Cibo sprecato
cani affamati
dilaniano scarpe vecchie
di piedi zavorrati
Voci assemblano buon giorno
ma il tempo è nero
e Giuda disegna cerchi
alle spalle a triangolo
Esche in vetrine
non convincono bracconieri
e lanciano invettive
a esorcisti vestiti da maggiordomi
Riflessi negli specchi
mercatini di difetti
scambi di denti e nasi
compensi geometrici a occhi guerci
Gonne a farfalle
fiori i semafori
impregnati di DDT
eluderli unico nettare
Cornamuse accordate
da spiccioli schiodati
suonano pentagrammi in tasca
e pollici e indici
ruotano a mezzaluna
poi a scatti all’inverso
Vedetta all’angolo
un collo sboccia e rintana
a ghigni e indifferenze
trova pace e riparo
sotto tegola a cappello
Tacchi smisurati
battono capolinea
a cuori evasi da sentenze
rispediti alle costole
Bambini nei tentacoli
piangono all’avvinghio
si placano alla morsa
sperano commozioni
refrattarie ai volti
Spruzzi di prete sugli ombrelli
balli fuori tempo
spallate arbitrate
con occhi a baionette
alveari le mete di sempre
Sotto un pagliaio nero
su un muro di cera
un bocciolo rosso
serra la sigaretta
sputa fumo a due colonne
sussurra…non si batte un chiodo
Eppure non è un carpentiere
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Da: Destini E Presagi
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