(ANSA – inviato Andrea Buoso)
Un po' ci crede, un po' si indigna, combatte per la conoscenza e la democrazia, che vorrebbe partissero ''dal basso'', ma poi alla fine vorrebbe tornare a fare il mestiere del comico e chiede anche di dimenticare, per non vivere nel rancore, e perdonare: sta rinchiuso in questo dilemma il nuovo spettacolo che Beppe Grillo portera' in giro per l' Italia, e di cui si e' avuta ieri sera, al palasport di Pordenone, la prima nazionale.
Apparso in scena preceduto da un filmato elettronico di un ''Beppe virtuale'' (''fa troppo freddo, io sono rimasto a Genova, sto a casa in ciabatte, e voi li', al freddo''), Grillo spiega che per le sue ''prime'' parte sempre da Pordenone, ''citta' - ha esordito - che ha la piu' alta percentuale di dvd porno e di rotatorie'', per testare la bonta' delle sue battute, ''perche' - aggiunge - se ridete qui, in Friuli, ride tutta l' Europa''.
Sono molti gli accenni all' attualita' piu' stretta, come alla nuova legge sulla legittima difesa, bocciata dallo showman, secondo il quale ''basta lasciare in cassaforte qualcosa per il minimo delle spese, quelle dei ladri. Tu gli lasci un po' di soldi - ha aggiunto - ti metti d' accordo con l' assicurazione e li freghi''.
Poi partono le bordate contro le ultime tendenze della societa', come gli architetti ''decostruzionisti'', e qualche cavallo di battaglia storico, come Parmalat, cui si aggiungono Telecom, Ferrari, Benetton (''se avete i loro bond - e' un tormentone della serata - vengo io sotto casa vostra, e li vendiamo a qualsiasi prezzo''). Ma qualcosa e' cambiato, ha ammesso: c' e' Internet, e soprattutto il suo blog (www.beppegrillo.it), il sito web piu' visitato d' Italia e tra i primi 12 al mondo, che per lui e' diventato ''un buco nero in cui mi sono buttato - ha confessato - e dove ogni giorno milioni di persone ripongono la loro fiducia in me''
Qui sta la novita' dello spettacolo, in cui Grillo, affascinato dallo strumento telematico, vuole dimostrare al pubblico come con esso si possono rompere i monopoli della conoscenza e del potere. Si parte da quello economico. Con un programmino grafico, (''lo hanno fatto cinque persone, in cinque giorni''), Grillo ha illustrato gli intrecci del potere economico, dove un manager siede contemporaneamente nei Cda di aziende diverse e spesso in concorrenza.
Bersagli preferiti in questo segmento dello spettacolo sono la Telecom di Tronchetti Provera e l' Alitalia di Cimoli. Pesante l' attacco al primo, accusato apertamente di ''aver comprato aziende sanissime in dieci minuti, con l' aiuto dei furbetti - ha commentato - e di averne fatto un buco con 52 miliardi di euro di debiti, spolpandola dal di dentro. Questo non vuol dire rubare soldi - ha aggiunto Grillo - ma le speranze e il futuro della gente''.
Gli strali di Grillo vanno a un mondo, quello della politica e degli affari, chiusi e detentori di tutte le informazioni. L' unica risorsa che lui intravede e' ''andarsi a prendere le informazioni'', sulla Rete, appunto. E cosi' il comico genovese ha iniziato a magnificare le caratteristiche di Skype, programma di comunicazione che sfrutta Internet, e ha fatto fare un paio di telefonate in Argentina e in Australia a due persone del pubblico, spendendo poco piu' di due centesimi. ''Internet - ha aggiunto - la offrono gratis in America, ma anche in Corea. Bisognerebbe che l' accesso alla rete venisse dato gratis a tutti dai Comuni, per permettere la diffusione del sapere: questo dovrebbe fare la sinistra''.
Ovviamente non sono mancate le bordate contro i politici, di destra e sinistra, tutti tramutati in macchiette, come Berlusconi (''il nano Truffolo''), Fassino (''ha due globuli rossi in tutto''), ma anche Bertinotti (''e' una persona sensata, ma dice cose del 1924'') e Fini (''era fascista, e' diventato ebreo, sta a vedere che diventa pure negro''). Come ormai tradizione delle sue esibizioni, Grillo ha solcato la platea per tutte le due ore del suo monologo, accarezzando teste, prendendo in giro vestiti e a un certo punto rubando anche un bicchiere di Coca Cola a uno spettatore, pretesto per far conoscere la ''Open Cola'', bibita di cui su Internet viene pubblicata la ricetta.
Altro esempio di mancata informazione e' la salute dove, ha affermato Grillo ''le industrie farmaceutiche hanno bisogno di inventarsi malattie per vendere nuovi farmaci, e i ricercatori sono pagati solo per fabbricare nuove medicine''. Alla fine della sua cavalcata, pero' Grillo ha ammesso che ''e' tutto cambiato: io volevo fare il comico - ha confessato - e vogliono farmi fare il politico, come ha fatto Berlusconi'', e di avere cambiato spesso parere e prospettive: ''Qualche anno fa - ha aggiunto - io i computer li spaccavo in scena, ora non piu', li uso anche se non capisco perche' per spegnerli bisogna cliccare sul tasto 'start'''.
Lo showman infine ha voluto sottolineare che questi panni di ''giustiziere'' gli vanno un po' stretti, e lo ha fatto criticando, a suo modo, la Giornata della memoria. ''E' giusto ricordare - ha sottolineato - soprattutto per chi ha sofferto ed e' morto, ma a volte sarebbe meglio dimenticare. I popoli che non dimenticano mai si fanno le guerre tra loro, basti pensare a quello che e' successo in Jugoslavia o tra Israele e Palestina. E se vuoi perdonare - ha aggiunto, tra un silenzio e una risata - ogni tanto devi dimenticare''. Infine ha dato appuntamento a tutti, non solo sul palco, ma sul suo blog e nei ''Meetup'', i gruppi targati Grillo che si sono formati in giro per l' Italia per parlare di politica dal basso: ''Una 'piduina' - ha concluso - leggera e allegra''.
Losh
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Siamo realisti, esigiamo l'impossibile (Ernesto Che Guevara)