4 giorni a Milano: 1° giorno

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@Ljuba@
00domenica 4 giugno 2006 11:24
Si, si, vi propongo quattro itinerari, da seguire giorno per giorno, (bè, non tutti insieme [SM=g27828] ) per visitare una città...forse, a volte bistrattata dal punto di vista artistico, ma che vi assicuro vale la pena di vedere.

In breve la storia, la parte più noiosa in genere delle guide [SM=x629126] , ma sarò celerissima.. [SM=g27827]:

La possiamo suddividere in ...quattro momenti, per abbreviare al massimo.

1- Dal 4° al 5° secolo, fu capitale dell'Impero romano d'Occidente, e grazie a sant'Ambrogio* fu uno dei centri più vivi del mondo cristiano.

2- Dall'11° al 13° secolo, si consolida come libero Comune, lottando contro gli imperatori di Germania, lotta che si concluse con la famosa battaglia di Legnano.

3- Dal 14° al 16° secolo, fu sotto la signoria dei Visconti ed in seguito degli Sforza, e capitale del Ducato di Milano.

4- Inizi '800, la citta diviene capitale, sotto Napoleone, del Regno Italico, ed è alla testa dei movimenti patriottici del Risorgimento.

Stop.

Dai, passiamo alla visita.. [SM=g27828]

La cominciamo ovviamente da...Piazza del Duomo, visitando appunto quello che è il principale monumento cittadino, il più vasto monumento gotico mai innalzato in Italia. Di fronte al duomo, il monumento a Vittorio Emanuele II.



Innalzato nel 1386 sotto Gian Galeazzo Visconti, ignoriamo l'architetto che lo progettò. Fu poi un susseguirsi di maestri lombardi, francesi e tedeschi.

Nel 1765-69 fu innalzata la guglia sormontata dalla Madonnina.
Per volontà di Napoleone fu compiuta la facciata.

E' lungo esternamente 157 mt, ha un'area interna di 11.700 metri quadrati; la guglia con la Madonnina è alta m 108.50.
Vi sono ben 2245 statue che popolano sia i fianchi che i pinnacoli.

La facciata ha 5 portali che raffigurano l'Editto di Costantino, la Vita di S. Ambrogio, la Vita di Maria, Storia del Comune di Milano, Storia del Duomo (a partire dalla sinistra).

L'interno è in 5 navate; segnaliamo, per brevità, il sarcofago dell'arcivescovo Ariberto da Intimiano, creatore del Carroccio; la tomba di Gian Giacomo Medici, la cripta dov è sepolto il corpo di S. Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, morto nel 1584.



Per una scaletta ricavata nella facciata interna del Duomo, si scende sotto il segreto, e sono visibili i resti del Battistero di S. Giovanni alle fonti, dove S. Ambrogio battezzò S. Agostino, a pianta ottagonale, e la basilica di S. Tecla. E' uno stupendo esempio, anche se non ci è giunto intatto, di arte paleocristiana.


Il battistero e la fonte


Il doppio giro absidale di Santa Tecla

Ecco una pianta, per avere un'idea del luogo.



ecco una foto ravvicinata della..Madonnina del Duomo.



Apro nella cartella storia, le biografie...di milanesi. [SM=g27828] famosi :angelino:

Ovviamente...benvengano ulteriori notizie, foto...e aneddoti, insomma, di tutto di più [SM=g27828]
smuackkete
ljuba

Ahamiah
00domenica 4 giugno 2006 13:41
Grazie, sei una collaboratrice perfetta
ehehe a te il compito della Milano che conoscono
quasi tutti a me quella più nascosta ok????
ciao ciao
Keko01
00domenica 4 giugno 2006 14:03
Attualmente in Duomo sono espste una serie di pale dedicate a S.Carlo Borromeo.....vi consiglio di andarle a vedere!!!


