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Disegno

Ultimo Aggiornamento: 30/07/2006 23:05
12/07/2006 20:00
 
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La matita

Per disegnare sono necessari solo alcuni semplici elementi, che cercherò di spiegare elencandone l’utilità. Iniziamo dalla matita che è lo strumento principale, si può disegnare perfettamente utilizzando la matita n° 2 che è considerata media, ne esistono di più morbide e di più dure.
Chi volesse imparare a disegnare deve ben conoscere la differenza tra le varie matite:

La n° 1 – matita morbida adatta per il disegno, si possono ottenere un ampia gamma di grigi e un nero molto intenso.
La n° 2 – matita media ideale per il disegno artistico
La n° 3 – matita dura non è adatta per il disegno artistico
La n° 4 – matita molto dura viene utilizzata in casi di estrema precisione

Le mine sono generalmente molto dure e sono adatte solo ad un disegno di tipo tecnico.
Però avendo a disposizione solo queste niente vieta il loro utilizzo, sono caratterizzate da una lettera che vi riporto per meglio capire quali usare:

Si parte dalla 6H che è la più dura in assoluto, seguono 5H, 4H, 3H, 2h,1H, H, 1B, 2B, 3B, 4B, 5B, 6B, che è la più morbida.
Per semplificare ricordiamoci che le H sono le più dure mentre le B sono le più morbide.

Poi esistono le matite a carbone che hanno una mina spessa, utilizzate per le sfumature. Per le zone di ombra più ampie si usano i carboncini che possono essere rotondi o quadrati.

La gomma

Se ne possono trovare di diversi tipi: morbide, molto adatte per le superfici ampie; a forma di matita per zone limitate e precise. In ogni caso l’uso della gomma non dovrà mai essere eccessivo onde evitare di sfregare troppo il foglio.


Lo sfumino

Sono dei cilindri con le estremità coniche di carta grigia, si utilizzano strofinando sui tratti a matita per ottenere delle sfumature molto delicate e gradazioni di effetto. Sarà sufficiente avere le tre misure.

La carta

Elemento fondamentale per il disegno, in commercio ne esistono molti tipi, ma la qualità che in questo caso interessa è quella prodotta per il disegno.
Conoscere tutte le tipologie di carta bisogna essere dei veri esperti, con il tempo e l’esperienza riuscirete a distinguere almeno i tipi principali.

Per iniziare sarà sufficiente usare della carta comune da disegno, con una matita di tipo corrente, poi in futuro un po’ alla volta vi attrezzerete.

Ecco alcuni consigli di carte:
per un disegno spontaneo tipo impressionista si dovrà usare una carta ruvida a grana spessa. Per il disegno a carboncino carta con grana adatta alle sfumature, la carta levigata verrà utilizzata per un disegno estremamente fine.

Tuttavia vi saranno determinati tipi di carta che si adatteranno meglio di altri al particolare modo di disegnare di ciascuno e questo lo si potrà scoprire solo attraverso la pratica.




Keko [SM=g27823]

15/07/2006 17:35
 
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Il senso della Profondità

La visione della profondità è un fenomeno ottico tale per cui gli oggetti ci appaiono via via più piccoli man mano che si allontanano dal nostro occhio e sfuggono verso l'orizzonte. Vediamo ad esempio in questo viale alberato come man mano gli alberi rimpiccioliscono e le fronde sembrano formare un portico sopra il sentiero.
Come conseguenza di questo effetto, linee che sappiamo essere parallele, come i solchi di un campo arato, tendono ad accorciare sempre più le distanze tra loro mentre corrono all'infinito verso un punto immaginario all'orizzonte. Creare un disegno che suggerisca il senso della profondità e della prospettiva significa quindi trovare una simbologia geometrica che permetta alla nostra mente di interpretare il disegno, che è bidimensionale, secondo i segnali visivi dell'esperienza del mondo reale, che è tridimensionale.



Lo spazio tra le linee

Cerchiamo inconsapevolmente di vedere ciò che già conosciamo e di disegnare come il cervello "vede", ovvero utilizziamo modelli astratti che nella loro semplice struttura siano facilmente riconducibili alla realtà.
Vediamo un esempio: Le linee che vediamo in figura riassumono la struttura spaziale del castello. L'abitudine del nostro cervello a interpretare la realtà ci induce a vedere sempre in modo significativo gli schemi astratti.



