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Ivan fuori dal Tour

Ultimo Aggiornamento: 30/06/2006 21:28
30/06/2006 13:32
 
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art friend
imbrattatele
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Ivan Basso escluso dal Tour de France.
Come per altri nostri illustri corridori il Tour si rivela una corsa alla francese.
Trovo incredibile quest'esclusione, come ho trovato incredibili quelle del passato.
Come sempre i francesi riescono a farsi considerare come tali, francesi [SM=x629162]
Quack
30/06/2006 14:07
 
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Non c'è festa, non c'è Tour
A 36 ore dal via, sulla Grande Boucle l'ombra pesante dello scandalo del doping spagnolo. "Il mio mestiere è correre in bicicletta", ha detto Basso



STRASBURGO (Francia), 29 giugno 2006 - Partita di poker o roulette russa. Gioco d’azzardo o gioco al massacro. Il Tour de France vive in un limbo, sospeso, indeciso, confuso a 36 ore dal via fra i brividi delle scommesse e l'urlo della ghigliottina. Non respira. Già ferito, violato, sconsacrato, profanato. Una lista di 58 nomi di corridori, accusati di convivere con il doping, sta per piombare dalla Spagna. Ufficialmente, perché ufficiosamente, prima attraverso indiscrezioni e voci, poi giornali e agenzie, è già arrivata. Nomi e cognomi da ribaltare cronache e classifiche, perfino la storia dello sport a due ruote: fra gli altri, Jan Ullrich, Ivan Basso, Francisco Mancebo, Giovanni Lombardi, Oscar Sevilla, Denis Menchov.

Un'atmosfera surreale. Il cerimoniale pretende visite mediche ("Battiti, misure, siamo tutti pronti a partire", dice Tom Boonen, che giganteggia come un campione del mondo può permettersi di fare anche senza la maglia iridata), conferenze stampa ("Il mio mestiere è correre in bicicletta il più veloce possibile", sentenzia Basso, in inglese), discorsi generali ("Siamo il Tour de France", tuona Christian Proudhomme, direttore dell'Aso, la società che organizza il Tour de France) e presentazioni ufficiali (quattro barconi hanno traghettato corridori, direttori sportivi, accompagnatori e scolari per un quarto d'ora lungo il canale che sfiora Parlamento europeo, Museo di arte moderna e Palais de Rohan).

Ma non c'è gioia, non c'è folla, non c'è festa. Non c'è Tour. Jean-Marie Leblanc, oggi direttore generale delegato dell'Aso, ma fino a ieri patron del Grande Ricciolo, ha lo sguardo truce di un pilone. E Proudhomme gli occhi gelidi di un husky. "Comunque vada, il ciclismo ne uscirà ancora a pezzi", sospira Marzio Bruseghin, "perché se uno sbaglia, se uno trasgredisce, tutto il movimento ne viene coinvolto e colpevolizzato". "Individuati i corridori - ipotizza Giuseppe Saronni, team manager della Lampre-Fondital, la squadra di Damiano Cunego - secondo il Codice etico le squadre dovrebbero impedirgli di prendere il via". "Mi sentirei derubato - sbotta Cunego - perché accetto la sconfitta, purché tutti possano partire alle stesse condizioni". Strasburgo significa città delle strade. "Dobbiamo trovare una strada - aggiunge Cunego - pulita". Intanto, prima che dalla Spagna piombi la lista, si vive in attesa. La notte sarà lunga. Cercando di scoprire se quei corridori, fino all'altro giorno così trasparenti, siano Dr Jeckyll o Mister Hyde.




Dopo l’esclusione di Marco non ho più seguito il Tour, dall’anno scorso con Ivan avevo ricominciato. Quest’anno credo proprio che dopo quanto sta per accadere del tour non vorrò proprio sentirne nemmeno parlare. Cosa centra l’indagine spagnola con una gara di un altro paese.......questi francesi hanno bisogno di mostrarsi perfetti agli occhi del mondo??????.......

keko :cicl2:










[Modificato da Keko01 30/06/2006 14.10]

30/06/2006 14:11
 
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TOUR DE FRANCE: JAN ULLRICH ESCLUSO DALLA T-MOBILE

BERLINO - Jan Ullrich ed Oscar Sevilla sono stati esclusi dalla squadra della T-Mobile, che partecipa al Tour de France. Escluso dalla squadra tedesca anche il direttore sportivo Rudy Pevenage, a seguito dello scandalo sul doping rivelato in Spagna. Lo riferisce l'agenzia SID. La sospensione di Ullrich, dello spagnolo Sevilla e del belga Pevenage è stata decisa con "effetto immediato". "A causa della documentazione che ci è stata fornita dalla direzione del Tour - ha dichiarato Christian Frommert, portavoce della T-Mobile, nel corso di una conferenza stampa - abbiamo deciso che è impossibile proseguire qualsiasi collaborazione con queste tre persone". Ullrich era l'unico ciclista ad aver già vinto il Tour (nel 1997) presente al via dell'edizione 2006, dopo il ritiro dell'americano Lance Armstrong. La T-Mobile ha preso la sua decisione dopo che ieri era stato tolto il segreto istruttorio sull'inchiesta spagnola contro il doping. Secondo il codice etico sottoscritto dalle squadre, devono essere preventivamente ritirati dalle gare tutti i corridori implicati in procedure giudiziarie legate a casi di doping.

