Il Museo del Louvre

Che dire di questo Museo?

Tanto, forse troppo.

E le parole rischiano di annoiare, altrochè.

Ospita ben oltre 350.000 oggetti di valore inestimabile.

Fu costruito come fortezza nel 1190, ma Carlo V lo scelse come residenza.

Nel XVI secolo venne sostituito da Francesco I con un palazzo in stile rinascimentale, fondando la collezione d'arte con dodici dipinti........trafugati dall'Italia. (bè, almeno un grazie, no? )

Dopo la rivoluzione francese, fu aperto al pubblico.

L'ingresso principale è sotto la piramide di vetro.



Un'opera degna di essere vista (ma quale non lo è? ) è la venere di Milo.

Rinvenuta sull'isola di Milo nel 1820, questa scultura in marmo di epoca ellenistica (II secolo a.C.) rappresenta Afrodite, la dea greca dell'amore e della bellezza, corrispondente alla Venere romana. La statua, una delle più famose opere d'arte della classicità.

A me personalmente.....piace, non solo per la sua posizione, che credo colpisca tutti......ma soprattutto perchè è senza braccia.
Sono convinta che se le avesse avute, non sarebbe stata così famosa

ah ah, vero

fosse stata intera nn sarebbe così famosa

ehi keko, artista pittore, ecco un'altro sistema per essere famosi, bisogna eliminare almeno un pezzo, magari quello ke usi meno...

... vedi tu

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Scritto da: chicom 30/04/2006 12.20

ah ah, vero

fosse stata intera nn sarebbe così famosa

ehi keko, artista pittore, ecco un'altro sistema per essere famosi, bisogna eliminare almeno un pezzo, magari quello ke usi meno...

... vedi tu

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Nel caso tuo sarebbe il cervello!!!

Nel mio le lunghe basette.........anche perchè se tagliassi quello che pensi tu... sai quanti pianti nel mondo femminile???


Keko

io dico che la sinuosità alla figura si sarebbe potuta dare magari mettendo le braccia in alto ,sopra la testa..
poverina,perchè asportarle per forza?

Io trovo sia solo una particolarità di questa bellissima scultura,e senza ombra di dubbio se avesse avuto le braccia lungo il corpo l'effetto non sarebbe stato lo stesso ^^

E che possiamo dire?

Bé....non mi ha preso la foto....

Cancellare il post, please



Comunque....eccolo là, il non plus ultra dei capolavori..
louvriani.

Venere di Milo
(materiale: marmo- dimensioni 211x44cm- nelle collezioni dal 1821)

In essa si sono volute scorgere molte figure mitologiche, ma questa donna dal busto debudato,che afferma con sicurezza la propria femminilità e sensualità, si presta (come già detto da Ljuba) all'identificazione della dea dell'amore.

Il drappo, che scivola dolcemente dalle anche,provoca la chiusura delle gambe e rende l'idea del movimento istantaneo e spontaneo della figura.Le dense pieghe del drappeggio hanno la funzione di
nascondere la giuntura tra i due blocchi sovrapposti,scolpiti separatamente con i quali è stata realizzata la statua.Altrettanto separatamente erano stati scolpiti il braccio e il piede sinistro,secondo una tecnica scultorea del tutto nuona.


MONNA LISA (La Gioconda)

Si tratta non solo dell'opera più celebre di Leonardo ma anche del volto femminile più famoso del mondo che ha suscitato i commenti di studiosi,letterati e poeti di ogni epoca.Non si ha la certezza circa l'identità della giovane donna si ipotizza che possa essere Lisa Gherardini,nata nel 1479 e moglie dal 1945 di Francesco del Giocondo.Si tende a credere che Leonardo avrebbe iniziato il dipinto a Firenze (dove Raffaello ne trasse un disegno),ma,non avendolo terminato,invece di consegnarlo ai committenti,lo avrebbe completato a Roma, per incarico di Giuliano De' Medici.Morto Giuliano e partito Leonardo per la Francia, la tavola si sarebbe trovata nello studio a Cloux e Francesco I l'avrebbe acquistata per 4000 scudi d'oro.

Una piccola spiegazione sul dipinto..
La tecnica dello sfumato è portato all'estrema perfezione,sovrapponendo a un disegno soggiacente schiaroscurato e privo di contorni netti,velature di colori quasi liquidi e trasparenti,che costruiscono le gradazioni di tonalità per passaggi inafferrabili di vibrazioni luministiche.La materia fluida si "sostanza" nelle pennellate stese senza lasciare tracce nella tessitura della superficie pittorica.

Sullo sfondo,avvolti dalla "prospettiva aerea", il fiume sinuoso,le vette rocciose,la strada tortuosa che sembrano contemporaneamente aprirsi e chiudersi,avvicinarsi e allontanarsi,partecipano all'ambigua mobilità del volto.
La Gioconda, con il suo sguardo interrogativo e soprattutto con il suo sorriso indeterminato,sospeso tra la gaiezza e la malinconia,è la più alta testimonianza di come sia possibile esprimere anche i movimenti dell'anima.

Anche questo..tenebroso quadro, si trova al Louvre.

Si tratta di un dipinto di Gèricault, (1791-1824), che risale al 1818, in uno stile che anticipa il Romanticismo.


Theodore Gericault, La zattera della Medusa, 1818

Il quadro di Gericault, la zattera della Medusa, prende spunto, nel suo soggetto, da un fatto di cronaca successo nel 1816: l’affondamento della nave francese Medusa. Gli occupanti della nave si rifugiarono su una zattera che rimase abbandonata alle onde del mare per diverse settimane. Gli sfortunati occupanti di quella zattera vissero una esperienza terribile che condusse alla morte la gran parte di loro. Solo una quindicina di uomini furono tratti in salvo da una nave di passaggio, dopo che su quella zattera era avvenuto di tutto, anche fenomeni di cannibalismo. L’episodio colpì molto l’immaginazione di Gericault che, immediatamente, si mise al lavoro per la realizzazione di questa che rimane la sua opera più famosa.



Dal sito di Francesco Morante.