Sono le famose orge romane, che scandalizzarono i moralisti e che ancora oggi ci disgustano: sdraiati su comodi divani, i potenti romani passavano spesso dalle gioie del palato a quelle dell’eros, con una passione e una sacralità quasi religiose (non si dimentichi che latino è il culto di Priapo e della Mater Matuta).
Messalina fu quasi travolta da questo tripudio dei sensi: priva come era di amore, schiava di amplessi che la lasciavano triste e insoddisfarra di sé, non potendo eccellere in virtù, si sfrenò nel vizio.
Arriviamo così al periodo più buio della sua vicenda umana, quello che fece inorridire gli sferzanti moralisti alla Giovenale: Messalina che vince la sua gara con una famosa cortigiana collezionando 25 amanti in un solo giorno, Messalina che, truccata e mascherata, lascia nottetempo la sua regale dimora per raggiungere il quartiere malfamato della Suburra e prostituirsi con il nome d’arte di Licisca.
Mnestere, l’iniziatore, è ormai solo uno dei tanti; nel suo cupio dissolvi, nella sua sfrenatezza senza limiti, Messalina cambia partner e acconciature con sospetta facilità
Se la sua depravazione si fosse limitata alla promiscuità sessuale, però, probabilmente la sua fama sarebbe stata circoscritta e non ci avrebbe raggiunto nonostante la damnatio memoriae decretata post mortem dal senato.
Ma purtroppo...
Un ricercatore australiano è deciso di sfatare un mito consolidato per secoli dai libertini del mondo occidentale, quello delle orge a base di sesso, oltre che di cibo e vino, degli antichi romani. Secondo il professor Alastair Blanshard,della Scuola di ricerche filosofiche e storiche dell'università di Sydney, nonostante la diffusa esposizione di genitali e 'l'ubiquità del fallo' nel materiale archeologico, gli incontri sessuali nella Grecia e nella Roma dell'antichità restavano affari privati, non gli eventi orgiastici che la cultura contemporanea accetta come storicamente veri.
«Mi spiace per gli swinger dei sobborghi, ma le loro attività di intrattenimento a coppie multiple il sabato sera non può vantare radici classiche», scrive Blanshard nella rivista dell'università. Il campo di ricerca a cui egli si dedica riguarda la maniera in cui la cultura moderna immagina l'antichità, e come tende a perpetuare storie fantasiose di vita sessuale nelle antiche civiltà.
Lo studioso ha raccolto ogni prova possibile su relazioni illecite, incontri erotici e sesso di gruppo nella Grecia classica e nella Roma imperiale. La ricerca è stata interessante ma anche deludente, ha detto: di orge sessuali non si trova traccia. Secondo Blanshard le origini del mito delle orge greche e romane si basano in buona parte nella maniera in cui il cristianesimo si è imposto in opposizione alle scorrettezze sessuali degli antichi dei.
Alla fine io personalmente preferisco credere che queste orgie siano veramente esistite e quasi quasi mi rammarico che io non sia vissuto ai tempi d'oro dell'antica Roma.