Vercelli questa sconosciuta.
Vercelli racchiude autentici tesori d'arte e di cultura che non tutti conoscono.
Infatti il 26/27/28 maggio scorsi si è tenuto il 1 (e spero non l'ultimo) Vercelli Book days.
Molti personaggi, famosi esperti d'arte si sono dati appuntamento per far conoscere le meraviglie di questa città di provincia.
Io per via di orari a volte impossibili e anche per mancanza di tempo ho potuto solo seguire il percorso che ha fatto Vittorio Sgarbi per le strade del centro storico attraverso i gioielli d'arte e architettura vercellesi.
E ho visto con occhi diversi quello che guardi tutti i giorni quasi con indifferenza, perchè sai che c'è, è la tua città, ma in fondo non la conosci così tanto bene.
Sarei rimasta per ore ad ascoltare, ma purtroppo questo giro turistico è durato troppo poco.
Ora, appena troverò un po' di tempo, armata di macchina fotografica, mi girerò la mia città alla ricerca di angoli particolari, perchè non c'è solo Sant'Andrea e il Duomo da vedere, abbiamo due musei, di cui uno, il Museo Borgogna, rappresenta per importanza, qualità e quantità delle opere la più importante pinacoteca del Piemonte dopo la Galleria Sabauda di Torino.
Le prime sale conservano pregevoli affreschi tardomedievali e rinascimentali.
Tra i dipinti del Cinquecento troviamo quelli del Sodoma, Gaudenzio Ferrari, Bernardino Lanino, Giovenone e di Defendente Ferrari.
Di gran pregio la raccolta nordica (tedesca, fiamminga e olandese), e numerose opere dell'800 italiano.
Il Museo Leone è essenzialmente storico. E' disposto in due edifici collegati tra loro nel 1939: la cinquecentesca Casa Alciati ed il Palazzo Langosco, in stile barocco.
Le prime sale sono occupate da reperti dell'età paleolitica, neolitica, del bronzo e del ferro.
In questa occasione (Vercelli book) è stato esposto dopo il restauro l'Astronomicum Caesareun di Petrus Apianus, manuale di astronomia del 1540.
Per ora mi fermo qui.
Ariel.