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Caterina de' Medici ghiotta e superstiziosa

Ultimo Aggiornamento: 04/09/2006 12:55
04/09/2006 12:54
 
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Caterina de Medici è stata una figura femminile d’eccellenza. Politica di prim’ordine, spregiudicata, determinata, capace di districarsi mirabilmente tra i veleni della corte di Francia.
Educanda quattordicenne, tracagnotta, bruttina, palliduccia, con gli occhi a palla caratteristici della famiglia Medici, venne sdegnosamente definita “grassa bottegaia fiorentina”, quando arrivò a Marsiglia per sposare il bel coetaneo Enrico II d'Orléans.
Anche se il futuro re di Francia rimase molto deluso dal suo aspetto, la sposò per motivi di stato, ma per dieci anni alla corte francese si attese invano un erede, e più di una volta Caterina rischiò di essere rispedita a casa. Per questo “la bottegaia” si affidò alla superstizione e alla magia, ingurgitando le più strane pozioni che alchimisti e negromanti le consigliavano. Addirittura, benché dileggiata da tutta la corte, sembra che iniziò a portare appeso al collo un sacchetto, contenente ceneri di rana e coglioni di maiale, per difendersi dagli influssi “sterilis”.
La sua caparbietà fu ripagata, tanto che mise alla luce ben nove eredi, di cui tre futuri re di Francia e una regina di Spagna. Reggente al posto del figlio Carlo IX, ancora troppo giovane, diresse gli affari di stato, influenzando anche le trasformazioni già in atto di una cucina rozza ma sfarzosa, grazie alla presenza di cuochi e pasticceri che l'avevano seguita dalla corte fiorentina.
L'ambiziosa donna, dotata di un vorace appetito, ma anche di gusti molto raffinati, si servì dell'arte culinaria per aumentare il proprio potere. Caterina allestiva banchetti che, come i critici non mancavano di far notare, valevano più di centomila monete d'oro.
Le cronache del tempo riportano un pranzo di gala, dato in suo onore dalla città di Parigi nel 1549. A questa festa vennero serviti cibi che dovevano essere divisibili per tre, il numero perfetto seconda la cattolicissima e superstiziosa Regina: "33 arrosti di capriolo, 33 lepri, 6 maiali, 66 galline da brodo, 66 fagiani, 3 staia di fagioli, 3 staia di piselli e 12 dozzine di carciofi".
Caterina, tra le innovazioni che sembra portò da Firenze alla corte di Francia, presentò un oggetto utile a compiere il tragitto dal piatto alla bocca senza lasciare macchie rivelatrici sulle enormi gorgiere: la forchetta .
04/09/2006 12:55
 
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Insalata di Caterina de’ Medici
Prendere verdure fresche: radicchio, cicorie, invidia, rucola, insalatina di campo, e tritare il tutto in un’insalatiera.
Aggiungere pinoli leggermente tostati, uva passita, qualche foglia di menta, pecorino toscano tagliato a dadini, filetti d’acciuga, una manciata di capperi, e condire con abbondante olio d’oliva, escludendo sale e aceto.
Questa insalata di Caterina può essere servita come piatto di mezzo o come contorno.

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