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La mia Riviera....

Ultimo Aggiornamento: 05/07/2006 22:19
02/06/2006 17:03
 
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Questa mattina sono stato a pescare come al solito vicino a casa e pensando a quanto bella sia questa mia Riviera del Brenta mi è venuta voglia di parlarvene. Voglio essere breve nella descrizione non perché ci sia poco da raccontare ma spero di stimolare in voi la curiosità di saperne di più.
Buona lettura amici:


Questa foto l’ho fatta, con il cellulare, mentre pescavo...

La Riviera del Brenta è una zona storico-paesaggistica lungo il "Naviglio del Brenta", un canale navigabile dal fiume Brenta (Strà, Padova) alla laguna di Venezia (presso Fusina).
L'area è caratterizzata dalla presenza di moltissime ville, costruite tra il XVI e il XVIII secolo dalle famiglie patrizie veneziane, che testimoniano la potenza aristocratica dell'epoca.

All'epoca la riviera veniva raggiunta solo spostandosi in barca, mentre le strade attuali sono state costruite successivamente. La riviera parte da Stra e arriva fino a Fusina, porta della laguna veneta. Un collegamento quotidiano tra Venezia e Padova era assicurato dal "burchiello", un grosso battello coperto trainato sulle rive da buoi o cavalli.

Il Burchiello era una tipica imbarcazione veneziana per trasporto passeggeri, con una grande cabina in legno, con tre o quattro balconi, finemente lavorata e decorata. I Burchielli venivano utilizzati dai ceti veneziani più facoltosi per raggiungere dalla città le loro Ville in campagna.

Oggi tutti i battelli a motore che percorrono la Riviera del Brenta da Padova a Venezia e viceversa sono chiamati comunemente burchielli; eredi delle antiche tradizioni, queste moderne e confortevoli imbarcazioni solcano le acque del Brenta con lento incedere, mentre le guide a bordo illustrano la storia, la cultura e l'arte testimoniata dalle Ville del Brenta.

Vi presento le ville che si incontrano lungo il percorso così come apparivano al viaggiatore che da Venezia, risalendo la Brenta, arrivava a Padova.

VILLA FOSCARI
VILLA ALLEGRI
CA' MORO
VILLA MOCENIGO
VILLA SERIMAN, FOSCARI WIDMANN-REZZONICO
FORESTERIA VALMARANA
VILLA PRINCIPE PIO
VILLA BONFANDINI
PALAZZO TAMAGNO
VILLA LANZA
VILLA CONTARINI, «DEI LEONI»
VILLA CORNER
VILLA BON
VILLA ALESSANDRI
VILLA VENIER
VILLA PISANI

Le ville della Riviera del Brenta hanno un fascino particolare; fascino che viene esaltato dalla omogeneità e dalla quantità di costruzioni nobiliari che sorgono lungo il Fiume. Dopo la conquista di Padova, avvenuta nel 1405, nel clima di pacifica convivenza che la Serenissima Repubblica garantiva alle genti del Brenta, le ville sorte lungo la Riviera hanno tutte delle grandi aperture verso l’esterno. Grandi aperture che immettono quasi dentro la Villa la campagna e il fiume. Nelle ville lungo il Brenta esiste lo stesso contatto con l’ambiente esterno che si nota nei palazzi costruiti in Venezia, sul Canal Grande o lungo i rii. Per questo, le ville della Riviera del Brenta appaiono più veneziane delle consorelle ville venete. L’architettura delle ville lungo il Brenta conserva sempre una costante tipicamente veneziana nell’impostazione dell’edificio. I vani, seguendo un’antica consuetudine sono sempre disposti intorno al grande salone centrale che di solito si apre sul canale e sulla campagna. Accanto alla villa sono sempre costruite le due barchesse, l’una adibita a deposito per gli attrezzi e l’altra a foresteria. Spesso la pianta delle ville è irregolare, obliqua, dato che l’architetto cerca di mantenere una facciata parallela al fiume, a volte la pianta assume quasi una forma romboide. All’obliquità della facciata corrisponde anche un’obliquità e quindi uno schiacciamento degli elementi architettonici e decorativi, il risultato è naturalmente molto scenografico. I parchi delle ville del Brenta, sono una felice alternanza di prati ad una sapiente varietà di piante e tutto vi è disposto con grande naturalezza. Le barchesse venivano costruite accanto alla villa, a volte con andamento ortogonale rispetto alla casa del padrone.