Molte belle veramente



Keko [SM=g27823]
@Ljuba@
00domenica 4 giugno 2006 14:07
si eliiiiiiii [SM=x629188] si vede che siamo ....del cavallo, ed nate di ..giovedì..... [SM=x629133]
grazie, zio keko della segnalazione.. [SM=g27822]
(apriamo un'agenzia?? [SM=g27828] )

Allora direi di continuare, e prestare attenzione al Palazzo Reale. Quello che vediamo, in veste neoclassica, è opera del Piermarini (1778), che trasformò un edificio del trecento (periodo Visconti), divenuto in seguito sede dei governatori spagnoli ed austriaci. (I resti sono in via Rastrelli).

Nell'ultima guerra è stato colpito dalle bombe, perdendo la stupenda decorazione delle sale interne, che costituivano un museo. Attualmente, le sale, ospitano periodiche mostre d'arte.








Incorporata al palazzo si trova la chiesa di S. Gottardo in corte, che ha però l'ingresso in via Pecorari.

Fu fatta edificare come cappella ducale da Azzone Visconti nel 1330. Terminata nel 1336 (questa è perlomeno la data incisa in una delle mura), era inizialmente dedicata alla Beata Vergine ma Azzone, che soffriva di gotta, la dedicò in seguito a San Gottardo, protettore appunto dei gottosi. L'architetto che la progettò fu Francesco Pecorari da Cremona.

Sulla sua torre ottagonale si trova il primo esemplare di orologio pubblico. In precedenza su torri e campanili vi erano delle semplici meridiane. L'orologio era costituito da un meccanismo che scandiva il passare delle ore con una campana. Le ore erano quelle cosiddette medie, il giorno era diviso in 24 periodi di eguale durata partendo dal tramonto. Un rintocco indicava la prima ora della notte e al tramonto i rintocchi erano ventiquattro.

Il tempo scandito e l'automatismo del meccanismo destarono tale scalpore che la via adiacente venne chiamata contrada delle ore.

Il meccanismo dell'orologio venne descritto in dettaglio dal cronista dell'epoca Fra' Galvano Fiamma nel suo Rerum Italicarum Scriptores.

Nell'interno è un bel frammento di affresco con la Crocifissione, di scuola giottesca, e il ricomposto monumento funebre di Azzone Visconti, opera del pisano Giovanni di Balduccio.


Purtroppo ho trovato, in web, solo una piccola foto...
Se magari Eli ne ha di più grandi... [SM=g27825]



Il Museo del Duomo, si trova al piano terra del palazzo Reale, sul fianco destro del Duomo.

Si sviluppa in 21 sale, e si può ammirara una rassegna eccezionale di scultura gotico lombarda,(sala delle Colonne, nella foto) francese, e renana, oltre a vetri antichi e moderni, arazzi, sbalzi in rame, modelli lignei, dipinti, bozzetti, disegni, grafici, opere che testimoniano l'attività del cantiere della Fabbrica del Duomo, e la vita della cattedrale lungo il corso dei secoli.

<p><font class='xsmall'>[<i>Modificato da @Ljuba@ 04/06/2006&nbsp;14.07</i>]</font></p>
@Ljuba@
00domenica 4 giugno 2006 17:16
Andando avanti, vediamo la tristemente famosa piazza Fontana, la quale prende il nome dalla fontana, disegnata dal Piermarini, nel 1782 e realizzata da Giuseppe Franchi.

Nell’aiuola una lapide ricorda le 16 vittime della strage del 12 dicembre 1969.

