Strage di piazza Fontana
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La strage di Piazza Fontana fu un attentato terroristico avvenuto il 12 dicembre 1969, nel quale una bomba fu fatta esplodere nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura di Piazza Fontana nel centro di Milano, provocando la morte di sedici persone ed il ferimento di altre ottantotto.
Il periodo storico è quello della contestazione studentesca e segna l'inizio della strategia della tensione: tra il 1968 e il 1974 verranno compiuti 140 attentati, quasi tutti compiuti da estremisti di destra. Quello di Piazza Fontana è uno dei più gravi; verrà ricordato insieme alla strage di Bologna come uno dei peggiori eventi della storia italiana.
Avviate le indagini, il commissario Luigi Calabresi subentra ad un collega che stava battendo la pista degli estremisti di destra (che poi sarà quello giusta, come verrà confermato più tardi dalla controinchiesta). Senza perdere un attimo, vengono indicati come colpevoli gli anarchici del "Circolo 22 marzo". Ricordiamo che in quegli anni l'anarchismo era considerato un movimento oscuro e incontrollabile.
Le indagini e i processi (sette) si susseguiranno nel corso degli anni coinvolgendo sempre più esponenti del neofascismo e dei servizi segreti di stato. Dopo 35 anni, non è ancora stato condannato definitivamente nessuno per la strage.
Il 3 maggio 2005 sono stati assolti definitivamente gli ultimi indagati per la strage. Attualmente non vi è alcun procedimento giudiziario aperto.
Negli anni a venire, tantissime manifestazioni si svolgeranno in ricordo di piazza Fontana e di Giuseppe Pinelli, l'anarchico morto dopo un volo dal quarto piano avvenuto in circostanze mai chiarite durante un interrogatorio di polizia guidato dal commissario Calabresi, tre giorni dopo la strage. Molte di queste iniziative sono spesso degenerate in scontri tra polizia e manifestanti. Ancora oggi è attiva la contestazione, motivo ricorrente negli ambienti di sinistra milanesi e non solo. La manifestazione che si svolge ogni 12 dicembre è diventata ormai un triste appuntamento annuale per la città di Milano.
I nomi degli assassinati dalla bomba di piazza Fontana sono: Giovanni Arnoldi, Giulio China, Eugenio Lorsini, Pietro Dendena, Carlo Galani, Calogero Galatioto, Carlo Garavaglia, Paolo Gerli, Vittorio Mocchi, Luigi Meloni, Mario Pasi, Carlo Perego, Oreste Sangalli, Angelo Scaglia, Carlo Silvia, Attilio Valè, Gerolamo Papetti.
Lo stesso giorno una bomba viene scoperta nella sede di Milano della Banca Commerciale Italiana, fortunatamente inesplosa. A Roma, sempre lo stesso giorno ma alle 16.55, una bomba esplode nel passaggio sotterraneo della Banca Nazionale del Lavoro che collega l'entrata di via Veneto con quella di via San Basilio, facendo tredici feriti. Altre due bombe esplodono a Roma tra le 17.20 e le 17.30, una davanti all'Altare della Patria e l'altra all'ingresso del museo del Risorgimento, in piazza Venezia, facendo quattro feriti.
Per una cronologia dettagliata...
http://www.informagiovani.it/Terrorismo/piazzafontana/default.htm
<p><font class='xsmall'>[<i>Modificato da @Ljuba@ 04/06/2006 16.43</i>]</font></p>