Viaggio alla scoperta degli alberghi più ricchi di charme. Con camere disegnate da artisti o designer. E opere firmate da autori antichi e contemporanei, disseminate qua e là. Per la gioia degli appassionati...
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Letti che sembrano zattere sul mare o nidi in cui accucciarsi. Bagni come cabine spaziali. Finestre che paiono uscite da un dipinto surrealista. E poi design antico e moderno, arredi originali d'epoca, sculture di maestri come Pomodoro e Ligabue, quadri pregiati di Tiepolo, Dalì, De Chirico.
Ritrovarsi circondati dall'arte, o meglio ancora, "dentro"
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l'opera d'arte stessa è una delle prerogative offerte agli ospiti dei grandi hotel dedicati all'arte e al design.
Qualche indirizzo? Eccone alcuni, per organizzare (meglio in due)
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una mini vacanza dove fascino e cultura sono di casa.
Hotel Cappella, Str. Pecei 17, Colfosco (Bolzano) ![[SM=g27823]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/23/5787184.gif)
Più che un albergo è una vera e propria galleria d’arte. Proprio qui all’Hotel Cappella, infatti, nel 1989, fu inaugurata la prima galleria dell’Alta Val Badia. Artefice dell’iniziativa, Renate Kostner Pizzinini, nota collezionista d’arte. Poco alla volta, la gallerie si è ingrandita, fino a trasformarsi in un hotel che richiama da ogni parte d’Europa, artisti, critici, studiosi e semplici appassionati d’arte. Tra le opere d’arte in esposizione, lavori di Salvador Dalì, Alighiero e Boetti, Renato Guttuso, Mario Schifano e sculture di Arman, Matta e Ligabue. Ristrutturato di recente, l’albergo offre camere e suite di design, una diversa dall’altra, realizzate da artisti locali. Fra questi, anche il designer Matteo Thun, autore di due suite.
Hotel Spadari, via Spadari 11 , Milano ![[SM=g27824]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/24/6594288.gif)
Ugo La Pietra, Natà, Sergio Ragalzi, Grillo, Giò Pomodoro. Sono soltanto alcuni dei nomi dell’arte che hanno firmato le numerose opere presenti in questo hotel nel pieno centro di Milano. E proprio l’artista Pomodoro, all’Hotel Spadari, ha lasciato la sua “impronta” ridisegnando lo spazio che circonda il camino che fa da fondale alla hall. Mentre Valentino Vago, artista lombardo, ha affrescato per intero l’american bar, dominato da una grande credenza-bar che rimane a disposizione degli ospiti dopo la mezzanotte, quando il bar chiude, mentre i mobili e gli oggetti di Ugo La Pietra appaiono disseminati in uno spazio reso sobrio dal disegno semplice e rigoroso delle pareti. Un albergo, questo, che raggruppa le anime artistiche di ogni maestro chiamato a idearlo. E che mira a ottenere un unico effetto: quello di ricreare l’atmosfera di un salotto di casa.
Hotel Ca’ Pisani, Dorsoduro 979/a, Venezia.
È probabile che gli habitué degli hotel di charme e design lo conoscano già. Perché l’Hotel Ca’ Pisani di Venezia, con arredi in stile art decò riletti in chiave moderna, è un tuffo nel panorama artistico del Novecento sin dall’entrata. Dalla hall “futurista”, con elementi in marmo e noce, si passa alle stanze dove dominano alle pareti macchie di colore che spaziano dal giallo senape alla terracotta, al grigio, al beje, e che ricordano le geometrie delle opere di Mondrian. Qui, gli arredi sono tutti pezzi originali anni Trenta e Quaranta, scovati nei mercati e nei modernariati di tutt’Italia. All’interno dell’albergo c’è anche il wine & cheese bar La rivista, decorato con opere di un Depero futurista, oltre a tavoli in star light, marmi colorati e pavimento in bambù.
Gallery Hotel Art, vicolo dell’Oro 5, 50123 Firenze
Allure minimalista per il Gallery Hotel Art di Firenze, elegante albergo realizzato dal gruppo Ferragamo. Ma che all’essenzialità dello stile unisce una ricca presenza di pezzi d’arte e mostre di pittura, scultura e fotografia organizzate proprio al suo interno. Chi ama la lettura avrà a disposizione anche una biblioteca di oltre 400 titoli classici e non solo: da Michelangelo a Mario Testino, da Shakespeare a Danielle Steel. Degno di nota, infine, il Shozan & Gallery, il ristorante dell’albergo caratterizzato da una cucina fusion che unisce cibi della tradizione giapponese e mediterranea. Risultato: piatti inediti come il sushi di fois gras e il tiramisù al tè verde. Da provare assolutamente.
Hotel Cavalieri Hilton, via Cadlolo 101, Roma
È forse il non plus ultra fra tutti gli hotel d’arte in Italia. Con le sue 354 camere e 23 suite, un fitness center, una piscina e un ristorante (La Pergola) premiato nelle migliori guide gastronomiche, l’Hotel Cavalieri Hilton di Roma è senza dubbio una meta adatta ad attori, attrici, top model, manager, imp
ortanti uomini d’affari. Ma la sua esclusività non consiste soltanto nel lusso e nei servizi che lo caratterizzano. Bensì nel consistente patrimonio di opere artistiche che lo arricchiscono. Dalle tempere di scuola bolognese del XVIII secolo agli oli della scuola di Luca Giordano, Antonio Crippa, Giovanni Crivelli. Da una composizione di Victor Brauner e Antonio Crippa, a un olio di Baldassarre de Caro. Dalle opere di Giovanbattista Tiepolo alle opere di De Chirico. Dulcis in fundo: i mobili e gli arredi delle stanze, veri e propri pezzi di antiquariato. Sarà pure una follia, ma non vale la pena di prenotare almeno una notte?
Museo Albergo Atelier Sul Mare, via Cesare Battisti 4, Castel di Tusa (Messina)
Come si dorme nel letto storto disegnato da Van Gogh? E cosa si vedrebbe affacciandosi a una finestra firmata Magritte? Se lo è chiesto Antonio Presti, l’ideatore del Museo Albergo Atelier sul Mare di Castel di Tusa, in provincia di Messina. Presti, creatore anche di Fiumara d’Arte, un parco di sculture ubicato sui monti Nebrodi, ha chiesto ad un gruppo di artisti di realizzare camere a tema traendo ispirazione anche dalle opere di grandi personaggi. Così, è nato il letto-zattera di Fabrizio Plessi, fluttuante su un pavimento che richiama le onde del mare, il labirinto yemenita dedicato a Pieropaolo Pasolini, realizzato da Dario Bellezza, Adele Cambria e Presti stesso, oppure il letto scultura a forma di nido in cui rifugiarsi, pensato da Paolo Icaro. Gli ospiti dell’Atelier diventano quindi protagonisti delle opere stesse. Per vivere l’arte a 360 gradi.
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