http://freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=52317&idd=2421

Nella piazzetta alberata la fontana in pietra, a vasche sovrapposte, forma un piacevole movimento di giochi d’acqua. Nella parte più bassa, i diversi elementi si compongono in un disegno simile ad un grande fiore, con i petali circolari che raccolgono i sottili getti d’acqua provenienti da teste di leone in bronzo. La vasca più ampia e profonda, di forma allungata, e’ disegnata con una morbida linea, che crea rientranze e sporgenze dando un effetto di movimento. Al centro un gruppo scultoreo composto da sirene e delfini sorregge una grande coppa che costituisce la parte terminale dell’insieme.
Unica testimonianza milanese di un concetto urbanistico omogeneo, oggi scomparso, costituito da edifici coevi, uno dei quali aveva la facciata disegnata dallo stesso Piermarini. Classica nel suo genere ed equilibrata nelle forme, la fontana sembra cambiare disegno, diventando ellittica o circolare, secondo la posizione dalla quale la si osserva. Un effetto scenografico che rimanda a più antichi esempi di illusionismo barocco e alle raffinatezze dei grandi parchi settecenteschi. Inoltre, l’atmosfera fresca e sospesa di questo particolare luogo evoca giardini invisibili ed invita alla sosta, creando un momento di pausa nel frenetico tessuto della città.



Al numero 2 troviamo il Palazzo Arcivescovile, che risale al XII secolo, e fu più volte rifatto. (Resti medioevali si possono vedere sul fianco rivolto verso il Duomo, e wu quello verso il palazzo Reale.)

La facciata è del Piermarini, nell’interno c’è un grazioso cortile quattrocentesco, il cortile della Canonica, Nel cortile sono collocate due colossali statue: Mosè (dello scultore milanese Antonio Tantardini - 1829-1879) e Aronne (dello scultore milanese Giovanni Strazza - 1815-1875).





Tetti del Palazzo Arcivescovile…che bella visione, vero?
Che facciamo, ci andiamo a prendere un caffè?
[SM=g27822] :cafe:

Ahamiah
00lunedì 5 giugno 2006 10:31
Quando vuoi..a disposizione [SM=g27822]
bravissima [SM=x629186]
@Ljuba@
00lunedì 5 giugno 2006 15:40
Grazie Eli...un caffè ci vuole, prima o poi, no? [SM=g27828]
Continuiamo?
Piazza Mercanti.
Chiudete gli occhi...e bum, ci troviamo nel cuore di Milano medioevale, isola storica e artistica, unico angolo superstite di un Medioevo ricco culturalmente. Un tempo era cinta da edifici pubblici.





Lungo la via Mercanti, che fiancheggia la piazza, si trova il palazzo dei Giureconsulti, di V. Seregni e G. Alessi, del 1564, con un portico a terreno e ricchissime finestre.

La costruzione di Palazzo dei Giureconsulti viene avviata nel 1562, su progetto di Vincenzo Seregni, sul medesimo luogo su cui fin dalla formazione della piazza dei Mercanti (sec. XIII) sorgeva il palazzo dei notai, inglobando la Torre di Napo Torriani, divenuta torre civica (con la sua campana annunciava il coprifuoco, il divampare di un incendio).

Il nuovo edificio delimita interamente uno dei quattro lati di Piazza dei Mercanti, al cui centro ancor oggi si trova il Palazzo della Ragione.

L'ampio fronte rinascimentale, sormontato dalla torre con l'orologio, è scandito dall'armonia delle doppie colonne del maestoso porticato ad archi, cui si accede con pochi gradini che salgono dal livello della strada. Il ritmo della facciata è esaltato dalla corrispondenza tra gli archi del porticato al pianterreno e le finestre rettangolari del livello superiore, decorate con grazia ed eleganza.

In epoca rinascimentale il palazzo ospita il Collegio dei Nobili Dottori, istituto che formava le figure amministrative dello Stato (senatori, giudici, capitani di giustizia). A partire dall'Ottocento, è sede della Borsa Valori, del Telegrafo, della Banca Popolare di Milano e infine della Camera di Commercio, che nel 1911 acquista l'intero edificio.

I bombardamenti del 1945 colpiscono pesantemente il palazzo, che subito dopo è oggetto di un primo grande restauro. Un secondo intervento viene avviato dalla Camera di Commercio nel 1983, con un'importante azione di recupero di tipo sia funzionale sia monumentale, finalizzata a riportare l'edificio alla sua originaria magnificenza civile.

