La straordinaria arte delle Cicladi ai Musei Capitolini
In occasione della visita a Roma del Presidente della Repubblica Ellenica, è stata inaugurata nella Sala degli Orazi e Curiazi la mostra che presenta per la prima volta in Italia opere considerate alle origini della civiltà occidentale.
Sono datate tra il 3200 e il 2000 a.C.: una quarantina di opere, tra statuette di idoli, coppe, ciotole, pissidi e altri oggetti a metà tra l'uso domestico e l'uso rituale, sono esposte nella Sala degli Orazi e Curiazi dei Musei Capitolini in una piccola ma preziosa mostra che presenta per la prima volta in Italia l'arte cicladica.
Si tratta della produzione fiorita nelle isole Cicladi, al centro del Mar Egeo, prima della costituzione della civiltà cretese-micenea, e dunque alle origini di tutta l'arte occidentale.
La mostra è stata inaugurata in occasione della visita ufficiale a Roma del Presidente della Repubblica Ellenica Karolos Papoulias e si avvale di prestiti dal Museo d'Arte Cicladica e dal Museo Archeologico Nazionale di Atene.
Le isole Cicladi hanno i marmi più belli del mondo, marmi bianchi che sono all'origine di una produzione di straordinaria forza e intensità, dalle forme semplici ed essenziali, che non mancò di affascinare artisti moderni come Picasso, Brancusi, Moore, Modigliani. La caratteristica degli idoli cicladici è infatti quella di presentare immagini umane, in gran parte femminili, in modo schematico, secondo tipi precisi di cui i più noti sono quelli definiti "a violino", con le figure sedute a gambe incrociate, e "canonical", con le braccia conserte.
Dal momento che sono stati rinvenuti sia all'interno di sepolture, sia in contesti abitativi, è probabile che non avessero una destinazione esclusivamente funeraria, anzi, gli idoletti potevano essere impiegati nella vita quotidiana per scopi rituali.
Musei Capitolini
Palazzo dei Conservatori Roma
Fino al 26 febbraio 2006
Frank