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Alice nel paese delle meraviglie: Lewis Carrol

Ultimo Aggiornamento: 04/06/2006 17:37
03/06/2006 14:50
 
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Charles Lutwidge Dodgson, più noto con lo pseudonimo di Lewis Carroll (Daresbury, 27 gennaio 1832 - Guildford, 14 gennaio 1898), è stato un famoso scrittore inglese, oltre che matematico, logico e fotografo. È celebre soprattutto per i due libri Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò, opere che sono state apprezzate da una straordinaria varietà di lettori, dai bambini a grandi scienziati e pensatori. Fra gli autori che hanno apertamente dichiarato di considerare Alice una fonte di ispirazione per le loro opere si possono ricordare James Joyce e Jorge Luis Borges. In molti paesi del mondo esistono club e società di estimatori di Carroll. A Lewis Carroll è dedicato un importante premio per la letteratura per ragazzi, il Lewis Carroll Shelf Award.



Gioventù
La famiglia di Dodgson era del nord dell'Inghilterra, con una percentuale di sangue irlandese. Anglicani e conservatori, la maggior parte dei Dodgson appartenevano a una delle due professioni tipiche della borghesia medio-alta dell'epoca: l'esercito e la chiesa. Il padre di Charles fece una moderata carriera nella Chiesa; pubblicò alcuni sermoni, tradusse Tertulliano, divenne un arcidiacono della Cattedrale di Ripon, e partecipò (talvolta in modo influente) alle intense dispute religiose che all'epoca dividevano la chiesa anglicana. Personalmente era incline all'anglocattolicesimo e ammiratore di John Henry Newman e del movimento di Oxford.

Nei primi anni della sua vita, Charles studiò a casa, con un precettore. Il registro delle sue letture, conservato dalla famiglia, testimonia quanto il bambino fosse precoce; all'età di soli sette anni lesse il romanzo allegorico religioso Il viaggio del pellegrino (The Pilgrim's Process, 1678) di John Bunyan. Si è talvolta sostenuto che fosse mancino [SM=g27818] e che sia stato costretto a contrastare questa tendenza, subendone un trauma; ma non vi sono prove documentarie di questo fatto. Si sa invece che soffriva di balbuzie, problema che a più riprese ebbe effetti negativi sulla sua vita sociale. [SM=g27813]

A dodici anni Charles fu mandato a studiare presso una scuola privata Richmond, dove pare si sia trovato a suo agio. Decisamente meno felice fu alla Rugby School, alla quale passò nel 1845:

nessuna considerazione potrebbe indurmi a ripetere i miei tre anni ... Posso dire onestamente che se fossi stato ... risparmiato dai disturbi notturni, sopportare la durezza della vita diurna sarebbe stato, in confronto, un nonnulla


La natura dei "disturbi notturni" a cui Dodgson allude non è nota, ma si è ipotizzato che si tratti di un delicato riferimento a qualche forma di molestia sessuale. [SM=g27813] [SM=g27825] [SM=g27825] [SM=g27825]

Da un punto di vista scolastico, tuttavia, Charles primeggiava senza alcuna difficoltà. L'insegnante di matematica, in particolare, tale R.B. Mayor, ebbe a dire che non aveva mai avuto un allievo così promettente in tutta la sua carriera.

ed avrebbe avuto ragione, aggiungo io..

04/06/2006 17:37
 
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Ed ecco la nostra Alice.
Già, perchè la bambina che si inabissa nel mondo fantastico che noi tutti conosciamo...fu ispirata da un'Alice vera, ossia Alice Liddel, ritratta dal Carroll, il quale divenne, uno dei più grandi fotografi dell'epoca vittoriana.

La tesi più diffusa infatti, è che .....fosse un pedofilo, visto che disegnava o fotografava spesso ragazzine nude.



Alice Liddell ritratta da Lewis Carroll, 1858Nel 1856, Dodgson iniziò a interessarsi alla neonata arte della fotografia, alla quale fu introdotto dapprima da uno zio, e più tardi da Reginald Southey (un amico alla Oxford) e il famoso pioniere della fotografia Oscar Rejlander.

La fotografia si rivelò uno strumento ideale per esprimere la sua filosofia personale, centrata sull'idea della divinità di ciò che Dodgson chiamava "bellezza": uno stato di grazia, di perfezione morale, estetica e fisica. Dodgson trovava questa bellezza nel teatro, nella poesia, nelle formule matematiche e soprattutto nella figura umana. In seguito, giunse a identificare questa idea di bellezza con il recupero dell'innocenza perduta dell'Eden, Come ebbe a notare il suo biografo Morton Cohen, con questa visione decisamente poco vittoriana Dodgson "rifiutava il principio calvinista del peccato originale, sostituendolo con il concetto opposto di divinità innata".

La visione artistica e filosofica di Dodgson domina il suo approccio alla fotografia. Dal saggio Lewis Carroll, Photographer di Roger Taylor (2002), che contiene tutte le foto di Dodgson ancora in nostro possesso, risulta che oltre il cinquanta per cento dei suoi lavori erano ritratti di bambine. La maggior parte delle ragazze ritratte scrivevano il proprio nome in un angolo della stampa, per cui i loro nomi sono quasi tutti noti. La sua modella preferita era Alexandra Kitchin ("Xie"); Dodgson la ritrasse circa cinquanta volte fra i 5 e i 16 anni. Nel 1880 cercò di ottenere il permesso di fotografare la sedicenne Xie in costume da bagno, senza riuscirvi.

