... tanti lo cercano... ma... se cerchi l'amore, è quando non lo trovi.
Tutti noi sperimentiamo, almeno qualche volta nella vita, un senso di solitudine e d'isolamento, un dolorosissimo vuoto interiore che diventa una prigione insopportabile. Tutti noi ci sentiamo, ogni tanto staccati dagli altri, separati dal gruppo in cui viviamo, soli e solitari. Per la sua stessa natura questa solitudine, come per il mal di denti, concentra la nostra attenzione tutta quanta su noi stessi. Noi cerchiamo di riempire questo vuoto, di soddisfare questa fame. Noi ci apriamo all'esterno per trovare altri che ci amino. Ci sforziamo di renderci utili ad essi, nell'evidente tentativo di sollecitare il loro amore. Andiamo verso gli altri protendendo le mani, si, ma come se fossero due piatti d'una bilancia: una mano contiene il nostro dono per loro, l'altra aspetta il loro dono per noi. E magari ci illudiamo che ciò significhi amarli. Noi sappiamo che la nostra solitudine può essere colmata soltanto dall'amore degli altri. Sappiamo che abbiamo bisogno di sentirci amati. Ma c'è un paradosso: Se cerchiamo di riempire il vuoto della nostra solitudine sforzandoci di attirare l'amore degli altri, inevitabilmente troveremo, anzichè consolazione, una desolazione più profonda ancora. E' vero:
NON SIAMO NESSUNO FINCHE' QUALCUNO NON CI AMA.
Solo chi ha sperimentato l'amore è capace di maturare la propria persona. Spaventosa ma innegabile realtà della vita. Il potenziale della nostra maturità è legato all'amore. La maggior parte di noi, spinti dai nostri pungenti bisogni, dai nostri vuoti dolorosi, si rivolgono spesso alla vita e agli altri con atteggiamenti patetici, immaturi. Quasi tutti percepiamo il bisogno di essere amati e cerchiamo di procurarci dagli altri l'amore di cui abbiamo bisogno. Ma il paradosso fa legge:
SE CERCHIAMO L'AMORE NON LO TROVEREMO MAI. Saremo sconfitti. L'amore può risolvere i nostri problemi, però c'è una considerazione molto semplice da tener presente:
NON SI E' AMATI SE NON SI DIVENTA AMABILI. CIOE' DEGNI DI RICEVERE AMORE. Quando uno orienta la propria vita verso il soddisfacimento delle sue esigenze individuali, quando si apre unicamente per procurarsi l'amore di cui ha bisogno, noi possiamo sfumare al massimo il nostro pensiero su di lui, però un dato di fatto è: quel tale è un egocentrico e può suscitare la nostra compassione ma non il nostro amore. Finchè ci concentreremo tutto sul nostro io, finchè ci lasceremo assorbire dal nostro io, la nostra capacità di amare rimarrà molto limitata e rimarremmo perenni infanti. Non riuscendo ad amare non saremo mai amabili. Se invece uno cerca non tanto di ricevere quanto di dare amore, egli diverrà amabile, egli potrà attirare amore, e sicuramente prima o poi verrà amato. C'è una legge di vita inalterabile: la preoccupazione per noi stessi, la concentrazione di tutte le nostre energie su noi stessi può soltanto isolarci dagli altri e generare una solitudine ancora più profonda e torturante. E' come un terribile circolo vizioso: chi cerca di uscire dalla solitudine procacciandosi l'amore si ritroverà più solo di prima...