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Il Castello di Praga e Mala Strana

Ultimo Aggiornamento: 06/07/2006 12:54
11/05/2006 16:09
 
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imbrattatele
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Il Castello di Praga e Mala Strana, per visitarlo ho impiegato tre ore, passeggiando.
Il Castello di Praga e della Città Piccola ovvero Malá Strana il quartiere che sorge ai suoi piedi. I secoli hanno caratterizzato questa pittoresca zona di Praga. Per prima vengono incontro alcuni bei palazzi a Malá Strana, e delle sue chiese barocche; poi il Castello di Praga con l'imponente Cattedrale di San Vito, Palazzo Reale, Basilica di San Giorgio e il famoso Vicolo dOro, di cui parla tanto Neruda.
Da molti anni ormai Praga è diventata una meta del turismo internazionale e nonostante l’arrivo del turismo di massa è riuscita a mantenere il suo particolare fascino che sta a noi scoprire. Praga è una città dai mille volti: Praga capitale europea, Magica, capitale della cultura, misteriosa, kafkiana, dello shopping, artistica, monumentale, dalle cento torri e ognuno di noi, al ritorno a casa si porta con se la Sua Praga.
Praga, rispetto a molte altre capitali europee ha una grande fortuna che è quella di non essere stata bombardata durante la seconda Guerra Mondiale a parte alcune zone in periferia perché gli Americani l’avevano confusa con Dresda. Il suo centro storico è rimasto immutato per secoli e in certi quartieri, soprattutto a Mala Strana, se con un po’ di fantasia si tolgono le automobili e qualche altro particolare moderno, si torna nel passato. Mala Strana, la Città Piccola è il quartiere che si trova sotto il Castello ed era stata scelta come residenza dalle famiglie nobili arrivate al seguito degli Asburgo.
Il centro storico è molto piccolo e si visita comodamente a piedi; è formato da cinque quartieri che sono: Città Vecchia in ceco Stare Mesto; Josefov, il quartiere ebraico sempre all’interno della Città Vecchia; Città Nuova o Nove Mesto.
Il Castello e Mala Strana sono situate al di là del fiume Moldava (Vltava) che attraversa la città. Ma per visitare, senza nulla perdere, andando a piedi mi sono bastati due giorni e mezzo, perché m’interessa, per vedere qualche museo perché le distanze sono ridotte.
Come tutte le città turistiche è anche zona di lavoro dei borseggiatori che lavorano indisturbati per il centro storico ma con un po’ di attenzione si evitano spiacevoli inconvenienti. Una precauzione che varrebbe la pena di considerare è quella di lasciare i documenti in hotel e stare attenti ovunque ci sia molta gente, anche nei mezzi pubblici. In certi momento ho avuto la sensazione di ritrovarmi a Roma, nell’autobus che collega la Stazione Termini con San Pietro, ho avuto la sensazione di sentire mani che mi toccavano dappertutto.
A Praga, però è praticamente impossibile annoiarsi poiché i programmi di eventi culturali fra concerti di musica di tutti i generi, mostre d’arte, e luoghi di intrattenimento, riempiono i giorni. C’è moltissimo da vedere anche fuori della città; nel raggio di cinquanta chilometri si trovano altre bellissime cittadine, parchi e castelli che possono servire da corollario alla visita.
E Praga merita una visita e anche un ritorno poiché non si fa mai in tempo a vedere tutto la prima volta, tanto gli occhi sono pieni di opere sorte per miracolo sprizzato dalle mani dell’uomo.
Nello stemma della città è scritto, a giusta ragione, «Praga caput regni». Dal momento della sua nascita ha svolto sempre un ruolo importante nella storia della nazione Ceka e dell'Europa. Fin dal Medioevo ha goduto di fama di città tra le più belle nel mondo e le sono stati dati gli attributi d'oro, dalle cento torri, corona del mondo, sogno di pietra.
Per secoli personaggi famosi le hanno reso omaggio. La sua bellezza è stata ammirata da Mozart, van Beethoven, Apollinaire, Cajkovskij, Dostojevskij, Rodin, Kokoschka, dalla regina Elisabetta II, dal Papa Giovanni Paolo II e da altre personalità.
La Praga nativa si proietta nell'opera di Jan Neruda, Jaroslav Hasek, Jaroslav Seifert, Franz Kafka, Max Brod e Egon Erwin Kisch. Praga rappresenta un complesso unico dei monumenti storici dominati dal Castello di Praga. È un campione di tutti gli stili e orientamenti d'arte.
Ma la Praga che mi è rimasta nell’anima è tanti tasselli di un puzzle: il Lungofiume Smetana, il Ponticello Novotny, la Torre del Municipio della Città Vecchia, la Porta delle Polveri, la Torre del Ponte di Mala Strana (vi trascorremmo la notte a parlare di Jan Neruda, cantore della povera gente e di che cosa avesse spinto Neftalì Ricardo Reyesla a scegliere lo pseudonimo Pablo Neruda, trovando tra i due una certa radice ispirativa, Pablo ha scelto quel pseudonimo in ricordo del grande poeta ceko e per ricordare di voler assomigliargli in tutto e per tutto, la vita gli ha dato ragione riconoscendo il suo canto dei «poveri» della sua terra con il Nobel), una volta torre della Cattedrale di San Vito, di San Venceslao e di San Adalberto, la rampa del Castello di Praga in Piazza Hradcanské, la Torre panoramica di Petrin, il parco di Letna - Padiglione Hanavsky, il campanile della Chiesa San Nicola, la torre della stazione trasmittente di Zizkov, Vysehrad.
In questa meravigliosa città della vecchia Europa le culture diverse si fondono in una magica atmosfera. Come si fa a dimenticare l'isoletta di Kampa, sulla Moldava separata dai quartieri della riva sinistra da un piccolo ramo del fiume, sulle rive del quale si possono ancora vedere i mulini ad acqua. Qui inizia anche il famoso Ponte Carlo, lungo circa mezzo chilometro, considerato uno dei simboli della città.
Su questo Ponte, ho rivissuto l’ambiente di Ponte Vecchio a Firenze, poiché anche qui ci sono moltissime bancarelle di souvenir e oggetti per turisti. Purtroppo l'attraversamento del ponte è funestato da un vento freddo che si acuisce con l'arrivo all'altra estremità, passando sotto la torre di accesso. Così si entra nella città vecchia, percorrendo diverse stradine si entra nel vecchio ghetto ebraico, il vecchio cimitero ebraico è il luogo più caratteristico, un posto assai suggestivo che ha dell'incredibile. Pare contenga quasi ventimila sepolture eppure le pietre tombali sono migliaia, strette le une alle altre, oblique, talvolta quasi riverse.
Usciti dal Cimitero si arriva alla piazza, sulla quale si affacciano molti monumenti, come il Palazzo del Municipio con la famosa Torre dell'orologio. La piazza è piena di bancarelle e affollata di turisti, moltissimi dei quali radunati davanti all'orologio per ammirare le statue di Cristo e degli Apostoli che allo scoccare dell'ora salutano dalla finestrella. Il quadrante centrale mostra l'ora e i movimenti della luna e del sole, mentre quello inferiore funziona da calendario con i segni zodiacali.
Ma la settimana è passata troppo presto: è Domenica, alle undici a Messa nella chiesa barocca di San Ignazio. Poi a pranzo in un ristorante ricavato nella vecchia sede del Parlamento Cecoslovacco, con l'immancabile zuppa, quasi obbligatoria a mezzogiorno. Le poche ore che mancano alla partenza dell’aereo sono dedicati agli acquisti nella Città Piccola, alle diciotto in albergo per avviarci all'aeroporto. Purtroppo la partenza del volo avviene con un certo ritardo e si arriva a Roma quasi a mezzanotte, soddisfatto di aver visto una delle più artistiche città europee, dove camminare fa veramente bene.