Una breve storia delle Ville più significative:

Villa Widmann Foscari detta la Malcontenta
Il nome della villa e della località deriva forse dal malcontento della popolazione che vi risiedeva e che vedeva continuamente allagati i terreni per i tagli fatti al Brenta dai Padovani, forse da un’antica leggenda che narra di una moglie di un Foscari relegata nella Villa per espiare la propria infedeltà coniugale. La Villa venne costruita dal Palladio attorno al 1560 per conto di Nicolò e Alvise Foscari ed è considerata uno dei gioielli del tardo barocco veneziano. Palladio stesso la descrive nei suoi “Quattro Libri di Architettutura” e rappresenta una certa unicità nell’opera dello stesso artista e architetto. La villa venne notevolmente ampliata, fino a arggiungere l'attuale forma solo nella metà del Settecento, quando, la famiglia Widmann, dopo avere acquistato l'immobile, lo rimodernò adeguandolo al gusto rococò francese, allora tanto in auge.
Il corpo centrale ottenne così una nuova veste, divenendo accogliente dimora per feste e ricevimenti, durante i quali, alla musica, al cibo ed al ballo era spesso affiancato il gioco. Ad impreziosire il salone principale pensarono due artisti, allora molto contesi nell'ambiente veneziano, Giuseppe Angeli (1712-1798), discepolo di Giambattista Piazzetta, e Gerolamo Mengozzi Colonna, straordinario quadraturista, collaboratore prediletto dal Tiepolo.



Le Barchesse di Villa Valmarana a Malcontenta
Tutto il complesso della Villa venne costruito nel Seicento dai Valmarana e ai lati della stessa furono edificate due strutture con pianta ad L entrambe caratterizzate da una monumentale serliana da un imponente colonnato. L’edificiopassò in mano ai coloni nell’Ottocento che trasformarono la barchessa di sinistra in casa colonica e quella di destra in cantina-osteria, mentre la villa venne fatta saltare attorno al 1890 per non pagare le tassazioni sulle case di lusso. La foresteria, unica parte aperta al pubblico, costituisce la parte più interessante, infatti, l'interno, che ancora oggi conserva l'arredamento originale, è riccamente affrescato da Michelangelo Schiavoni (1712-1772) detto il Chiozzotto.
Gli affreschi, che, nel 1908, erano stati ricoperti a calce per adattare le barchesse ad uso di magazzino-stalla e cantina-osteria, sono stati recuperati nel 1962 per opera dello scultore Luciano Minguzzi allora proprietario della villa. Nel soffitto del
salone centrale, all'interno di un cielo tiepolesco è rappresentata la Gloria della famiglia Valmarana; inserite in un contesto originale, tra i lazzi ed il lavoro campestre, le figure di Diana, Marte, Apollo e Minerva si accompagnano a paggi, dame e popolane che, spuntando magicamente dalle pareti, osservano lo spettatore da un'illusoria balaustra. Nelle stanze laterali la raffigurazione delle arti liberali e paesaggi eseguiti a chiaroscuro.


VILLA WIDMANN REZZONICO FOSCARI

E’ uno dei gioielli del tardo barocco veneziano, il complesso di Villa Widmann Rezzonico Foscari. Costruita agli inizi del Settecento per volontà dei Serimann (o Scerimann), nobili veneziani ma di origine persiana, la villa ottenne l'attuale forma solo nella metà dello stesso secolo, quando, la famiglia Widmann, dopo avere acquistato l'immobile, lo rimodernò adeguandolo al gusto rococò francese, allora tanto in auge. Il corpo centrale ottenne così una nuova veste, divenendo accogliente dimora per feste e ricevimenti, durante i quali, alla musica, al cibo ed al ballo era spesso affiancato il gioco. Ad impreziosire il salone principale pensarono due artisti, allora molto contesi nell'ambiente veneziano, Giuseppe Angeli (1712-1798), discepolo di Giambattista Piazzetta, e Gerolamo Mengozzi Colonna, straordinario quadraturista, collaboratore prediletto dal Tiepolo.




Villa Pisania Stra

Imponente, monumentale costruzione, Villa Pisani, può essere annoverata senza dubbio come la regina delle ville della riviera.
Villa Pisani rappresenta l'apice dell'architettura settecentesca nella quale il fasto del barocco si coniuga all'armonia della classicità al pari delle grandi regge europee come Versailles o Caserta. La costruzione del corpo centrale ebbe inizio nel 1720 su progetto di Gerolamo Frigimelica e su commissione dei nobili Alvise e Almorò Pisani. Alla morte del Frigimelica, il compito di edificare il grandioso complesso fu affidato a Francesco Maria Preti, giovane architetto al quale si deve la veste attuale della villa. All'interno, la maggior parte delle 114 stanze, nelle quali si conserva l'arredamento originario, è riccamente decorata con statue, stucchi ed affreschi commissionati ai grandi maestri dell'epoca come: Fabio Canal, Jacopo Guarana, Jacopo Amigoni, Andrea Urbani, Andrea Brustolon, Andrea Celesti, Gaspare Diziani e molti altri. Troneggia su tutti il nome di Gian Battista Tiepolo che , nel salone da ballo, tra il 1760 ed il 1762 realizzò, assieme al quadraturista Giovanni Mengozzi Colonna, suo insostituibile collaboratore, uno dei capolavori del Settecento veneziano, la Gloria della Famiglia Pisani. L'immenso parco costituisce un mondo autonomo caratterizzato da gruppi scultorei e numerose, suggestive costruzioni: la caffé-house, l'esedra, la collinetta archeologica, la ghiacciaia, la limonaia e le scuderie che doppiano simmetricamente il corpo centrale.
La villa nella sua lunga storia ha ospitato personaggi storici molto noti, da Napoleone, che ne divenne proprietario nel 1807 a Mussolini e Hitler che qui si incontrarono per la prima volta nel 1934. Qui Gabriele D'Annunzio si ispirò per la scena del labirinto descritta nel suo romanzo Il Fuoco.