La prospettiva lineare

La prospettiva lineare è stata inventata per realizzare immagini spaziali geometriche viste da un solo punto e a occhi fermi. Si tratta quindi di un procedimento grafico convenzionale che il cervello è in grado di leggere e decodificare. La prima cosa che conta è stabilire l'altezza della linea d'orizzonte (LO), la linea immaginaria che passa costantemente a livello dell'occhio. Poi bisogna stabilire la posizione della linea di terra (LT) che è anch'essa convenzionale e rapresenta la linea di base. Sulla linea dell'orizzonte si colloca il punto di fuga principale P, o punto di vista, che è la proiezione del raggio visivo perpendicolare all'occhio dell'osservatore e il punto verso cui convergono tutte le linee della rappresentazione grafica prospettica.



Copiando qualunque veduta, la linea d'orizzonte si manterrà sempre a livello dell'occhio dell'osservatore. Così se l'osservatore copierà un veduta stando a livello del terreno, l'orizzonte gli apparirà vicino ed egli avrà una visuale limitata (vedi disegno sotto a sinistra); se copierà da una altezza maggiore la linea dell'orizzonte si sposterà più lontano e la visione sarà più ampia (vedi disegno sotto al centro); se invece salirà ancora più in alto, l'orizzonte si allontanerà ancora, consentendo una visione molto più ampia (vedi disegno sotto a destra).




La prospettiva centrale

Nella prospettiva centrale con un solo punto di fuga, le linee parallele tra loro, ma perpendicolari all'osservatore (come i margini di una strada, un viale alberato, i fili del telegrafo...) convergono idealmente in un unico punto all'orizzonte. Le linee verticali sembrano decrescere in altezza, invece le linee parallele alla terra rimangono orizzontali e parallele, ma sembrano avvicinarsi sempre più l'una all'altra, fino a confondersi con l'orizzonte.
Così un uomo in primo piano può apparire più alto di un'automobile in secondo piano, di una casa nel piano di fondo.
Anche le nubi, che appartengono al soffitto immaginario del cielo, subiscono una deformazione prospettica. Ogni nuvoletta conduce il nostro sguardo nel senso della profondità. Tutto appare inquadrato in un reticolo di linee e di piani geometrici che hanno per limiti la linea d'orizzonte, la linea di terra e il punto di fuga principale, che è la proiezione del punto di osservazione.






Keko [SM=g27823]

15/07/2006 19:31
 
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grazie di questa lezione approfondita...
io amo disegnare a matita e a carboncino
...ho vinto dei premi alle medie...che GENIO!!!!!!
[SM=x629187] [SM=x629188]
24/07/2006 09:51
 
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grazie della lezione. Ne avrei bisogno.
Ho imparato alle superiori il disegni geometrico per 3 anni. Che faticaccia; alla fine dell'anno un 6 risicato e qualche 7 isolato.

Poi, gli ultimi 2 anni il disegno libero. Che liberazione ! Ma senza il geometrico, sarebbe stata una costruzione senza fondamenta.

Mi piace molto il disegno a china; copio dal vivo monumenti e sculture. Di personale ho fatto le mie partecipazioni di nozze (la chiesa del matrimonio che si apre a libro) e un disegno, l'unico di fantasia; che si accompagna ad una poesia.

Nel campo monumenti mi ispiro a Aldo Bressanutti,artista giuliano che mi piace molitissimo e che ha pubblicato disegni su "Cittavecchia" di Trieste e sull' "Istria pittoresca".
Faccio ancora fatica a trovare la gusta combinazione delle diverse misure delle punte (uso tanto, forse troppo il 0,1; pi il 0,3 e 0,6).

ciao
[SM=x629149]
Lelahel
24/07/2006 10:16
 
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Re:

Scritto da: LEELAHEL 24/07/2006 9.51
grazie della lezione. Ne avrei bisogno.
Ho imparato alle superiori il disegni geometrico per 3 anni. Che faticaccia; alla fine dell'anno un 6 risicato e qualche 7 isolato.

Poi, gli ultimi 2 anni il disegno libero. Che liberazione ! Ma senza il geometrico, sarebbe stata una costruzione senza fondamenta.

Mi piace molto il disegno a china; copio dal vivo monumenti e sculture. Di personale ho fatto le mie partecipazioni di nozze (la chiesa del matrimonio che si apre a libro) e un disegno, l'unico di fantasia; che si accompagna ad una poesia.