Alcune foto tratte da internet
Il ponte carlo


Il castello


Tetti di case a Mala Strana

Ciao



porcelletto matto
12/05/2006 10:54
 
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Ma che bel post,....e che bel posto.. [SM=g27828] ,porcelletto (sto nick mi fa morire.. :rid1: )

Mala strana...piccolo quartiere.

E' simile al serbo, la lingua ceca.

Mala, in serbo, significa piccola. E strana, area, zona, parte...

Piazza delle Città Vecchia, è anche molto bella. (l'hai nominata infatti.. [SM=g27822] )

Si trova, ovviamente...nella Città Vecchia. [SM=g27828]

(Staromestske namesti). Il cuore di Praga.

Nel 1338, venne costuito il Municipio Vecchio, e la piazza assunse l'aspetto attuale.

Che dire? E' una piazza vivace, con tavolini all'aperto, le facciate dipinte...


E' ampia, a volerla descrivere... ci vorrebbero pagine e pagine.

Questa che vi faccio vedere è la cosiddetta Dum u Minuty, ossia la casa dei minuti, nome ripreso sicuramente dalle grandi decorazioni incise sulla facciata.

Franz Kafka visse qui, da bambino.

Quest'uomo scriveva in tedesco, quasi nessuna delle sue opere fu pubblicata quand'era ancora in vita...eppure è il simbolo di Praga.

Sulla casa sono dipinti simboli alchemici, risalenti al 1611.

Praga, d'altronde...è una città magica, sotto vari aspetti.

Grazie, porcelletto, per questo post stupendo.

[SM=x629128] Una birra?