L'intervento viene affidato agli architetti Gianni Mezzanotte, che ha seguito l'opera di restauro, e Roberto Menghi, che si è invece occupato degli allestimenti interni. Al termine dei lavori, nel 1991, il Palazzo prende il nome di Palazzo Affari ai Giureconsulti.

La ristrutturazione ha consentito di dotare l'edificio di tutti gli impianti tecnologici, i servizi e le linee di comunicazione più avanzati, rendendolo un centro polifunzionale prestigioso, a disposizione delle imprese e delle istituzioni, a disposizione della città.
La statua di S. Ambrogio benedicente, di Luigi Scorzini, è del 1833.

All'ultimo piano si colloca infine la Sala Terrazzo, che ha accesso ad una loggia da cui si gode un affascinante scorcio del Duomo e di Palazzo Reale.





[SM=g27822]
@Ljuba@
00martedì 6 giugno 2006 14:28
Il palazzo della Ragione
E' chiamato anche il Broletto Nuovo.




Il loggiato del Broletto


Il palazzo della Ragione visto da piazza dei Mercanti.


Fatto costruire dal 1228 al 1233 da Oldrado da Tresseno, il podestà milanese che per primo condannò gli eretici al rogo. Il podestà è qui rappresentato a cavallo, in un altorilievo, sul quarto pilastro del palazzo, e denuncia nel vigore plastico l'evidente influsso di Benedetto Antelami. In una iscrizione sottostante di cinque versi latini, vengono esaltati i numerosi meriti del podestà: quello di aver innalzato il palazzo e quello di aver mandato gli eretici al rogo. Il Broletto Nuovo, semplicissimo, consta di tre file di arcate su pilastri e di un piano superiore, in cotto, con finestroni a trifora.
E' rimasto sede del Comune fino al 1770. Nei pilastri ci sono i nomi dei Caduti nella lotta di liberazione, 1943-45... Nel 1771 fu alterato con l'aggiunta di un secondo piano.

L'edificio che spicca invece nella piazza, a marmi bianchi e neri, con due loggiati, è la Loggia degli Osii, del 1316.



Costruita per ordine di Matteo Visconti da Scoto da San Gimignano nel 1316. Deturpata, purtroppo, nel 1600 e nel 1700, è oggi ancora ammirabile grazie al restauro che nel 1904 tentò di riportare alla luce le sue forme primitive. Costruita in marmi bianchi e neri, è formata da due loggiati sovrapposti e da una serie di trifore all'ultimo piano. Lungo il parapetto della loggia superiore (al centro del quale sporge l'arengo da cui si bandivano gli editti), corre una fascia con gli emblemi araldici dei quartieri della città e con gli stemmi viscontei.

A destra della loggia, si trova il palazzo delle Scuole Palatine.




Il Palazzo così chiamato dal 1605, e interamente rifatto nel 1664 dopo un incendioche lo rase al suolo, si trova nel lato sud occidentale della Piazza dei Mercanti, ed è opera di C. Buzzi. L’architettura presenta una certa ricchezza ornamentale, con busti imperiali nei riquadri sopra le colonne binate, figure femminili nei triangoli ai lati degli archi; nel 1657 fu collocata la statua di Sant’Agostino in una nicchia del piano superiore. Nella seconda metà del settecento insegnarono qui Parini e Beccaria.


Sull'altro lato, la casa Panigarola, degli inizi del '400.


Costruzione di origine comunale, rifatta in forme gotiche nel XV secolo, ospitava l'ufficio degli Statuti dove venivano registrati gli atti della Signoria e dell'Amministrazione pubblica. Esso fu gestito per secoli dai Panigarola, famiglia di notai. La costruzione che si affaccia sulla piazza Mercanti presenta al piano terra (oggi ospita un ristorante) archi con cornici in cotto intagliate. Al piano superiore l'unica finestra originale rimasta con ornamenti in cotto. La facciata un tempo ricoperta da intonaco decorato con graffiti, secondo il gusto medioevale, fu restaurata verso la fine dell'Ottocento da Luca Beltrami.
Bè, ho trovato una...leggenda (chissà) su questo posto.

