Il cielo una lastra di ghiaccio
sulla quale ha eruttato un vulcano
e rare macchie d'azzurro, spazio sottile
che gli occhi tentano di rompere per respirare
poi a distanza tra pensieri e paure
nuvole nere,orme del diavolo
a veglia di reclusi impazziti,
è un giorno di maggio
incorniciato dalla coda d'inverno
che i sorrisi non sono riusciti a tagliare
e le rondini con pagliuzze a bruciare
La campagna,sala d'attesa ai responsi,
piante e animali hanno fretta
il ritardo sprona azzardi,incertezze
al vaglio di aspre saggezze
Fulcro di umori
all'altalena del vento,il cuore
palpita attese alla notte
lavagna dei sogni
cancellati dall'alba
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Da:Destini E Presagi
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