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L'aviaria in Italia

Ultimo Aggiornamento: 11/03/2006 22:40
04/03/2006 09:37
 
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Cosa dobbiamo temere?

Le prime tre vittime le hanno fatte la paura e la depressione: un autotrasportatore veronese che, perso il lavoro per al crisi del settore avicolo, ha massacrato moglie e figlia e si è ucciso. Una paura non giustificata.

Infezione nei cigni migratori. Al momento il virus H5N1 ha ucciso solo 6 cigni selvatici, animali che solitamente non si fanno avvicinare. In questi, infatti, il 12 febbraio il centro di referenza nazionale per l'influenza aviaria presso l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie di Legnaro, in Provincia di Padova, ha confermato l'infezione da virus H5N1.

Gli animali, arrivati in Italia dai Balcani per le eccezionali condizioni meteorologiche, sono stati rintracciati in Puglia (a Manduria (TA) a Torre S. Giovanni (LE)) in Calabria (a Pizzo Calabro (VV)) e in Sicilia (a Giarre e a Mascali (CT) a Marina di Melilli (SR)).

Di solito gli uccelli selvatici non si lasciano avvicinare dall'uomo. Se non fuggono è perché sono troppo deboli per farlo: meglio evitare il contatto, e chiamare piuttosto il veterinario provinciale o l'Istituto zooprofilattico regionale.
Quali gli animali a rischio? Inutile sospettare di piccioni, rondini e canarini: non sono a rischio di infezione. Su quali concentrare eventualmente l'attenzione? L'elenco dei volatili sospetti, cioè che in Europa sono stati identificati come infetti, è stata realizzata dall'l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe),scaricabile qui

Da questo elenco si può dedurre quali migratori infetti potrebbero arrivare dalle vicine nazioni Europee: anatre selvatiche dalla Georgia, Aironi selvatici, oche, e galline d'acqua dalla Romania, gabbiani nella penisola di Crimea in Ucrania.

Nessuno nidifica nei tetti, e se si vogliono evitare contatti a rischio meglio rinunciare alla caccia.
Il pollo e il tacchino di allevamento sono a rischio? Quanto al consumo di carni avicole non c'è alcun rischio di trasmissione alimentare. Per tre buoni motivi:

1. Perché ogni contatto tra i polli degli allevamenti e gli uccelli migratori portatori dell'infezione in Italia è molto improbabile: i produttori hanno investito grossi capitali nei loro allevamenti e non vogliono certo metterli a repentaglio.

2. Perché il virus al momento non è presente negli allevamenti italiani. Questi sono sottoposti a controlli continui da parte dei veterinari degli istituti zooprofilattici e se comparisse causerebbe una moria di polli che non sarebbe occultabile e verrebbe immediatamente identificata dai controlli.

3. Perché nell'improbabile caso in cui un pollo infetto uscisse da questi allevamenti, la cottura distruggerebbe il virus già a 70°. Meglio invece approfittare del panico collettivo e della caduta del prezzo del pollo sul mercato.

Il pollaio di campagna. Diverso il caso dei pollai delle campagne: piccoli allevamenti casalinghi di pochi animali difficilmente controllabili in modo capillare. Se gli animali sono allevati all'aperto, senza copertura, il rischio è che un migratore infetto sorvolandoli lasci cadere del guano sul terreno dove i polli razzolano o nelle mangiatoie. E in questo caso il virus ha una via di trasmissione verso i polli. In questo caso la trasmissione dagli animali all'uomo è possibile, soprattutto per chi fa la manutenzione del pollaio e dà il mangime agli animali. Quanto al consumo, anche in questo caso la cottura eliminerebbe qualsiasi traccia di infezione.

I gatti? Sono pericolosi? I gatti possono infettarsi, come tutti i felini. Non può però infettarsi il gatto tenuto in casa e alimentato a scatolette. La produzione delle scatolette a base di carne di pollo sottopone la carne a temperature elevatissime che distruggono virus e batteri. Il gatto casalingo quindi non corre alcun rischio. Ne corre forse qualcuno di più il gatto lasciato libero. Per sua natura tende a catturare qualsiasi animale si lasci catturare. E se non c'è alcun rischio per i piccioni, può essercene per un animale malato che atterra dove può, anche sul primo tetto che incontra. Un rischio minimo, ma se non si accetta neppure il minimo rischio, meglio privare di un po' di libertà il proprio gatto.
(A.BeltraminixFocus)




Keko [SM=g27811]
04/03/2006 12:34
 
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Personalmente non mi preoccupo: il genere umano è sopravvisuto senza alcuna medicina a svariate epidemie di peste, sopravviveremo anche all'aviaria! [SM=x629174] [SM=x629244] [SM=x629140]

04/03/2006 14:46
 
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Re:

Scritto da: Hetty 04/03/2006 12.34
Personalmente non mi preoccupo: il genere umano è sopravvisuto senza alcuna medicina a svariate epidemie di peste, sopravviveremo anche all'aviaria! [SM=x629174] [SM=x629244] [SM=x629140]





Bisogna tenere conto del fatto che siete molto più deboli di una volta. Questo consumismo vi ha resi molto fragili e quindi.....

Naturalmente non è il mio caso, sono il Re della foresta.....




Keko [SM=x629174]
04/03/2006 15:11
 
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imbrattatele
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A proposito di aviaria...
e psicosi.