Maiali pelosi» e altre leggende

Si dice che Milano fu fondata dal capitano gallico Belloveso, nel luogo dove aveva trovato una scrofa semilanuta
Il bassorilievo con il maiale sul secondo arco del Palazzo della Ragione (foto G.L. Margheriti)
Nel 623 a.C. i Galli attraversarono le Alpi con l'intenzione di conquistare l'Italia settentrionale. Gli invasori ebbero facilmente la meglio su un popolo di contadini e pastori e si stanziarono sulle loro terre, dove un capitano gallico, di nome Belloveso, decise di fondare una nuova città. Consultato un oracolo, il responso fu di costruirla nel luogo dove avesse trovato una scrofa con il dorso coperto di lana. L'impresa appariva impossibile: dove cercare un simile animale? Sembra quasi di vederli quei soldati, in un mattino di più di duemilacinquecento anni fa mentre buttano le pelli sui cavalli e si preparano a partire per una ricerca difficilissima. Era maggio, così narra la leggenda, e quegli uomini attraversarono campi e corsi d'acqua, con alla loro testa Belloveso, il coraggioso capitano che li aveva guidati fin lì e che ancora una volta li avrebbe portati al successo. Forse nemmeno lui ci credeva, ma un giorno, la staffetta ritornò con una notizia, le voci si rincorrevano, qualcosa era stato trovato. Un'ultima, disperata corsa, il cuore che batteva all'impazzata, con i cavalli lanciati al galoppo, gli zoccoli che calpestavano ritmicamente il terreno, sollevando erba e terra.


All'improvviso, davanti al gruppo di soldati si aprì una vasta radura circondata da alberi con due fiumi che scorrevano nelle vicinanze; in mezzo al campo un maiale con metà del corpo coperto di lana pascolava tranquillamente. L'estenuante ricerca era terminata: lì venne fondata Milano e la scrofa con il pelo ne divenne il simbolo. Ancora oggi è possibile ammirare un bassorilievo che ritrae l'animale, ritrovato nel 1233 durante gli scavi per la costruzione dell'arengario, sul secondo arco del Palazzo della Ragione in via Mercanti.



[SM=g27822] ovvio, se avete altre notizie...benvengano [SM=g27836]

Ahamiah
00martedì 6 giugno 2006 14:47
Stai facendo un bel lavoro...
complimenti [SM=x629188] [SM=x629186]
@Ljuba@
00martedì 6 giugno 2006 14:59
[SM=g27819] grazie, Eli...poi magari, ci facciamo un libro [SM=g27828]

Galleria Vittorio Emanuele II.







La Galleria Vittorio Emanuele II di Milano è un passaggio coperto che collega piazza della Scala e piazza Duomo tra loro e con due vie perpendicolari ad esse.Fu costruita dal Mengoni tra il 1865 e iul 1877.
Lo stile con cui è disegnata è eclettico, con grottesche, cariatidi, lunette e lesene, tipico della seconda metà dell'Ottocento milanese. In Galleria hanno sede numerosi negozi di griffe e marchi prestigiosi oltre che famosi caffè e ristoranti, da qualche anno compagni anche di una nota marca di fast food. È considerata, con Via Montenapoleone e Via della Spiga, una delle sedi dello shopping di lusso meneghino.


L'Ottagono centrale è il salotto della città. Sul suo pavimento è realizzato a mosaico il simbolo dei Savoia. Sui lati sono presenti 4 stemmi di città: Torino, Roma, Firenze e Milano. Nella volta, sono raffigurati i continenti di Africa, Asia, Europa e America.



Curiosità

3 - i giri su se stessi che si devono fare sulle cosidette "palle del toro" del mosaico rappresentante lo stemma di Torino ?????
(e perchè??)