[SM=g27811]

Jessica Rabbit aveva ragione.
Che cosa vuole davvero una donna da un uomo?
Che la faccia ridere.



12/05/2006 11:06
 
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pittore
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Bravo porcelletto..
sei una scoperta...
bello e interessante il tuo post [SM=g27823]
______________________________________
guarda in fondo al tuo cuore,in un angolino piccolo
piccolo troverai ciò che cerchi

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29/05/2006 21:15
 
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Cattedrale di San Vito
Sicuramente è il simbolo spirituale dello Stato ceco, domima la città sulla collina Hradcany.

Il principe Venceslao vi fece dedicare una cappella a San Vito, un santo romano.

Mathieu d'Arras iniziò a lavorarvi nel 1344, quando Praga venne nominata arcidiocesi, ma morì poco dopo, e così CArlo IV assunse Peter Parler per completarla.

L'opera fu interrotta dalla guerra contro gli Hussiti, e pensate che termirarono.......solo nel 1929! [SM=g27825]

Ecco una foto della stupenda cattedrale.



All'interno sono sepolti i principali re di Bohemia; la tomba di S. Giovanni Nepomuceno, e i gioielli della corona, che si dice siano protetti dallo spirito di San Venceslao.



Un pò........di notizie storiche.

San Venceslao (Vaclav)
Vissuto nel X secolo, principe di Boemia, fu educato cristiana mente dalla nonna Santa Ludmilla. Giovanissimo, successe al padre dopo un periodo di emergenza della madre che gli preferiva il secondogenito Boleslao. Ella fomentò a tal punto la rivalità fra i due fratelli che Boleslao assalì Venceslao mentre si recava da solo, come era solito fare, in chiesa per il Mattutino. Difesosi dalla spada di Boleslao, a cui risparmiò la vita, venne ucciso dai suoi seguaci. Venceslao visse nel periodo in cui, in Boemia, il Cristianesimo era agli albori e l'attività apostolica e missionaria erano molto difficili e pericolose. Egli, profondamente religioso, contribuì alla diffusione del messaggio evangelico, promuovendo religiosamente e culturalmente il proprio popolo e, per la sua bontà e per la sua rettitudine, divenne il santo più popolare della Boemia.

San Giovanni Nepomuceno.
Giovanni Nepomuceno era confessore della regina di Boemia, moglie di Venceslao IV, sovrano crudele e corrotto. Venceslao pretendeva che Giovanni gli svelasse i segreti della confessione. Giovanni resistette fermamente, nonostante le insistenze e le ripetute minacce di morte, finché un giorno Venceslao dette l'ordine di gettarlo nel fiume Moldava ove si compì il suo martirio. (fu gettato dal ponte Carlo)

Jan Hus.
Era il rettore dell'università di Praga, che si battè contro le corruzioni della Chiesa.
Dichiarato eretico, venne messo al rogo.
La rabbia dei cechi, portò ad una guerra civile.
Gli Hussiti si ribellarono a Roma, e gli ussiti stessi si divisero poi i n una fazione radicale e una moderata che risultà vincitrice nel 1434.
Jan Hus, è ancora oggi un eroe, celebrato il 6 luglio, giorno della sua morte, è festa nazionale.


Ritratto di Jan Hus


Il Ponte Carlo, già postato da porcelletto, [SM=g27828] da cui fu buttato San Giovanni Nepomuceno.






25/06/2006 08:45
 
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Piazza della Città Vecchia

Questo è il cuore di Praga, dove già nell'11° secolo, si teneva un mercato, e nel 1338 fu costruito il Municipio Vecchio.

L'atmosfera è vivace, con tavolini all'aperto, facciate dipinte, e...carrozze in attesa dei turisti.

I monumenti e gli edifici sono tanti...

Abbiamo già visto la Dum u Minuty, la casa dei minuti.

Vediamo ora la Chiesa di Santa Maria di Tyn.








La Chiesa è uno stupendo edificio gotico, nato come.....chiesetta per il culto degli abitanti della città mercantile.

E' a tre navate, caratterizzata da una curiosa copertura a torricelle e sovrastata dalla mole delle due alte torri che raggiungono gli 80 metri di altezza.

Bella, vero? [SM=g27822]
06/07/2006 12:54
 
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Casa della campana di pietra
Già, questa che vedete nella foto si chiama proprio così,Dum U Kamenneho zvonu in lingua ceca (mooolto simile a quella serba, devo dire).



Nel 1980, gli operai che erano addetti al restauro...tirarono fuori [SM=g27828] la facciata gotica di questa casa, la quale era in precedenza decorata in stile barocco.

La campana si trova all'angolo sud-ovest dell'edificio. All'interno, si tengono alcune mostre temporanee della Galleria Nazionale.


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