A FAREWELL

Ho osteggiato il mio cuore a suon di sforzi,
di lunari vortici,
sono stato infranto e poi raggiunto,
nel tempo che ratto mi ha congiunto,
a te o forse all’ombra di te.

Povero, umile, impavido uomo
aspra sentenza nell’immagine degli occhi,
persona che non sono
è
l’ombra che ti protegge e ti preserva
dall’estro fanatico del mondo.

Ho immaginato un mondo fatto di
due persone
e ti ammiravo lì al mio fianco,
pronta a coprire gli spazi vuoti,
a regalarmi un sogno.

Tutto muta persino la pietra
ma non il sentimento
che si rifugia nei cunicoli più stretti del cuore,
per non uscire,
per ghermire di quel calore che là fuori non c’è.

Il mio cuore malato a voglia di scappare
con le tue parole, un passato sempre presente,
una stella, un ricordo abbagliante nel mio cielo.
Addio è forse la sola parola giusta
ma lascia un grandissimo amaro in bocca…
Dimenticar non ti posso.
Cosa susciti in me mio piccolo dolce incanto?

sono parole che toccano
in profondità..sensazioni pungenti
ed è vero < non si riesce a dimenticare >

...forse ciò che fa tanto male, è ciò che avrebbe potuto essere, ciò che nel nostro cuore sentivamo possibile e necessario, coronamento d'amore e che non si è realizzato.

No, perchè dimenticare, ogni incontro, ogni sentimento profondo o soffio leggero, dolore o gioia, avvenimenti belli o brutti sono parte di noi !
Il difficile è riuscire a limitarne la forza negativa che li fa rivivere come lacerazione e non parte inscindibile di noi stessi e quindi senza più contrasto.

Riuscire, anche se con grande dolore, ad andare fino nelle viscere del sentimento e scoprire cosa lo rendeva incompatibile tra i due compagni apre la strada al commiato non del ricordo, ma della sofferenza.

Se un'Amore finisce, non può continuare per uno solo; il difficile è che la consapevolezza nasce sempre da uno prima dell'altro, quando l'altro è pure anche molto lontano dal sentirlo.

è difficile spazzare via i ricordi, sono lì che costeggiano il dolore e non ti abbandonano mai...