4 - i continenti rappresentati in affresco sulle lunette dei quattro archi dell'Ottagono
6 - i mesi impiegati a montare l'ossatura in ferro
14,5 m - la larghezza dei bracci
19 - gli anni passati dal bando di concorso all'inaugurazione dell'arco monumentale su piazza della Scala, l'ultima costruzione
32 m - l'altezza
47 m - l'altezza dell'Ottagono
105 m - la lunghezza del braccio più corto, che collega via Foscolo a via Pellico
176 - i progetti presentati al concorso internazionale
196 m - la lunghezza del braccio più lungo
353 - le tonnellate di ferro utilizzate per l'ossatura della copertura
1.000 - gli operai che mediamente lavoravano quotidianamente al cantiere
700.000 - le giornate totali lavorative
80.000.000.000 - il costo complessivo in lire dalla progettazione alla ristrutturazione dell'opera


[SM=g27822]
@Ljuba@
00martedì 6 giugno 2006 22:28
E arriviamo a Piazza della Scala.





Piazza della Scala è situata alla fine della Galleria Vittorio Emanuele II.
La Piazza sorge in mezzo a due celebri costruzioni della città: da un lato il Teatro alla Scala e dall'altro Palazzo Marino, sede attuale del Comune di Milano.
Al centro della piazza domina il Monumento di Leonardo da Vinci circondato dai suoi maggiori discepoli lombardi .


Il Teatro alla Scala





Eretto nel 1778 dal Piermarini, in forme neoclassiche, prende il nome dall'antica chiesa di S. Maria della Scala, sulla cui area è stato edificato.

E' forse il teatro lirico più famoso del mondo, per la perfezione degli spettacoli ed il prestigio di chi vi si esibisce.
La sala interna è capace di circa 3000 spettatori tra platea, 4 ordini di palchi e due gallerie.

Annesso al teatro è il Museo Teatrale.
E' n museo che ripercorre la storia del Teatro nel tempo, attraverso un’ampia collezione di ritratti, cimeli, busti, documenti, locandine: un omaggio ai grandi personaggi della musica, da Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini ad Arturo Toscanini e Victor de Sabata.


Palazzo Marino.



Situato in Piazza della Scala 2 di fronte al famoso teatro, Palazzo Marino è sede della civica amministrazione dal 9 settembre 1861, quando l’allora sindaco Antonio Beretta vi trasferì la residenza municipale. Il Palazzo, costruito dall’architetto Galeazzo Alessi per il ricco commerciante genovese Tommaso Marino, ospita gli uffici del Sindaco, del Vice Sindaco, della Presidenza del Consiglio, Segreteria Generale e Direzione Generale.



La Sala Alessi è l’attuale salone di rappresentanza del Palazzo. Qui si svolgono le conferenze stampa più importanti direttamente organizzate o promosse dal Comune di Milano, vengono ricevuti Capi di Stato o regnanti e si incontrano i Consiglieri prima della loro entrata nell’aula del Consiglio. Nel 1873 venne qui collocata la salma del Manzoni, alla quale i cittadini resero commosso omaggio; molto più recentemente altrettanto è stato fatto per altri milanesi illustri e per le vittime della bomba di Via Palestro.

[SM=g27822]
@Ljuba@
00mercoledì 7 giugno 2006 09:29
Arriviamo ora a Piazza S. Fedele, che prende il nome dalla Chiesa di San Fedele.





Esempio classico dell'architettura ispirata alla Controriforma, tanto possente e bella da essere definita «superba» da Sthendal, la chiesa di San Fedele fu costruita per i Gesuiti da San Carlo Borromeo, che affidò il progetto al suo architetto preferito, il Pellegrini.

