Le donne?

Gli uomini le preferiscono simpatiche

La bellezza non è tutto: ecco i nuovi gusti dell'uomo di oggi che nel rapporto di coppia vuole essere rassicurato e sentirsi a suo agio.

Agli uomini piacciono simpatiche. Da un sondaggio esclusivo per Vera Magazine, eseguito da "S&G–Kaleidos", su tutto il territorio nazionale, emerge che gli italiani preferiscono le donne simpatiche alle "bellone". Al sondaggio hanno risposto 405 uomini tra i 25 e i 54 anni. Ebbene, le qualità che più apprezzano in una donna sono il sense of humor e la sensualità; quelle che più detestano invece sono la gelosia, l'aggressività e la trascuratezza.

Nella scelta della compagna di una vita, gli uomini sembrano stare attenti a doti più importanti della bellezza come l’intelligenza, la cultura, una mente aperta, libera, curiosa, la dolcezza che avvolge e che fa sentire a proprio agio. Sarà proprio vero? Diamo un’occhiata alle percentuali e a che cosa rispondono i tradizionali latin lover alle domande che sono state a loro rivolte:

1) Che cosa ti piace in una donna?
Il 28% risponde senza dubbio la simpatia, gettonata soprattutto dagli uomini tra i 35 e 54 anni. Il 21% si lascia ammaliare dalla sensualità. Seguono la dolcezza (18,6%) e la bellezza (14,7%). Poco interessanti sono invece la personalità (6,9%) e l’eleganza (6,2%).

2) Che cosa invece non ti piace?
Ben il 32,3%, soprattutto tra gli uomini dai 35 ai 44 anni, detesta l’aggressività: troppo spesso le donne di oggi usano un linguaggio volgare e pesante che mal si addice al loro. Il 22,7% non sopporta un'eccessiva gelosia (che compromette la libertà di fare e…di cacciare!), il 15,5% la poca attenzione al look, mentre il 10% la passività e l’8,8% il carrierismo.

3) Come deve essere la tua compagna?
Simpatica: il 27,7% la vorrebbe così. Il 24,6% colta e intelligente, il 19,1%sensuale e solo il 12,8%bella. La bellezza certamente è la prima cosa che notiamo ma ormai non basta più.

4) Che cosa manca nelle donne di oggi?
Il 36,6% sente la mancanza di femminilità. Le donne sembrano proporsi agli uomini in modo troppo aggressivo e arrogante. I nostri compagni sostengono che non siamo più capaci di ascoltare e comprendere (27,3%).

Ma dove è andata a finire la donna con la "D" maiuscola?
L'uomo del nuovo millennio si scopre protettivo, ma al tempo stesso bisognoso di essere ascoltato, compreso e rassicurato. In una società in cui il mondo del lavoro rende le donne aggressive, competitive pronte a spogliarsi di ciò che le ha sempre contraddistinte per vestire i panni maschili. Donne che vogliono essere apprezzate per le loro capacità sfatando quel luogo comune che le vuole un po' deboli e un po' fragili. Amante delle abitudini, l'uomo ora è disorientato alla ricerca di ciò che è sempre stato.
(fontePanorama)



Keko

[Modificato da Keko01 01/02/2006 15.14]

tutto sommato condivido quanto risulta dal sondaggio, anke se devo ammettere ke la prima cosa ke guardo in una donna nn è certo la simpatia

ciao ciao

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Scritto da: chicom 01/02/2006 16.39

tutto sommato condivido quanto risulta dal sondaggio, anke se devo ammettere ke la prima cosa ke guardo in una donna nn è certo la simpatia

ciao ciao

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Viva la sincerità! Come quelle ragazzotte della tv che dicono che in un uomo guardano la simpatia... MA CHI VI CREDE!!!

[Modificato da Hetty 02/02/2006 14.14]

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Scritto da: chicom 01/02/2006 16.39

tutto sommato condivido quanto risulta dal sondaggio, anke se devo ammettere ke la prima cosa ke guardo in una donna nn è certo la simpatia

ciao ciao

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Non c'erano dubbi, e come te tutti gli altri, lupastri compresi
Ciao

Non ho mai dato credito a questi sondaggi, come a tutti i sondaggi in genere.
Ogni caso è un caso e ogni incontro è un incontro, e la bellezza resta sempre un fattore determinante.
Poi c'è la compensazione, chi non è bella per forza deve almeno essere simpatica, eccetera eccetera.
Diciamola tutta, è una giungla dove ci si deve adattare, uomini e donne compresi, altro che cercare la donna con la D maiuscola.
Ciao

Il femminismo è stata una rivoluzione, ma anche una fuga in avanti. Non si comprendevano alcuni passaggi fondamentali: la relazione fra i sessi, la costruzione di qualcosa di stabile nel tempo. Le nuove identità che si sono costruite non sono basate sui veri principi genetici, biologici fisici; le differenze fra i sessi restano anche se mascherate da una falsa parità. E manca la comunicazione fra i sessi.

L’Eros è un senso. La donna lo sta riprendendo in mano. Va educato e aiutato, come gli altri sensi. È una qualità della nostra esistenza, della persona. Se non c’è, se non funziona, non si può percepire, non si può comunicare. E ciò significa lasciare che siano le idee preconcette a dettare quella che deve essere la nostra vita. È empatia, ascolto, apertura. Che si può aiutare, sostenere, rinvigorire.

[Modificato da sole281 30/06/2006 17.18]