Si pensa che Dodgson abbia distrutto, o restituito alle famiglie, le fotografie di nudo; tuttavia, almeno sei stampe. Il fatto che Dodgson fotografasse o disegnasse ragazzine nude ha contribuito alla tesi che fosse un pedofilo (vedi sotto). Uno degli obiettivi evidenti della fotografia di Dodgson è quello di liberarsi del pesante fardello della simbologia vittoriana, ritraendo le sue giovani modelle più come fate, libere creature dei boschi, che come beneducate damigelle della buona società inglese.

Dimenticato dal 1920 al 1960 a causa dell'avvento del modernismo, Carroll/Dodgson viene oggi considerato uno dei più grandi fotografi dell'epoca vittoriana, e certamente uno di quelli che ha maggiormente influito sulla fotografia artistica moderna.



Ma vediamo.....la genesi del libro.

Nel 1856 pubblicò con lo pseudonimo "Lewis Carroll" con una poesia romantica non particolarmente originale dal titolo Solitude, pubblicata su The Train. Il nome Lewis Carroll era una deformazione giocosa del suo vero nome: Lewis è infatti la versione inglese di Ludovicus, da cui deriva Lutwidge; Carroll è l'anglicizzazione di Carolus, il latino per Charles.


Nello stesso anno giunse alla Christ Church un nuovo rettore, Henry Liddell. Dodgson divenne ottimo amico famiglia Liddell e in particolare della signore e dei figli.

Con le tre figlie Ina, Alice e Edith era solito fare giri in barca e pic-nic, arrivando fino a Godstow e Nuneham. Fu durante una di queste gite, nel 1862, che Dodgson inventò le linee generali di una storia fantastica per divertire le tre bambine.


Alice Liddell lo pregò di metterla per iscritto. Ne nacque un manoscritto intitolato Alice's Adventures Under Ground ("Le avventure di Alice sotto la terra"), che si trova oggi nella British Library (sebbene sia naturale ritenere che la Alice del titolo sia Alice Liddell, pare che ciò sia stato smentito da Dodgson).

In seguito Dodgson si decise a sottoporre il libro all'editore MacMillan, che lo apprezzò molto. Furono necessarie diverse revisioni (fra i titoli alternativi che furono considerati ci sono Alice Among the Fairies, "Alice tra le fate" e Alice's Golden Hour, "L'ora dorata di Alice") ma alla fine, nel 1865, vide finalmente la luce Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie (Alice in Wonderland), firmato da "Lewis Carroll" (lo pseudonimo usato nove anni prima per Solitude), con illustrazioni di John Tenniel.

Il libro ebbe un successo immediato e travolgente, e "Lewis Carroll" divenne presto un amatissimo e famosissimo personaggio pubblico, quasi un alter ego che conduceva una vita propria, parallela a quella di Dodgson. Al nome "Lewis Carroll" vennero associati gradualmente una serie di miti, incentrati sull'idea che si trattasse di un personaggio bizzarro, quasi venuto da un mondo fatato fatto di bambine e magia.

Le accuse di pedofilia
Morton Cohen, nel suo Lewis Carroll, a Biography (1995), scrive:

"Non possiamo sapere fino a che punto la preferenza di Charles per i bambini nei disegni e nelle fotografie nasconda un desiderio sessuale. Lui stesso sostenne che tale preferenza aveva motivi strettamenti estetici. Ma dato il suo attaccamento emotivo ai bambini e il suo apprezzamento estetico per le loro forme, l'affermazione che il suo interesse fosse strettamente estetico è ingenua. Probabilmente sentiva più di quanto volesse ammettere, anche a sé stesso. Certamente, cercò sempre di avere un altro adulto presente quando soggetti prepubescenti posavano per lui.

Cohen nota anche che generalmente Carroll chiese sempre alle madri delle bambine di essere presenti quando si accingeva a ritratte le loro figlie, sebbene anche in questo caso possa porsi il dubbio se questa scelta non fosse un atto di autodisciplina. L'unico caso noto di attrito fra lui e i genitori delle bambine è quello che avvenne nel 1879, ovvero una "improvvisa rottura dell'amicizia" di Dodgson con la famiglia Mayhew dopo che questi gli ebbero rifiutato il permesso di fotografare nude le loro tre figlie maggiori (6, 11 e 13 anni). [SM=g27825]

Recentemente, il dibattito sulla pedofilia e sugli altri elementi del mito di Carroll si è arricchito di un contributo di completamente diverso. Nel libro In the Shadow of the Dreamchild (1999), Karoline Leach sostiene che il sospetto di pedofilia nei confronti di Carroll sia conseguenza di una errata interpretazione della morale vittoriana e dei rapporti con l'autore degli adulti.

Ecco un'altra foto della bimba, Alice, che ispirò.....il famoso romanzo.

Alice Liddel

Devo dire che provo sentimenti contrastanti per questo libro...mi irrita a tratti, e a tratti mi lascia a bocca aperta...in questo susseguirsi di personaggi assurdi, che popolano il mondo della bimba.

Però, mi piace molto...l'idea del non-buoncompleanno. [SM=g27817]

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