Mantegna a Padova

Far rivivere l'antica suggestione di un luogo, ripristinando le condizioni originarie della struttura e, cosi', restituire uno dei piu' importanti capolavori del Rinascimento, ritenuto irrimediabilmente perduto dopo i bombardamenti dell'11 marzo del 1944: questo l'obiettivo del complesso e articolato intervento di restauro avviato nella cappella Ovetari, nella Chiesa degli Eremitani a Padova.

Tre i momenti fondamentali: in primo luogo, il restauro architettonico; in secondo luogo, la ricostruzione della decorazione pittorica dell'intera parete sud della cappella, con la ricollocazione reale di molti frammenti di affresco e con il restauro degli affreschi esistenti, e, infine, una proiezione non invasiva degli affreschi della parete nord e della volta centrale del ciclo pittorico realizzato, tra il 1448 e il 1457, dal giovane Andrea Mantegna''.

Il frutto di questo lungo iter sara' visibile a partire dal 16 settembre, data in cui la cappella Ovetari tornera' a splendere, in concomitanza dell'avvio delle celebrazioni per i cinquecento anni della morte di Mantegna e in occasione della mostra ''Mantegna e Padova 1445 - 1460'', che sara' allestita presso il Museo Civico agli Eremitani.




Keko

LA VITA IN BREVE

1431 - Andrea Mantegna nasce a Isola di Caruto presso Padova.
1441 - Viene registrato nella corporazione dei pittori di Padova
come £figlioccio" di Francesco Squarcione
1447 - Soggiorna a Venezia con lo Squarcione
1448 - Dipinge la Pala di santa Sofia e riceve l'incarico di
eseguire uan parte della cappella Ovetari nella chiesa
padovana degli Eremitani
1453 - Sposa la figlia di Jacopo Bellini, Nicolosia. Il primo
agosto riceve l'incarico di dipingere la Pala di san Luca
per i monaci di Santa Giustina a Padova
1456 - Il marchese Ludovico Gonzaga, signore di Mantova, invita il
pittore alla sua corte.Mantegna inizia la decorazione
della Pala di San Zeno a Verona
1458 - In una lettera del 15 aprile Ludovico precisa le
condizioni per il trasferimento a Mantova del maestro
1459 - Mantegna termina la Pala di san Zeno e alla fine dell'anno
si trasferisce presso il marchese Ludovico
1465 - Inizia la decorazione della "Camera picta"
1469 - Cerca di ottenere il titolo di conte.Ludovico gli
commissiona la Pala di san Bernardino per il convento
di S.Francesco
1472 - In aprile dà forma grafica al progetto del marchese
per il cortile di Castel San Giorgio
1486 - Mantegna attende alla composizione degli affreschi di
Trionfi di Cesare
1488 - Papa Innocenzo VIII lo chiama a Roma per decorare la sua
cappella in Vaticano
1493 - Isabella d'Este commissiona al maestro il proprio ritratto
che la lascerà insoddisfatta perchè poco assomigliante
1496 - La Madonna della Vittoria di Mantegna viene esposta nella
cappella appositamente costruita.In questo periodo risulta
in via di esecuzione la pala per Santa Maria in Organo a
Verona.Il Parnaso viene collocato nello studiolo di
Isabella d'Este
1502 - Mantegna porta a termine Minerva che scaccia i Vizi dal
giardino delle Virtù, il secondo dipinto per lo studio
di Isabella
1504 - Il maestro fà testamento.Destina dei fondi alla
decorazione della propria capella funebre in Sant'Andrea
di Mantova
1506 - Muore il 13 settembre

CAMERA DEGLI SPOSI
1465-74 affresco
tempera a secco 805x807
Castello san Giorgio




MARTIRIO DI SAN CRISTOFORO
E IL TRASPORTO DEL SUO CORPO
1452 affresco staccato,
Chiesa degli Eremitani, Cappella Ovetari


ASSUNZIONE DELLA VERGINE
alla presenza degli apostoli
1456 affresco staccato,
Chiesa degli Eremitani.Cappella Ovetari



1456

Un premio nobel racconta un grande pittore di corte, ovvero Dario Fo presenta Andrea Mantegna.

Il 6 e il 7 luglio alle 21 nel cortile d'onore di Palazzo Te in Mantova, le telecamere di Rai Tre riprenderanno una lezione-spettacolo del Premio Nobel Dario Fo, che raccontera' la vita e le opere di Andrea Mantegna.Due schermi giganti proietteranno le immagini delle opere di Mantegna che accompagnano una lettura realista della sua infanzia padovana, segnata da un padre adottivo cinico e sfruttatore, fino all'approdo a Mantova come pittore di corte.Un'analisi dettagliata e divertente alla maniera di Dario Fo, per scovare il profondo senso dell'ironia e del grottesco che si annida in ogni opera che sembrerebbe invece celebrare la formale grandiosita' del potere dei Gonzaga.


Keko

Grazie dell'informazione..ogni tanto mi sfuggono
sei fantastico

[Modificato da Ahamiah 30/06/2006 10.00]