Guardano il sole
e pensano alla notte
nera come l'umore
e quando arriva
troppo lunga sfianca i sogni
troppo breve a ritardare
interrogazioni del giorno
Nell'ozio forzato
la mente è muratore
costruisce la propria prigione
senza finestre
e gli occhi le disegnano sul muro
Rumori,di macchine
aumentano vortici d' idee
cartavetrate
raschiano il cervello
stanco di pensare
e nel dolore si dilania
il proprio nome dimenticato
e lettere sillabate vagano
ognuna battente a una porta
sbattuta in faccia col sorriso
Trottola spuntata,l'anima
prova a ruotare nell'infanzia
poi sul fianco s'addormenta
e il cuore riavvolge la corda
a cuscino
Litografia del tempo
il calendario
letto con rughe allo specchio
e le feste nascoste
con vergogna nel cappello
campana rovesciata
suonata da un tintinnio
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Da:Sorrisi Pignorati
www.santhers.commichael santhers