La direzione del Tour de France ha ricevuto ieri sera il dossier contenete i risultati dell'inchiesta spagnola sul doping. Lo ha confermato l'organizzazione della corsa ciclistica. Il dossier è stato trasmesso dalla Federazione ciclistica spagnola, su incarico del ministero dello sport. Il rapporto - una quarantina di pagine in lingua spagnola - è stato trasmesso per conoscenza anche all'Unione ciclistica internazionale (Uci). Gli organizzatori del Tour prevedono di riscontrare il più rapidamente possibile le eventuali responsabilità delle squadre che abbiano propri corridori coinvolti nell'inchiesta. L'Uci, da parte sua, potrebbe decidere di chiedere alle federazioni nazionali l'apertura di procedimenti disciplinari a carico degli atleti che avessero infranto i regolamenti.

Oltre a Ullrich e Sevilla, anche Ivan Basso, Joseba Beloki, Roberto Heras, Tyler Hamilton, Santiago Botero, Quique Gutierrez, Santi Perez tremano. Sono alcuni dei nomi che figurano nella lista nera dei 58 ciclisti del fascicolo dell' 'Operazione Puerto' contro il doping, avviata a maggio dalla sezione di istruzione n.31 del tribunale di Madrid, che oggi fa tremare le vene ai polsi degli organizzatori del Tour de France. Secondo fonti giudiziarie citate dalla Cadena Ser, sarebbero implicati nella maxi-inchiesta sul doping tutti atleti che si sono avvalsi dei servigi del medico Eufemiano Fuentes, uno dei principali imputati dell'operazione avviata il 23 maggio dalla Guardia Civil. Quest'ultima avrebbe redatto un rapporto con nomi e indizi nei confronti di 58 ciclisti accusati di aver tratto beneficio dalla trama spagnola del doping.

Secondo fonti investigative riferite da 'El Pais' il fascicolo, di circa 500 pagine, dovrà essere consegnato dalla Guardia Civil al sottosegretario allo Sport, Jaime Lissavetzky, perché prenda le opportune misure disciplinari. Lissavetzky, incontrerà domani il ministro francese dello sport, Jean Francois Lamour, che ha chiesto la collaborazione del governo spagnolo in queste ore che precedono l'inizio del Tour de France, previsto per sabato da Strasburgo.

La Procura di Madrid, sempre secondo le fonti, avrebbe chiesto oggi al titolare della sezione di istruzione numero 31 del tribunale madrileno, Antonio Serrano, di sollevare il segreto istruttorio sull'inchiesta, cosa che il magistrato ha fatto in maniera parziale. I nomi dei presunti implicati nello scandalo doping sono in prevalenza ciclisti, fra i quali il tedesco Ullrich, della squadra T-Mobile, uno dei principali favoriti al prossimo Tour. Ullrich, così come il suo team, attraverso il portavoce Christian Frommert, hanno smentito qualunque coinvolgimento nell'Operazione Puerto e qualunque tipo di rapporto fra il campione e il dottor Fuentes.

Fra i nomi iscritti alla lista nera, spiccherebbero pure quello del recente vincitore del Giro d'Italia, Ivan Basso, e quelli degli spagnoli Beloki e Gutierrez, quest'ultimo qualificatosi secondo al giro. Ma anche quelli di Mancebo e del colombiano Botero, iscritti al Tour 2006 e dei fratelli Aitor e Unai Osa. Fra i presunti dopati, anche il vincitore del Giro di Spagna del 2005, Roberto Heras, lo spagnolo Santiago Perez, secondo nel Giro del 2004 e lo statunitense Tyler Hamilton.




Keko [SM=g27825] [SM=g27825] [SM=g27825] [SM=g27825] [SM=g27825] [SM=g27825] [SM=g27825] [SM=g27825]
30/06/2006 21:28
 
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Hanno sempre fatto il bello e il cattivo tempo. Si sentono forti perché è una corsa di prestigio e tutti ambiscono a correrci. Così loro si possono prendere il lusso di scegliere chi più gli piace...
Spero che la storia di Basso non sia un dejà vue...
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