Incollo un pezzo di Michele Serra... che parla appunto di questa paura ingiustificata [SM=g27823]

E sotto ancora... una vignetta che disegnò tempo fa il nostro amico Tubal Cain (sperando che non mi faccia pagare i diritti d'autore [SM=g27828] [SM=g27828] )

-------------
La psicosi del brodo di cappone
(di Michele Serra)

Più o meno ogni giorno, da mesi, gli esperti ci spiegano che ci si può ammalare di aviaria solo attraverso il contatto diretto con un uccello migratore ammalato.
Sono stati individuati cinque modi principali per contrarre il virus:

1. Leccare un cigno morto;
2. Andare appositamente in Asia e voltolarsi nudi nella cacca di pollo per almeno un'ora;
3 Inghiottire al volo un tordo crudo;
4. Pulire con la lingua un cornicione imbrattato dai piccioni;
5. Limonare con un barbagianni.

In Asia il virus è endemico tra gli uccelli di ogni tipo da una
diecina d'anni, ma sono morte solo poche decine di persone, in
condizioni igieniche pessime e tutte a causa di uno dei comportamenti sopra descritti. Statisticamente, è molto più facile morire per un incidente domestico che per l'aviaria: ciononostante la gente crede che una casa senza crocchette di pollo e con la canna fumaria intoppata sia un luogo protetto. E che tenere in giardino due rottweiler nevropatici sia molto più sicuro che avere una gallina.


È in questo clima che in Italia dilaga la psicosi del pollo assassino. Milioni di consumatori sono convinti che i petti di pollo, il brodo di cappone e le uova sode uccidano all'istante non solo chi li mangia, ma anche chi li nomina. Questa pollofobia non ha alcun interesse per i virologi, ma appassiona gli studiosi di psicologia di massa. La domanda che è alla base di questa disciplina venne formulata, alla fine dell'Ottocento, dal medico tedesco Otto Trauber, nel suo famoso saggio 'Ma la gente, è cretina?'.

Trauber aveva studiato a lungo la credenza popolare secondo la quale, se una donna con le mestruazioni tocca una pianta, la fa appassire. Fece un esperimento: chiese a cento donne mestruate di toccare un mazzo di fiori. Il mazzo, ovviamente, non appassì, ma la centesima donna, un'obesa di Düsseldorf, inciampò
avvicinandosi al vaso e schiacciò i fiori. Al dottor Trauber apparve chiaro che l'esperimento aveva dimostrato empiricamente ciò che anche la logica suggerisce: e cioè che non esiste rapporto tra mestruazioni e stato di salute della flora.

Ma le protagoniste dell'esperimento non furono di questo parere: vedendo i fiori schiacciati, si considerarono colpevoli collettivamente del triste epilogo, piansero a lungo e picchiarono duramente il dottor Trauber perché le aveva indotte a rovinare dei fiori così belli. Trauber elaborò il suo postulato scientifico più celebre: 'La gente crede solo a quello in cui vuole credere', che è il titolo del suo
secondo saggio.

Il terzo, scritto poco prima di morire, era un malinconico testamento scientifico: 'Questi qui non la capiscono neanche se gliela ficchi in testa a martellate', accolto severamente dalla critica del tempo che giudicava l'opera di Trauber antipopolare e contraria allo spirito positivista dell'epoca.

Al di là delle controverse teorie di Trauber, non c'è dubbio che
diversi accadimenti, dalla sua morte ai giorni nostri, avvalorano almeno una parte delle sue conclusioni. Comportamenti e convinzioni privi di qualunque supporto razionale (come la paura di contrarre l'aviaria mangiando pollo) hanno spesso larghissima diffusione.

Dall'idea che esista davvero l'impero sommerso di Atlantide, con i tritoni, le sirene e tutto il resto, all'idea,ancora più pazzesca, che esista la Padania. Dagli avvistamenti degli Ufo soprattutto sui cieli che sovrastano le birrerie e i pub, al miracolo economico previsto dal governo italiano.

"La gente", scriveva Trauber nel suo diario,
"crede nelle cose più assurde, e lo scienziato vedrà sempre le sue confutazioni razionali infrangersi contro il muro della credulità. Per questo lo scienziato è triste, e la gente è contenta". Fa impressione pensare che Trauber scrisse queste righe senza sapere che, dopo la sua morte, si sarebbero affermate la gemmoterapia e Berlusconi.

-------------------------

Questa è la vignetta di Tubal. Ah... a proposito... vale la pena di dare un'occhiata anche al suo SITO. Fatto molto bene. [SM=g27811]




Mi va di vivere d'un fiato, di stendermi sopra il burrone e di guardare giù. La vertigine non è paura di cadere... ma voglia di volare...

05/03/2006 10:24
 
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Keko [SM=x629171]
06/03/2006 22:20
 
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Ragazzi siamo sopravvissuti alla De Filippi e a Costanzo.. che czz i può fare l'aviaria??

Losh [SM=x629171]
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Siamo realisti, esigiamo l'impossibile (Ernesto Che Guevara)
07/03/2006 15:17
 
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Avete sentito al tiggì?
Alcuni micini sono guariti!! [SM=x629188]

07/03/2006 20:09
 
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artista
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vendo coniglio da sugo surgelato

prezzo modico

allegata ricetta vicentina per una cottura perfetta

[SM=x629184]

11/03/2006 22:40
 
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gran maestro
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Re:

Scritto da: chicom 07/03/2006 20.09

vendo coniglio da sugo surgelato

prezzo modico

allegata ricetta vicentina per una cottura perfetta

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[SM=x629173]

Losh [SM=g27828]
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