Fedele alle direttive della Chiesa in materia di architettura religiosa, il Pellegrini creò la robusta facciata, in cui un vivo risalto plastico è dato dalle cornici, dalle colonne, dagli elementi decorativi. Il fianco sinistro, invece, a due ordini di colonne con finestre e nicchie, è molto più sobrio, più pacato.
All'interno, l'unica, grandiosa navata, è divisa in due sole campate da archi nascenti dalle colonne addossate alle pareti. Nella chiesa sono conservate buone opere di pittura fra le quali: al primo altare a destra, Sant'Ignazio in Gloria, del Cerano; al secondo altare, con la curiosa collocazione delle colonne sorrette da angeli, Quattro Santi, di Bernardino Campi; al primo altare a sinistra, Deposizione, di Simone Peterzano. I cinquecenteschi confessionali intagliati, molto belli, sono opera dei Taurini, mentre il coro ligneo intarsiato nell'abside, proveniente dalla demolita chiesa di Santa Maria della Scala, è attribuito ad Anselmo del Conte (XVI secolo). La sagrestia, alla quale si accede dopo il secondo altare destro, è definita la più bella di Milano per gli stupendi armadi intagliati.

In piazza San Fedele si trova un monumento ad Alessandro Manzoni.



Via Omenoni e la Casa degli Omenoni


Costruita come propria residenza dallo scultore Leone Leoni tra il 1562 e il 1566, l'edifico è noto soprattutto per gli omenoni, le cariatidi che ne ornano l'elegante facciata, (sono 8 per l'esattezza)
Ricco anche il resto della decorazione che risente dello stile colto del suo autore.
Sotto il cornicione si vede il rilievo della "calunnia sbranata dai leoni".


Via Omenoni sbocca nella piazza Belgioioso, di fronte al neoclassico palazzo Belgioioso, del Piermarini, del 1781.



Costruito dal Piermarini per i principi Antonio e Alberico Barbiano di Belgioioso nel 1772-1781, ha una facciata a 25 aperture con tre portoni sulla commessura leggera del bugnato e con il frontone centrale triangolare. Ha uno scalone monumentale, decorato con classici vasi a calice.
Nella volta semicircolare della "galleria" a colonne è l'affresco neoclassico del tirolese Martin Knoller di gusto germanico.


All'angolo con via Morone, si trova la casa di Alessandro Manzoni, oggi Museo Manzoniano, con documenti e cimeli del grande milanese.




Un'immagine dello studio.


altra sosta, altro caffè... :cafe:





Ahamiah
00mercoledì 7 giugno 2006 09:35
e...per fortuna non sei di Milano!!!!!!!!!!!
ehehehhe SUPERBRAVISSIMAAAAAAAAAAAAAAAA
un abbraccio [SM=x629188]
Ahamiah
00mercoledì 7 giugno 2006 09:37
Una sera di queste ti porto qui

al Gioia 69 (sotto casa mia) ehehhe sai quanti vipsssssssssss
@Ljuba@
00giovedì 22 giugno 2006 15:44
Si eli bella....andiamo in questo locale, così...ci saranno due vipssss in più [SM=g27828]

Dal Museo Manzoniano..ad un altro.

Il Museo Poldi Pezzoli, al numero 12 di via Manzoni (se non l'hanno spostato [SM=g27828] ).


E' una collezione, raccolta appunto da G. G. Poldi Pezzoli, suggestivamente distribuita in 22 sale, comprende pregevoli dipinti e oggetti d'arte varia.
Fra i dipinti, alcuni capolavori del Pollaiolo, di Botticelli, del Mantegna...e chi più ne ha più ne metta.







Si continua poi per via Manzoni, una delle principali e più animati vie di Milano, che conserva ancora un aspetto ottocentesco, con palazzi in stile neoclassico.

Vi si trovano varie banche, compagnie di Assicurazione, e alcuni alberghi ....più che dignitosi.

Nel secondo tratto della via si trova la chiesa di San Francesco da Paola, di cui vediamo due foto degli interni.





Che meraviglia di organo... [SM=g27836]

Via Manzoni è chiusa in fondo dagli Archi di Porta Nuova, ossia i resti dell'antica cerchia medioevale, del 1171.

