Un Tour di campioni per caso
Tra mille sorprese, alimentato dalla sua stessa monumentalità, il Tour de France ha chiuso i battenti confermando, all’apparenza, la sua capacità di prescindere dagli attori. Le Tour c’est moi, i corridori solo delle presenze che danno lustro ma senza essere indispensabili.
In parte è vero, perché non era facile, dopo 7 anni di Armstrong-dipendenza, ritrovarsi non solo senza l’odiato americano, ma anche senza i suoi successori, cioè Basso, Ullrich, Valverde e via scalando. Un Tour di comparse, che improvvisamente diventano attori di prima fila, come Floid Landis, ex gregario di Armstrong promosso sul campo nonostante l’anca cigolante. Straordinario improvvisatore, capace di regalare imprese da leggenda come la strepitosa rivincita di Morzine, eppure quasi al capolinea della carriera, appeso al filo di una operazione, quella all’anca, che non dà certezze di recupero.
MotoGP
Ha tagliato il traguardo fra uno sventolio di bandiere a stelle e strisce, Nicky Hayden, come l’anno passato. A differenza del 2005, però, questa, per lui, è una corsa che può valere il mondiale.
Hayden e Rossi a raffronto
Dalla sua vittoria a Laguna Seca, nel 2005, Nicky Hayden è stato in grado di competere con Valentino Rossi sulla base della costanza di risultati. La seguente tabella compara le ultime 20 gare di entrambi a partire dal GP degli Stati Uniti dell’anno passato. Dai numeri si può vedere che l’americano e l’italiano sono saliti sul podio entrambi per 14 volte, ma Rossi ha vinto 9 GP e Nicky solo 2. I punti totalizzati, comunque, sono simili: 340 Vale, 315 Hayden.
Pilota
N. Hayden Gare 20 Vittorie 2 Podi 14 Pole 3 Punti 315
V. Rossi Gare 20 Vittorie 9 Podi 14 Pole 2 Punti 340
Keko