Nel campo monumenti mi ispiro a Aldo Bressanutti,artista giuliano che mi piace molitissimo e che ha pubblicato disegni su "Cittavecchia" di Trieste e sull' "Istria pittoresca".
Faccio ancora fatica a trovare la gusta combinazione delle diverse misure delle punte (uso tanto, forse troppo il 0,1; pi il 0,3 e 0,6).

ciao
[SM=x629149]






SEI??? Pensa sono arrivato al TRE mica male per uno che ama il disegno....eheheheh!!!! [SM=g27828]

Mi fa piacere sentire la tua passione per la china che per anni ho esercitato con tanto piacere, pure io disegnavo i monumenti....è un classico!!!

Ho una bella raccolta di penne e pennini della Rotring che per niente al modo darei via.....


keko [SM=g27811]
24/07/2006 10:33
 
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maestro
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la china è piaciuta tanto anche a me...
ora inserisco alcuni lavori di Bressanuti

Montona

Aldo Bressanutti ha la «passione» per i castelli. ecco un esempio, un'acquaforte del Castello di Trieste, costruito dai veneziani, rimaneggiato nel 1630, col grande bastione rotondo che domina la città sottostante. Di sapore romantico, come si conviene al soggetto prescelto, il Castello di Miramare, acquaforte che ritrae la costruzione dell'architetto viennese Karl Junker (1860), il famoso «nido od'amore costruito invano» per Massimiliano e Carlotta. Il Castelvecchio di Duino, annidato nella roccia a picco sul mare, che evoca la leggenda medievale della Dama Bianca, e sedc di Ugone VI, che ebbe come ospite al Castello Dante Alighieri... Accanto, sullo sfondo dell'acquaforte di Bressanutti, si vede il castello più recente costruito attorno il 1300, che è stato dimora del Principe Raimondo Della Torre e Tasso. Qui Rilke, nel gennaio del 1912, sentì in mezzo al sibilo violento della bora la presenza degli angeli e scrisse le famose Elegie Duinesi.


Anche il castello di Muggia, eretto dal Patriarca Marquardo di Randeck nel 1375 per tenere a soggezione la cittadinanza turbolenta dopo i torbidi provocati da Raffaele di Ser Steno, è stato tema per un'altra acquaforte di Bressanutti. Il torrione rotondo di Gimino, le due torri di Docastelli e ancora da Sanvincenti hanno ispirato il nostro artista.


24/07/2006 14:22
 
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Impianto prospettico

Vediamo ora come si applica nella pratica la tecnica convenzionale che abbiamo descritto: a tal fine traccaimo uno schema a prospettiva centrale, che ci servirà per disegnare una stanza.
Innanzitutto tracciamo la linea di terra LT, sulla quale immaginiamo di poggiare i piedi, e la linea dell'orizzonte LO all'altezza dei nostri occhi. Queste due linee sono parallele. Il punto P sulla LO si trova al centro della parete di fondo, perché in questo caso siamo perfettamente centrali, altrimenti può essere spostato a destra o a sinistra.
Le linee del soffitto, sopra i nostri occhi, e quelle del pavimento, sotto i nostri occhi, confluiscono in P.
Il punto D sulla LO è quello verso cui concorrono tutte le linee che formano con la linea di terra un angolo di 45° (nel nostro caso la diagonale del pavimento). Nel punto in cui il segmento AD che unisce D con il pavimento si interseca con la linea di fuga, il segmento BP, che dal pavimento va a P, si individua il punto C. Da questo punto C si innalza il lato del rettangolo tratteggiato che forma la parete di fondo.




Per completare l'ambiente tracciamo la piastrellatura del pavimento. Riportiamo sulla LT i segmenti corrispondenti alle basi delle piastrelle quadrate e dai punti corrispondenti alle estremità dei segmenti tracciamo le linee di fuga che convergono in P. Nei punti di intersezione tra queste linee convergenti e la diagonale del pavimento che passa per i punti A e D, tracciamo le parallele alla LT: otteniamo così la quadrettatura prospettica del pavimento piastrellato.

Per creare porte e finestre contiamo un certo numero di piastrelle lungo uno spigolo della stanza ed eleviamo le verticali. L'altezza dello spigolo più vicino all'osservatore farà da riferimento per l'altezza della porta stessa. Colleghiamo ancora il punto di altezza massima con il punto di fuga P ed otteniamo la cornice della porta. Analogamente si procede per creare la finestra.



A questo punto si cancellano le linee di costruzione e resta il disegno della stanza in prospettiva.







Keko [SM=g27823]

24/07/2006 14:40
 
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Scusa Keko, ho visto in giri nei post , un tuo lavoro, ce ne sono altri ?
Mi piacerebbe vederli !

