Nato nel 1918, morto nel 1978
Ebbe una vita personale travagliata, segnata dal suicidio del padre quando era ancora bambino e da un rapporto di dipendenza con la madre e con le altre donne della sua vita; una sofferenza psichica, acuita dall'abuso di farmaci e alcool, lo portò a diversi ricoveri in cliniche specializzate.
Realizzò alcuni dei suoi migliori servizi per Life, tra cui uno speciale su Albert Schweitzer, il famoso "Villaggio spagnolo" e una seria sulla vita della gente comune, documentata attraverso il lavoro di tutti i giorni; collaborò con la Magnum.
Dotato di grande sensibilità e spirito combattivo, seppe esprimere la sofferenza dei malati di mente in una fossa dei serpenti a Port Au Prince e quella delle vittime dell'inquinamento da mercurio a Minamata, dove si fermò più di tre anni, vivendo e lottando al loro fianco. La sua instabilità rese discontinua la sua carriera professionale, ma alla fine, acclamato come uno dei dieci maggiori fotografi viventi, ottenne una cattedra all'Università di Tucson, Arizona, poco prima della morte.
Ecco, una sua foto.