicollo
Consumai il mio caffè
estrassi due libri da me scritti e gli dissi
che ti siano d'aiuto nelle forzate pause
e poi per far si che qualche randagia anima
porti per sbaglio il mio nome in una città
che non conosco, esponimi una copia
Ripassai dopo una settimana
e questi quando mi vide
fece finta di ignorarmi
mentre i miei occhi rivolti alla bacheca
notarono che i miei sforzi lì non c'erano
e non c'erano mai stati
Capii con rammarico
che invogliare a vedere oltre il normale spesso è un'insidia
e che in quell'anima fatta d'acqua morta
qualche mostro era uscito dal letargo
Capii che il sapere
aveva scalzato le certezze
per mettervi dei dubbi
Poi mi dissi
Michael non cercare di porti nella notte
come luce nel mistero
diventi un punto fisso
e possono spararti
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Da:Parole Fredde
www.santhers.commichael santhers