[SM=x629136]

[Modificato da LEELAHEL 24/07/2006 14.42]

Lelahel
24/07/2006 15:19
 
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Re:

Scritto da: LEELAHEL 24/07/2006 14.40
Scusa Keko, ho visto in giri nei post , un tuo lavoro, ce ne sono altri ?
Mi piacerebbe vederli !

[SM=x629136]

[Modificato da LEELAHEL 24/07/2006 14.42]






Qualcosa puoi vedere qua.....CLICCA



Ciao
24/07/2006 16:06
 
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Grazie, ho cliccato visto e letto i commenti.
Concordo con il giudizio positivo e pur non essendo certo un esperto ne vedo subito il connubio tra i colori fiamminghi e la lucentezza delle opere naif; tutt'e due mi paicciono moltissimo.

Le scene proposte danno la sensazione netta dell'atmosfera di vita vissuta, quindi ben oltre quella prettamente visiva.

Direi che sono proprio LAVORI VERI !! Se mi concedi l'espressione.

Complimenti !!!

[SM=g27811] [SM=x629149] [SM=g27811]
Lelahel
24/07/2006 18:26
 
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Re:

Scritto da: LEELAHEL 24/07/2006 16.06
Grazie, ho cliccato visto e letto i commenti.
Concordo con il giudizio positivo e pur non essendo certo un esperto ne vedo subito il connubio tra i colori fiamminghi e la lucentezza delle opere naif; tutt'e due mi paicciono moltissimo.

Le scene proposte danno la sensazione netta dell'atmosfera di vita vissuta, quindi ben oltre quella prettamente visiva.

Direi che sono proprio LAVORI VERI !! Se mi concedi l'espressione.

Complimenti !!!

[SM=g27811] [SM=x629149] [SM=g27811]






Grazie sei molto gentile, accetto ben volentieri i tuoi giudizi...

keko
24/07/2006 20:59
 
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Domanda a Keko
Ho visto che postato qlk sul disegno a "profondità",magari quelloc he sto per chiederti nn centra nulla,ma tu sai perchè alcuni (nn so se sono molti po chi) fanno sempre e solo disegni così?
Lo chiedo pqechè l amia Federicuccia fa x la maggior parte disegni di "profondità"...esempio le stanze di casa,o la piazza del paese, o addirittura i corridoi della sua scuola... [SM=g27833]
24/07/2006 22:05
 
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Re: Domanda a Keko

Scritto da: sole281 24/07/2006 20.59
Ho visto che postato qlk sul disegno a "profondità",magari quelloc he sto per chiederti nn centra nulla,ma tu sai perchè alcuni (nn so se sono molti po chi) fanno sempre e solo disegni così?
Lo chiedo pqechè l amia Federicuccia fa x la maggior parte disegni di "profondità"...esempio le stanze di casa,o la piazza del paese, o addirittura i corridoi della sua scuola... [SM=g27833]




Non saprei rispondere!!!

Penso che in ognuno di noi esista una certa predisposizione per seguire quelle tecniche e quei stili che più si addicono alla propria personalità......ma questa è solo una mia modesta interpretazione...........



Keko
25/07/2006 18:38
 
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apprendista
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Niente male questo topic, un vero maestro con allievi che pongono domande, esposizione delle tecniche con metodologia chiara e semplice [SM=g27823]

Finalmente vedo qualcosa di serio, eh eh,
frecciatina per il pulcioso [SM=x629138]


28/07/2006 01:21
 
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Ma dì la verità Keko, tutte queste cose le sai perché pratichi o la tua è solo teoria? [SM=g27835]
28/07/2006 09:05
 
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Re:

Scritto da: pizia. 28/07/2006 1.21
Ma dì la verità Keko, tutte queste cose le sai perché pratichi o la tua è solo teoria? [SM=g27835]





Ricordi De Niro nella parte di Al Capone nel film "Gli intoccabili" ?.....

Al Capone si rivolge a Eliott Ness con la famosa frase:
"Sei solo chiacchiere e distintivo, chiacchiere e distintivo....."

Mi hai beccato!!!!...... ma ora spero inserisca tu qualcosa che possa servire a tutti........sottoscritto compreso!!!!

A volte...... non sono solo gli architetti (con tutto rispetto alla categoria) che sanno disegnare...............ehehehehe [SM=g27823]

Keko [SM=g27835]












[Modificato da Keko01 28/07/2006 9.08]

30/07/2006 23:05
 
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Pensavo che anche tu fossi un collega di liceo artistico, la scuola più bella di tutte! [SM=x629160]

Ma perché non riesco a vedere quel topic detto qua sopra dove ci sarebbe un tuo lavoro?
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