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In giro per....Napoli

Ultimo Aggiornamento: 14/07/2006 19:16
11/06/2006 23:43
 
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Vedi Napoli...e poi muori?
Bè, non proprio, al limite...rinasci [SM=g27828]


Che dire di Napoli, che non sia stato detto?

O'sole mio, mare, pizza, eccetera eccetera...

Ma c'è anche taaanta arte, tanta cultura...che a volte, passa tra un'estrazione del lotto..e una brutta notizia, passa un pò inosservata..

Città di origine greca, Napoli è una stupenda città che si estende nel Golfo di Napoli dominata dal Vesuvio, famosa in tutto il mondo per le sue bellezze artistiche e naturalistiche e per le testimonianze del suo storico passato.
Le sue origini storiche risalgono al secolo VII quando i coloni greci di Cuma fondarono, durante le lotte con gli Etruschi, una nuova colonia che prese il nome di "Neapolis".
Nella seconda metà del secolo IV a.C., Napoli, entrò nell'orbita romana e rimase fedele a Roma divenendo quindi la residenza preferita degli Imperatori e del Patriziato che soggiornavano in ville magnifiche e sontuose.
Successivamente fu preda della lotta tra Goti e Bizantini finchè divenne capitale di un ducato autonomo (763-1139), che si mantenne tale finchè non si arrese a Ruggero II d'Altavilla che, divenuto re di Sicilia, portò a Napoli la dinastia normanna.
Seguirono le dominazioni Sveva e Angioina e, durante quest'ultima, Carlo II d'Angiò trasferì la capitale da Palermo a Napoli.
Con la successiva dominazione Aragonese giunse, nel 1442, un periodo di grande splendore artistico dominato dall’influenza catalana.
Con le guerre fra Spagna e Francia la città andò incontro ad un periodo oscuro che durò sino al 1707 in cui non mancarono episodi di ribellione come l’insurrezione di Masaniello del 1647.
Durante la guerra di successione spagnola Napoli passò agli Austriaci ma fu con l’avvento di Carlo di Borbone che tornò ad essere capitale di un regno autonomo e vide un periodo di splendore e ricchezza particolari.
Fino al1815 la città fu in mano ai Borboni ma, nel frattempo, il sogno dell'unità d'Italia aveva conquistato gran parte della popolazione che acclamò con travolgente entusiasmo Garibaldi, giunto il 7 settembre 1860 che sancì l'annessione della città al Regno Sabaudo.
Durante la seconda guerra mondiale la città fu vittima di spaventosi bombardamenti, (più di 120) e feroci rappresaglie naziste e, le storiche "Quattro Giornate di Napoli", dal 26 al 30 Settembre 1943, misero fine all'occupazione tedesca.

E oggi?
E' una città vivace, irresistibile, caotica....con una grande vita culturale, a volte, dicevamo un pò appannata.

Ma, vale la pena conoscerla. [SM=g27822]



Piazza del Municipio

Oggi polo amministrativo e commerciale della città, piazza del Municipio era un tempo centro del potere politico, rappresentato dal Castel Nuovo e dal vicino Palazzo Reale.

La piazza, abbellita da aiuole e fontane, si apre nello spazio compreso tra il porto e il Palazzo del Municipio, con lo sfondo della collina di S. Martino da un lato e, verso l'orizzonte, il caratteristico profilo del Vesuvio.

Domina, verso il mare, l'imponente mole del Castel Nuovo, oltre il quale spicca il rosso Palazzo Reale. Al centro, il monumento equestre a Vittorio Emanuele II.
Una bella foto dall'alto, da cui si vede anche il porto.






San Giacomo degli Spagnoli.
La chiesa di San Giacomo degli Spagnoli fu edificata nel 1540 su disposizioni dell'allora Viceré Don Pedro De Toledo. Essa sorse dove si trova tuttora, sia pure inglobata, tra il 1819 ed il 1925, in palazzo San Giacomo, e comprendeva un annesso ospedale; l'intento era quello di sostituire l'ospedale per la cura degli ammalati spagnoli, fatto costruire dal marchese Del Vasto e, come spesso capitava allora, i fondi furono reperiti tra i nobili ed i soldati spagnoli. L'architetto incaricato della costruzione fu Ferdinando Manlio, lo stesso incaricato della costruzione di via Toledo. La chiesa fu oggetto, nel 1700, di lavori di ristrutturazione che videro gli archi ed i pilastri, rivestiti con del piperno. All'interno dell'edificio, costituito da tre navate e diverse cappelle laterali, si possono ammirare alcune opere del XVI secolo del Naccherino, come i monumenti funebri di Ferdinando Maiorca e della moglie Porzia Caniglia, traslate verso il 1819 da altra chiesa, e due opere di del senese Marco Pino da Siena: la Crocifissione e la Madonna col Bambino tra i SS. Antonio e Francesco di Paola, risalenti al 1500.



La Chiesa di San Giacomo degli Spagnoli.

Ed ecco un altro bel panorama...