Non può mancara una passeggiata in via Monte Napoleone, la più aristocratica della città, fiancheggiata da ricchi negozi.



In via Sant'Andrea si trova il Museo di Storia Contemporaneacontenenti numerosi cimeli che documentano il periodo che va dall'inizio della Prima alla fine della seconda guerra mondiale, e al piano superiore, il Museo di Milano, con cimeli, stampe e dipinti vari.



@Ljuba@
00mercoledì 5 luglio 2006 09:49
San Babila
Non lontana dal Duomo stesso - di mezzo c'è soltanto il breve Corso Vittorio Emanuele - Piazza San Babila è stata a lungo nota come punto d'incontro favorito della Milano bene. Un paio di buoni teatri ricordano quei tempi, anche se ora la gente-che-conta non si sogna nemmeno di apparire in un posto così affollato.

Il grosso delle architetture che la definiscono risale agli anni '30 del fascismo. Il vicino Corso Matteotti ricorda un parlamentare socialista assassinato nel 1928: prima si chiamava Corso Littorio, in onore dell'emblema preferito da Mussolini.





Sul luogo della chiesa attuale sembra che ne sia esistita un'altra edificata sopra i resti di un tempio pagano dedicato al Sole; questa chiesa, di cui non rimane traccia, sarebbe stata chiamata «Concilio dei Santi» in quanto vi sarebbero stati sepolti i primi cristiani milanesi.

La chiesa di San Babila è una delle principali chiese romaniche milanesi, delle tre navate, ognuna conclusa da un'abside semicircolare, la centrale è coperta a botte mentre le laterali sono a crociera nervata.

Il tiburio è ottagonale su base rettangolare.

Della chiesa originale non rimane praticamente nulla in quanto ciò che oggi si può vedere è figlio dei pesanti ripristini, o meglio contraffazioni cui furono sottoposte negli ultimi due secoli tutte le chiese medievali della città.

Le due cappelle laterali risalgono al Tardo Rinascimento.

Nella navata destra vi è un'immagine seicentesca della Madonna molto amata dai milanesi..



Ecco una foto di Corso Vittorio Emanuele


Ahamiah
00mercoledì 5 luglio 2006 11:56
bravissima
è bello visitare Milano con te...
chissà... [SM=x629187]
@Ljuba@
00mercoledì 5 luglio 2006 14:47
eh, si eli bella... [SM=g27822]

mai dire mai... [SM=g27817]

io farei finire, (che dici?) il primo itinerario, con la visita di San Carlo al Corso.
Anche perchè, se si intendono visitare anche i musei, mi pare sufficente.

Questa chiesetta, fu eretta su modello del Pantheon romano.

Sorge sull'area dell'antica chiesa di santa Maria de' Servi edificata nel 1317. Nella prima metà del secolo scorso, in occasione del nuovo assetto urbano dato al centro storico di Milano, acquista sempre maggiore rilevanza l'asse di collegamento tra il Duomo e la Porta Orientale, allora denominato Corsia dei Servi, oggi Corso Vittorio Emanuele. L'antica chiesa di santa Maria de'Servi, che sorgeva lateralmente lungo la Corsia, viene allora demolita e su progetto di Carlo Amati, architetto milanese, viene iniziata nel 1839 la costruzione del nuovo tempio dedicato a san Carlo Borromeo. Inaugurata nel 1847, la basilica, in stile neoclassico, si ispira, per i suoi motivi circolari, al Pantheon di Roma, richiamato, oltre che dalla cupola ampia quanto il corpo della Chiesa, anche dalle esedre interne e dalle 36 colonne monolitiche in granito di Baveno, che delimitano la piazza.



Ovviamente, se durante il percorso ho tralasciato qualche monumento, o notizia interessante, oppure avete foto ,particolari, curiosità, appunti di viaggio...ben vengano i vostri interventi [SM=x629188] così, impariamo più cose...e condividiamo il nostro sapere. [SM=x629186]


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