Lungo questo splendido litorale, davanti al monte Circeo, in provincia di Latina, e chi c'è stato sa di cosa parlo, ci piace pensare che il prode Ulisse sia sbarcato insieme ai suoi compagni, destinati ahimè, ad essere trasformati in "porci"....anche se il poema ci precisa che Eèa, andrebbe localizzata in realtà nell'Estremo Oriente del mondo conosciuto dai Greci. Chi realizzò queste imponenti mura ciclopiche a difesa delle città? E perchè utilizzare massi di così grandi dimensioni, rimovibili solo con grande difficoltà? "Se prendiamo come riferimento, affermano i ricercatori,l'altezza massima di un individuo di quel tempo, scopriamo che un qualsiasi guerriero non riesce a scalare le mura dovendo arrivare inevitabilmente ad aggrapparsi ad un blocco mediamente di 1,65 per 1,80-2,20 ; quindi il malcapitato scalatore inevitabilmente rimane fermo senza poter proseguire la scalata per mancanza si appigli e diviene soggetto all'azione esercitata all'apice delle mura dai difensori...."
Non solo al Circeo troviamo inconsuete costruzioni ciclopiche che farebbero pensare alla presenza, in quelle regioni, di popolazioni in possesso di una tecnologia un pò più evoluta di quella che avrebbero posseduta popolazioni romane del VI secolo a.C., quando Roma, ufficialmente, aveva preso vita poco più di due secoli, ma è interessante notare come quel modo di murare era stato tenuto, nell'antichità, tanto in Grecia quanto in Italia.
Secondo alcune Memorie dell'Accademia Francese d'Iscrizioni e Belle Lettere, lo studioso Louis Petit-Radel,trovò interessanti appunti redatti da Etienne Fourmont, nel lontano 1792, dove si rese conto che questo modo di murare è.."esser quello che Euripide, Strabone e Pausania attribuiscono ai Ciclopi, quando parlano dei muri delle sovraddette città.
Seguendo pertanto l'esempio di questi scrittori,egli cominciò a chiamare la mura , mura ciclopiche; e le giudicò opera di quei Pelasgi, detti in parte anche Ciclopi, che avevano fabbricato i muri di Argo, di Micene e di Tirinto..."
Furono dunque i Pelasgi a edificare, ben prima del VI secolo a.C., le mura ciclopiche del Circeo e di alcune località limitrofe?
Nel libro intitolato Le origini dell'uomo, il medico Evelino Leonardi, avanzò la tesi dell'Atlantea Tirrenica, ovvero di un vasto territorio che si sarebbe esteso dal Circeo alle isole Pontine, fino all'Etruria del nord. Il libro fu redatto nel 1937, e con la morte dell'autore, finirono nel dimenticatoio questi studi.....
Bè, speriamo riprendano...
Baci
Ljuba