Vedi Napoli...e poi muori?
Bè, non proprio, al limite...rinasci
Che dire di Napoli, che non sia stato detto?
O'sole mio, mare, pizza, eccetera eccetera...
Ma c'è anche taaanta arte, tanta cultura...che a volte, passa tra un'estrazione del lotto..e una brutta notizia, passa un pò inosservata..
Città di origine greca, Napoli è una stupenda città che si estende nel Golfo di Napoli dominata dal Vesuvio, famosa in tutto il mondo per le sue bellezze artistiche e naturalistiche e per le testimonianze del suo storico passato.
Le sue origini storiche risalgono al secolo VII quando i coloni greci di Cuma fondarono, durante le lotte con gli Etruschi, una nuova colonia che prese il nome di "Neapolis".
Nella seconda metà del secolo IV a.C., Napoli, entrò nell'orbita romana e rimase fedele a Roma divenendo quindi la residenza preferita degli Imperatori e del Patriziato che soggiornavano in ville magnifiche e sontuose.
Successivamente fu preda della lotta tra Goti e Bizantini finchè divenne capitale di un ducato autonomo (763-1139), che si mantenne tale finchè non si arrese a Ruggero II d'Altavilla che, divenuto re di Sicilia, portò a Napoli la dinastia normanna.
Seguirono le dominazioni Sveva e Angioina e, durante quest'ultima, Carlo II d'Angiò trasferì la capitale da Palermo a Napoli.
Con la successiva dominazione Aragonese giunse, nel 1442, un periodo di grande splendore artistico dominato dall’influenza catalana.
Con le guerre fra Spagna e Francia la città andò incontro ad un periodo oscuro che durò sino al 1707 in cui non mancarono episodi di ribellione come l’insurrezione di Masaniello del 1647.
Durante la guerra di successione spagnola Napoli passò agli Austriaci ma fu con l’avvento di Carlo di Borbone che tornò ad essere capitale di un regno autonomo e vide un periodo di splendore e ricchezza particolari.
Fino al1815 la città fu in mano ai Borboni ma, nel frattempo, il sogno dell'unità d'Italia aveva conquistato gran parte della popolazione che acclamò con travolgente entusiasmo Garibaldi, giunto il 7 settembre 1860 che sancì l'annessione della città al Regno Sabaudo.
Durante la seconda guerra mondiale la città fu vittima di spaventosi bombardamenti, (più di 120) e feroci rappresaglie naziste e, le storiche "Quattro Giornate di Napoli", dal 26 al 30 Settembre 1943, misero fine all'occupazione tedesca.
E oggi?
E' una città vivace, irresistibile, caotica....con una grande vita culturale, a volte, dicevamo un pò appannata.
Ma, vale la pena conoscerla.
Piazza del Municipio
Oggi polo amministrativo e commerciale della città, piazza del Municipio era un tempo centro del potere politico, rappresentato dal Castel Nuovo e dal vicino Palazzo Reale.
La piazza, abbellita da aiuole e fontane, si apre nello spazio compreso tra il porto e il Palazzo del Municipio, con lo sfondo della collina di S. Martino da un lato e, verso l'orizzonte, il caratteristico profilo del Vesuvio.
Domina, verso il mare, l'imponente mole del Castel Nuovo, oltre il quale spicca il rosso Palazzo Reale. Al centro, il monumento equestre a Vittorio Emanuele II.
Una bella foto dall'alto, da cui si vede anche il porto.
San Giacomo degli Spagnoli.
La chiesa di San Giacomo degli Spagnoli fu edificata nel 1540 su disposizioni dell'allora Viceré Don Pedro De Toledo. Essa sorse dove si trova tuttora, sia pure inglobata, tra il 1819 ed il 1925, in palazzo San Giacomo, e comprendeva un annesso ospedale; l'intento era quello di sostituire l'ospedale per la cura degli ammalati spagnoli, fatto costruire dal marchese Del Vasto e, come spesso capitava allora, i fondi furono reperiti tra i nobili ed i soldati spagnoli. L'architetto incaricato della costruzione fu Ferdinando Manlio, lo stesso incaricato della costruzione di via Toledo. La chiesa fu oggetto, nel 1700, di lavori di ristrutturazione che videro gli archi ed i pilastri, rivestiti con del piperno. All'interno dell'edificio, costituito da tre navate e diverse cappelle laterali, si possono ammirare alcune opere del XVI secolo del Naccherino, come i monumenti funebri di Ferdinando Maiorca e della moglie Porzia Caniglia, traslate verso il 1819 da altra chiesa, e due opere di del senese Marco Pino da Siena: la Crocifissione e la Madonna col Bambino tra i SS. Antonio e Francesco di Paola, risalenti al 1500.
La Chiesa di San Giacomo degli Spagnoli.
Ed ecco un altro bel panorama...
Il Vesuvio che...fuma