Il Vesuvio che...fuma [SM=x629129]




[SM=g27822]




12/06/2006 00:44
 
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art friend
imbrattatele
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Sei un drago, Ljuba, basta chiedere e subito sei già in viaggio...
Complimenti, senza uscire di caso visito quasi tutto il mondo.
Napoli la conosco, perchè mio marito è di Benevento, quindi ci sono stata qualche anno fa, ma è da tanto che non ci torno.
Grazie per il viaggetto e a presto.
Un [SM=x629187]
Ariel. [SM=x629140]


















FAT BOTTOMED GIRLS official page!
































01/07/2006 20:03
 
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Il Maschio Angioino
insomma ariel, sei...una donna internazionale [SM=g27822]

Bene, mi fa piacere che conosci il nostro Bel Paese [SM=g27817]

Continuiamo il giro virtuale per Napoli, visitando un altro dei monumenti simbolo: il Maschio Angioino.

Girovagando per il web, ho trovato un sito con la storia di questo monumento...ed eccolo qua (by Daniele Pizzo)

Il Maschio Angioino, o Castel Nuovo, sorge nel mezzo dell'ampia Piazza Municipio, al lato dei giardini del Palazzo Reale, e a pochi passi dal porto di Napoli. In effetti, sia il castello, sia il parco, sia il porto furono edificati nello stesso periodo, sotto la dinastia di Carlo I d'Angiò (a cui si deve la prima denominazione della fortezza), periodo in cui tutta la zona ebbe una particolare fioritura.

Il castello, caratterizzato da cinque possenti torrioni cilindrici, fu eretto tra il 1279 e il 1282, su progetto affidato dal sovrano angioino ad un architetto francese. La seconda denominazione, quella di Castel Nuovo, gli fu attribuita in seguito agli integrali lavori di rifacimento commissionati da Alfonso d'Aragona dopo la sconfitta dei francesi, e il passaggio della città in mano spagnola: artisti catalani e fiorentini ampliarono e fortificarono la struttura, abbassando le torri e inspessendo le mura (l'aspetto originario è oggi visibile solo nella Cappella di Santa Barbara, che ospita resti di affreschi di Giotto e di suoi allievi). Di particolare rilevanza è l'arco marmoreo di accesso al castello, ideato per celebrare il successo e la potenza della dinastia aragonese, con un richiamo rinascimentale agli archi di trionfo romani.

Il castello è sede della Società Napoletana di Storia Patria e il Museo Civico; inoltre, la Sala dei Baroni ospita le sedute del Consiglio Comunale.







Ma quant'è bello [SM=g27823]




01/07/2006 21:25
 
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maestro
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E' la mia casa ideale [SM=g27822] [SM=g27822]
continua..mi piace viaggiare così..niente palanchi!!!!!!
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14/07/2006 19:16
 
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Piazza del Plebiscito e Chiesa di San Francesco di Paola
La tua casa ideale, eli?

Bè, allora te la regalo... [SM=x629188] [SM=g27822]

Vediamo ora, sicuramente la piazza più inquadrata di Napoli...

Festivalbar, concerti...eventi vari, hanno spesso qui il loro scenario.

Piazza del Plebiscito è diventata il simbolo del recente rinnovamento di Napoli da quando è stata recuperata alla sua funzione rappresentativa in occasione del G7 (oggi G8, la ricorrente riunione dei paesi più industrializzati del mondo) tenutasi qui nell'autunno 1994. Da allora questa area è una isola pedonale lasciata alla fruizione di turisti e cittadini.

La piazza prende il suo nome dal plebiscito del 1860 con cui Napoli e l'intera Italia meridionale ratificarono la propria annessione al Regno dei Savoia. Fino a quel momento la piazza veniva chiamata "Largo di Palazzo" perché si trovava davanti al Palazzo Reale. Costruito nei primi anni del Seicento su progetto di Domenico Fontana per i Vicerè spagnoli, fu ristrutturato e ampliato più volte. Di particolare bellezza il monumentale scalone di accesso al piano nobile, dove è possibile visitare alcuni ambienti del palazzo, tra cui la sala del trono e il teatro di corte. Il Palazzo ospita anche la Biblioteca Nazionale.






Domina la Piazza, la stupenda Chiesa di San Francesco di Paola....(santo Calabrese [SM=g27828] il mio preferito)

La chiesa, costruita tra il 1816 e il 1836 su progetto di Pietro Bianchi, è una imitazione del Pantheon romano, a pianta circolare e coperta da una cupola emisferica con lacunari in pietra. L'elemento di maggior valore è senz'altro l'altare maggiore, riccamente intarsiato di marmi, opera del 1751 di Ferdinando Fuga e originariamente posto nella chiesa dei Santi Apostoli, nel centro storico. Precede la chiesa un pronao in stile neoclassico, sormontato da un timpano ai cui vertici si trovano le statue della Religione, di San Francesco di Paola e di San Ferdinando.

Nei due fuochi della ellisse che definisce la pianta del colonnato furono poste due statue equestri in bronzo. Quella a nord è opera di Antonio Canova, che aveva ricevuto da Giuseppe Bonaparte la commissione di una statua del fratello Napoleone a cavallo, ordine poi confermato da Ferdinando di Borbone, cambiando però la figura in quella del padre Carlo. Ferdinando ne chiese poi una seconda per sé stesso di cui Canova fuse però solo il cavallo e che fu completata dal suo allievo napoletano Calì.




Bello eh? [SM=g27822]



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