prendi questo forum come un libro, leggilo, se vuoi commentalo, se vuoi riempilo con qualcosa che altri leggeranno
.
.
HOME PAGE ART Discussioni Recenti Poesia Poesia Erotica Racconti Arte & Arte BiblioArt i nostri lavori Arte della rappresentazione le giuggiole Giochi e quiz Art Caffè CHAT di ART
.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Mantegna torna nella sua casa di Mantova

Ultimo Aggiornamento: 14/01/2006 13:54
14/01/2006 12:22
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Mantegna torna a vivere nella sua casa mantovana.
Dal 26 febbraio al 4 giugno 2006, Andrea Mantegna sarà infatti il protagonista di un'ampia esposizione, allestita nella sua casa a Mantova.

Documenti autografi, libri, sculture e dipinti degli anni mantegneschi sono concessi per questa mostra da musei italiani e stranieri. L'obiettivo che l'esposizione "A casa di Andrea Mantegna. Cultura artistica a Mantova nel Quattrocento" si pone e' di illustrare il profilo artistico del grande pittore di origine padovana durante i quasi cinquant'anni della sua attività a Mantova al servizio dei Gonzaga, e di far rivivere la vita della corte negli anni della permanenza del Mantegna (1460-1506). [SM=g27811]


Andrea Mantegna nacque a Isola di Carturo (Pd)verso la fine del 1430, inizi del 1431. Verso i 10 anni si trasferisce a Padova dove entra nella bottega di Francesco Squarcione. In questa città, a quel tempo, operavano artisti come Paolo Uccello, Filippo Lippi e Donatello quindi un panorama culturale ricco e stimolante per un giovane artista come Mantegna.

Nel 1460 fu invitato da Ludovico Gonzaga a Mantova dove diventerà artista di corte. Qui si dedica alla decorazione della Camera degli sposi nel palazzo ducale, per la quale idea una serie di grandi scene con punto di vista unico coincidente con il centro della stanza e una fonte di luce che corrisponde a quella reale. In alcune scene fa una ricostruzione precisa dei personaggi e dell'ambiente che si trovava alla corte dei Gonzaga, come l'Incontro di Ludovico Gonzaga con il figlio Francesco appena eletto cardinale e la Corte dei Gonzaga. Nella volta dipinge il famoso oculo circolare aperto verso uno splendido cielo dipinto, e dal quale si affacciano figure e animali.

Gli affreschi per la camera degli sposi vengono terminati probabilmente nel 1474.
Dipinge in questo periodo anche una serie di ritratti dei personaggi di corte e affresca una cappella del castello di San Giorgio oggi il tutto però è andato perduto.

Sempre a questo periodo appartengono il Cristo morto di Brera famoso per lo scorcio piuttosto ardito e il San Sebastiano del Museo del Louvre.

Nel 1485 inizia una serie di grandi tele dipinte a tempera con il Trionfo di Cesare che però interrompe per un viaggio a Roma dove per Innocenzo VIII dipinge una cappella dei palazzi Vaticani poi andata distrutta nel 1780.

Alla fine del quattrocento Mantegna è a Mantova dove dipinge la Madonna della vittoria commissionatagli da Francesco Gonzaga per celebrare la vittoria ottenuta nella battaglia di Fornovo del 1495, nel 1497 dipinge per la chiesa di Santa Maria in Organo a Verona la Madonna di Trivulzio.

Dipinge poi per lo studiolo di Isabella d'Este due tele a carattere mitologico: il Parnaso e Minerva che caccia i vizi, una terza tela rappresentante la Favola del dio Como rimase incompiuta a causa della morte dell'artista che avvenne il 13 settembre del 1506.




CRISTO MORTO E TRE DOLENTI (Pinacoteca di Brera)
Tempera su tela, 68 X 81 cm

Probabilmente dipinto da Mantegna verso la fine della vita per la propria tomba nella chiesa di Sant'Andrea a Mantova, è un asciutto, impressionante capolavoro. Si tratta di un'opera fortemente sperimentale tanto da punto di vista tecnico (é una delle rare opere su tela del periodo) che per la composizione, impostata su in ripido, invadente, ossessivo scorcio prospettico.

Il corpo di Cristo, deposto sulla gelida tavola di un'oscura camera mortuaria, si presenta nella fredda immobilità della morte, con una spietata analisi dei particolari, mentre le maschere dei dolenti sono spinte in alto a sinistra.

Su tutto si stende un terreo, lugubre colore. Mantegna esaspera la pungente ricerca di un disegno capzioso, aspro, implacabile, senza nulla concedere alla morbidezza tonale che si stava intanto diffondendo nella pittura veneta .


Keko


14/01/2006 13:54
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 1.973
vice admin
maestro
OFFLINE
Finalmente un pittore che consco anch'io.. e poi Mantova è a un tiro di schioppo.. potrei anche organizzare una bella gita domenicale...

Losh [SM=g27811]
_____________________________________________
Siamo realisti, esigiamo l'impossibile (Ernesto Che Guevara)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:41. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
CHAT di ART