Keko [SM=g27823]

[SM=x629242]






02/06/2006 17:20
 
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Che meraviglia....grazie del bel tour
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02/06/2006 18:40
 
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mammma che belloooooooooo

grazieee [SM=x629188]
03/06/2006 15:16
 
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Re:

Scritto da: @Ljuba@ 02/06/2006 18.40
mammma che belloooooooooo

grazieee [SM=x629188]





Quando parti da Stari Bar prendi un giro largo e risali la Riviera è incantevole........se vedi un vecchio pescatore fermati....potrei essere io!!!!!


Keko [SM=g27824]

03/06/2006 18:57
 
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vecchio? mmm non me la conti giusta [SM=g27828]

non esagerare... [SM=g27828]
e poi, vorrei sapere proprio se qualche pesce abbocca [SM=x629183] <p><font class='xsmall'>[<i>Modificato da @Ljuba@ 03/06/2006&nbsp;18.58</i>]</font></p>
03/06/2006 19:15
 
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Re:

Scritto da: @Ljuba@ 03/06/2006 18.57
vecchio? mmm non me la conti giusta [SM=g27828]

non esagerare... [SM=g27828]
e poi, vorrei sapere proprio se qualche pesce abbocca [SM=x629183] <p><font class='xsmall'>[<i>Modificato da @Ljuba@ 03/06/2006 18.58</i>]</font></p>




E quest cos'è???





Keko [SM=g27823]
03/06/2006 19:46
 
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Non ci posso credereeeeeeeeeeeeeee................. [SM=x629146]

e ti sei mascherato pure.............da Sanpeiiiiiii
[SM=x629145] chiedo venia per lo scetticismo.. [SM=x629156]

niente, quest'uomo...è proprio un leone....(di mare o di fiume? chissà [SM=g27828] )
05/07/2006 22:09
 
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Sai che stavo pensando, zio?

Di continuare questo bellissimo itinerario, da te proposto..

Andrei, allontanandomi un pò,nella cosiddetta marca trevigiana, a visitare le altre deliziose cittadine che si incontrano lungo la strada, evitando i capoluoghi di provincia, in genere più conosciuti.

Ad esempio, un paese delizioso è Istrana


Cenni storici: La sua storia è legata a quella di Treviso, e fu oggetto di contesa fra Treviso, Padova e Venezia. Nel 1388 passò sotto la dominazione veneziana ed ebbe un periodo di relativa tranquillità fino al declino di Venezia nel 1796. Un periodo tormentoso fu durante la guerra della Lega dei Cambrai.
Luoghi da visitare: La chiesa di Istrana(1600), il soffitto affrescato da Francesco Zigno nel 1780, e l'altare attribuito al Giorgio Masari e una pala di Palma il Giovane.
La Chiesa Parrocchiale di Ospedaletto, ricostruito nel '600 sui resti di un'antica cappella
La Chiesa di San Giacomo Apostolo(1700) a Sala
A Villanova la chiesa costruita sul terreno che ospitava l'antica chiesa di San Matteo, si può ammirare una tela di San Matteo attribuita a Giovan Battista Zeloti
Villa Lattes(1715) progettata dal Masari, Villa Moretti('700) e l'oratorio di Santa Benedetta (1856) costruito sulle rovine di un sacello del 1500


A proposito di Villa Lattes..

Istrana, è nota soprattutto per gli automi e i carillon di villa Lates; commissionata nel 1715 dal nobile veneziano Paolo Tamagnino al nipote architetto Giorgio Massari.
La struttura della villa è costituito da una struttura centrale di tre piani, ai lati una barchessa leggermente incurvata, e con il muro di cinta abbraccia il giardino settecentesco contenente statue e una fontana.

Nella chiesetta antistante la villa si può vedere il ritratto di Paolo Tamagnino. Il nome della villa è legato all'ultimo discendente di un'antica famiglia, il noto avvocato Bruno Lattes che collezionava automi. La villa arredata con mobili del XVIII e XIX secolo contiene una straordinaria collezione di pupazzi animati, carillon, giocattoli e orologi. La villa e il suo contenuto è stato lasciato in eredità al comune di Treviso alla morte dell'avvocato nel 1954. La villa è aperta ai visitatori da marzo a novembre.


Ospedaletto (frazione di Istrana)

Pezzan


esterno villa Lates



[SM=g27822]
Ljuba
<p><font class='xsmall'>[<i>Modificato da @Ljuba@ 05/07/2006&nbsp;22.16</i>]</font></p>
05/07/2006 22:19
 
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Re: Re:

Scritto da: Keko01 03/06/2006 19.15



E quest cos'è???





Keko [SM=g27823]



Ma quanto è bello il keko ...ehehehe complimenti per la riviera...mi fai quasi quasi invidia sigh!
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