È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
prendi questo forum come un libro, leggilo, se vuoi commentalo, se vuoi riempilo con qualcosa che altri leggeranno
.
.
HOME PAGE ART Discussioni Recenti Poesia Poesia Erotica Racconti Arte & Arte BiblioArt i nostri lavori Arte della rappresentazione le giuggiole Giochi e quiz Art Caffè CHAT di ART
.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Dopo il coma: come riabilitare con l’arteterapia.

Ultimo Aggiornamento: 13/10/2006 07:16
13/10/2006 07:13
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Musica, pittura, poesia, cinema e burattini usati nella riabilitazione post coma. Importanti risultati al Centro di Cura e Riabilitazione Santa Maria Bambina di Oristano.
Nel Centro di Cura e Riabilitazione Santa Maria Bambina di Oristano l’arte, nelle sue molteplici forme di espressione, diventa uno strumento per la cura dei malati post coma. Si tratta del progetto di arteterapia, con il quale il Centro di Oristano diventa sempre più unico nel suo genere in Sardegna, nel campo della riabilitazione e post riabilitazione.

Nato dalla collaborazione tra medici, psicologi, pediatri, pedagogisti ed artisti il progetto è costituito da diverse attività organizzate per laboratori e condotte attraverso un lavoro di equipe che coinvolge varie competenze e professionalità: lo psicologo, il neurologo, il logopedista, il medico terapista insieme al musicoterapeuta, l’ateterapeuta, il teatroterapeuta, ecc.

L’arte va ad integrare il programma di riabilitazione tradizionale per il quale l’ospedale di Oristano dispone di tecnologie all’avanguardia in Italia. È da anni che il Santa Maria Bambina, uno dei punti di eccellenza in Italia per la cura e l’assistenza dei malati in coma, utilizza l’arteterapia nella cura dei pazienti post coma e in quelli con patologie diverse.

La struttura ospedaliera diretta dal dott. Giovanni Maria Sanna ha affidato il coordinamento artistico a due operatori altamente qualificati: Mauro Sarzi, uno dei più importanti burattinai italiani, che da anni lavora nell’ambito dell’arteterapia e il musicista, nonché musicoterapeuta Daniele Sanna.

Ma cosa significa arteterapia? Significa semplicemente curare attraverso l’arte. musica, pittura, scrittura, cinema, teatro e le altre espressioni artistiche utilizzate per aiutare i pazienti ad esprimere emozioni profonde e disagi. L’arteterapia, insieme alle più tradizionali tecniche farmacologiche o psicoterapeutiche viene utilizzata, in una ampia gamma di situazioni: presso il Centro di Oristano, oltre che nella riabilitazione dei malati post coma, l’arteterapia viene impiegata nel trattamento di degenti down, asafici e tetraplegici privi di deficit mentali.

Al momento presso il Centro di Cura e Riabilitazione Santa Maria Bambina sono attivi diversi laboratori che possono essere sia individuali (burattini, musica, proiezioni), che di gruppo (poesia, cinema, la Pigotta dell’Unicef, l’ascolto musicale, pittura), agendo in quest’ultimo caso anche sulla socializzazione. Tra questi ultimi il laboratorio di poesia è uno di quelli che ha riscosso maggior successo tra i pazienti dell’ospedale: un appuntamento collettivo al quale partecipano non solo terapeuti e malati, ma anche i loro familiari. Unico nel suo genere è il laboratorio dei burattini. Si utilizzano le ombre, i suoni, si costruisce il teatro nella mano del paziente, che in qualità di unico spettatore, diventa elemento attivo. Tra i primi ad essere attivati, il laboratorio di musicoterapica utilizza invece gli strumenti musicali e i suoni per lo studio e per l’interazione con il paziente; attraverso il suono si cerca di trovare un canale comunicativo col paziente stesso. I suoni utilizzati sono quelli della terra, il campanaccio della pecora, le campane del paese, il vociferare del bar, ecc, e quelli dei ritmi biologici, quali il battito cardiaco, il respiro, ecc. L’intento è quello di ricreare attraverso le sonorità, l’ambiente naturale del paziente. Con lo stesso intento vengono utilizzate anche le immagini registrate, e poi riprodotte in ospedale, dell’habitat in cui ha vissuto il paziente, come ad esempio quelle della sua casa. Attraverso delle proiezioni video il malato post coma, per esempio, pur stando in ospedale, può trovarsi a mangiare nella cucina di casa sua.

Di recente attivazione, il laboratorio di cinema rappresenta un altro importante momento di collettività, in cui i pazienti, dopo la proiezione, partecipano ad un dibattito sul tema del film visto. Sempre all’interno del progetto di Arteterapia è stato inserito anche il laboratorio per il confezionamento della bambola Pigotta dell’Unicef. Si tratta dell’unico laboratorio permanente dentro un ospedale in Italia. La realizzazione del manufatto serve ai pazienti, alcuni con gravi spasticità, come supporto nella cura riabilitativa. Immaginazione e creatività sono elementi indispensabili nel processo di cura e riabilitazione dei pazienti post coma.


[dal web]


Modificato da sole281 13/10/2006 7.15
13/10/2006 07:16
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE




Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:56. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
CHAT di ART