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"Rembrandt van Rijn "

Ultimo Aggiornamento: 04/05/2006 12:02
21/01/2006 16:01
 
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Rembrandt van Rijn (1606-1669).

Olandese di Leida, Harmenszoon van Rijn Rembrandt giunge ancora giovane al successo. La sua arte segue una gloriosa parabola ascendente, ripudiando gli schemi classici e raggiungendo con la forza del suo chiaroscuro e la tecnica sapiente della sua pennellata a spatola effetti di prepotente originalità, sarà per questo indicato come "il primo eretico della pittura". Quest’anno ricorre l’anniversario dei quattrocento anni dalla nascita numerose le mostre e le manifestazioni commemorative organizzate in ogni parte del mondo.

Il genio di Rembrandt sia come disegnatore sia come pittore dominò il mondo dell'arte olandese nel Diciassettesimo secolo e rafforzò la sua fama di artista tra i più grandi di tutti i tempi.
Le sue capacità tecniche la cultura figurativa e la propria penetrazione psicologica ne fecero nella stagione più fiorente dell'arte olandese uno dei maggiori artisti di tutti i tempi. Dal suo maestro P. Lastman apprese la lezione del Carracci e del Caravaggio. Aperto uno studio in Leida vi lavorò sino al 1631, passò poi ad Amsterdam dove ebbe successo come ritrattista e dove sposò Saskia nel 1634. La morte della moglie dopo appena otto anni incise profondamente e tragicamente sull'artista.

Benché assiduo osservatore della vita circostante, il pittore non dipingeva quel genere di scene aneddotiche tanto amate da molti pittori olandesi del Seicento.
Dipinse vari tipi di quadri che vengono spesso classificati come scene di vita, anche se talvolta si fondono con altre categorie e alcuni rappresentano temi non identificabili con certezza.
Per esempio, agli inizi della carriera creò dipinti di teste, spesso vecchi, che più che ritratti sono dei veri e propri studi di carattere. Più in là negli anni dipinse molti quadri di ragazze o di giovani donne con l'aspetto di domestiche.

La nature morte di Rembrandt sono rare, i più famosi sono due quadri che raffigurano la carcassa di un bue appesa ad un'apposita struttura in legno considerati tra i dipinti più potenti ed originali del genere.

Ad eccezione degli ultimi dieci anni di vita, dedicati quasi esclusivamente alla pittura, Rembrandt fu sempre un fecondo disegnatore, i disegni servivano talvolta da bozzetti per dipinti o per acqueforti.
Fino al 1650 circa si serviva spesso del gesso rosso o nero, ma il suo mezzo preferito per il disegno era sempre l'inchiostro. Circa due terzi dei dipinti ed un quarto delle acqueforti di Rembrandt sono ritratti.

Il periodo di massima attività in questo genere si svolse dal 1630 al 1640, quando era subissato da commissioni da parte di ricchi cittadini di Amsterdam.
Molti riprendono solo la testa e le spalle o sono a mezzobusto, ma alcuni sono ritratti a figura intera.

Dipinse anche ritratti meno formali, soprattutto della moglie, della compagna e del figlio.
Esistono una trentina di autoritratti di Rembrandt, appare anche in una dozzina di disegni ed in due dozzine di acqueforti.
Talvolta inseriva il proprio autoritratto tra le figure marginali dei dipinti religiosi.

A parte i ritratti, i soggetti religiosi costituiscono la categoria più ampia della produzione di Rembrandt come pittore. La devozione per i soggetti religiosi potrebbe essere il frutto di una forte inclinazione personale, perché il genere non era molto richiesto nei Paesi Bassi, dipinse anche molti dei più grandi episodi della Bibbia e numerose immagini di Cristo.

La caratteristica principale delle opere di Rembrandt è la aromaticità, un diverso sviluppo della luce caravaggesca ed una diversa concezione del "vero". Il gusto teatrale, tipico di Rembrandt, si accompagna però anche ad un attento studio della realtà umana, come nel "Ritratto di vecchia" dell'Ermitage. Si realizza, nelle opere dell'artista olandese, una perfetta coincidenza di luce e materia, laddove nei punti fortemente illuminati Rembrandt carica la pennellata, fino a raggiungere effetti di tridimensionalità, sfruttando la rifrazione della luce sui segni delle sue stesse pennellate per creare effetti multiformi e cangianti.

La sua produzione in genere viene suddivisa in quattro periodi: quello di Leida (1625-1631) che risente delle influenze dei Carracci e del Caravaggio (Ritratto di Nicolaes Ruts, 1631); il primo periodo di Amsterdam (1632-1639) (Lezione di anatomia del dottor Tulp, 1632, Autoritratto con Saskia, 1634); il secondo periodo di Amsterdam (Ronda di notte, 1642, con la luce che proviene dal fondo oscuro); il terzo periodo di Amsterdam (1651-1669), con ritratti, autoritratti e la Sposa ebrea (1665. I lutti della sua vita provocarono una successiva crescente interiorizzazione dell'artista. Ciò, unito al distacco dal convenzionale e dalle forme classiche, lo proiettò verso un'espressione della pittura del tutto moderna, ma che purtroppo non incontrando i gusti del tempo gli creò notevoli disagi economici, morì solo e povero.

Rembrandt van Rijn è stato sepolto nella chiesa protestante (la Westerkerk ) la più grande di tutta l'Olanda, l'8 ottobre 1669 in una tomba presa in affitto. Nessuno sa di preciso in quale punto esatto sia stato sepolto.
Nel 1906, in occasione del terzo centenario della nascita del grande pittore, a un pilastro della navata laterale posta a nord è stata affissa una targa non molto lontano dal punto in cui è stato sepolto il figlio Tito.



Questo quadro venne erroneamente intitolato "La ronda di notte" nel tardo Settecento, perché la vernice annerita (poi rimossa) aveva dato una fuorviante aria notturna.
Era invece uno degli otto dipinti commissionati a vari artisti dalla corporazione degli archibugieri di Amsterdam per arredare la loro nuova sede, il Doelen, ed il suo titolo originario era "La compagnia del capitano Frans Banning Cocq".
La scena mostra il capitano Cocq, al centro, mentre ordina al suo luogotenente Willem van Ruytenburgh (vestito d'oro pallido) di far avanzare la compagnia.
La composizione originale, che comprendeva altre due figure sulla sinistra ed una striscia sottile lungo gli altri tre lati, venne tagliata nel 1715 perché potesse essere sistemata in una nuova collocazione nella Sala del Consiglio di Guerra del Municipio di Amsterdam.




Lezione di anatomia del dottor Tulp" questo quadro fu commissionato da alcuni membri della gilda dei chirurghi, che vollero farsi ritrarre nel contesto di una lezione di anatomia.
La persona raffigurata con il cappello è il dottor Nicholaes Tulp (1593-1674), un eminente medico che dal 1629 al 1653 fu primario di anatomia e professore della corporazione dei medici di Amsterdam.
Con il suo volto trasmette intelligenza e forte calma, è chiaramente la persona che ha la responsabilità dell'operazione.
Le tre figure che si sporgono sul cadavere hanno espressioni diverse, che ritraggono vivamente la curiosità, un senso di soggezione e forse anche di impressionabilità.
Il corpo dissezionato è impressionante nella sua spettralità; a quel tempo i cadaveri usati nelle lezioni di anatomia appartenevano sempre a criminali giustiziati.
Con la mano destra il dottor Tulp solleva i muscoli del braccio dissezionato, un'azione che provoca il piegamento delle dita.




Keko [SM=g27823]




23/01/2006 11:07
 
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vice admin
gran maestro
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Pittore molto interessante.. soprattutto la lezione di anatomia.. anche se un pochino macabra..

Losh
_____________________________________________
Siamo realisti, esigiamo l'impossibile (Ernesto Che Guevara)
03/05/2006 10:06
 
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Forte zio....questa cartella me l'ero persa.



Ritratto di famiglia.

Una delle ultime opere dell'artista.

Ce ne sarebbero di cose da dire...

Per il momento gustiamocelo.. [SM=g27828]
03/05/2006 14:44
 
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Certamente un Artista di notevole bravura, mi compiaccio per l'immagine da te inserita.......

Keko [SM=g27811]
03/05/2006 15:30
 
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Ritratto di famiglia" è un dipinto ad olio su tela di cm 126 x 167 realizzato nel 1668 circa dal pittore Rembrandt Harmenszoon Van Rijn.


È conservato al Herzong Anton Ulrich Museum di Braunschweig.


L'opera è firmata "REMBRANDT F".

Quando il conte Anton Ulrich von Braunschweig acquistò questo dipinto si credeva che i personaggi ritratti fossero Rembrandt con la moglie ed i figli; ovviamente tale interpretazione è infondata.

Non si sa chi sia la famiglia ritratta. Il mistero non è mai stato svelato (se mistero si può chiamare)
I personaggi sono rappresentati a mezza figura su un piano orizzontale e i colori sono ridotti a poche tinte, su cui predomina il rosso.

[SM=g27822]
Ljuba

04/05/2006 12:02
 
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Brava [SM=g27811] ....classico della pittura fiamminga.....




Keko [SM=x629236]
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