Albrecht D?rer è considerato ancor oggi un maestro dell’Arte grafica, con più di cento incisioni su rame e con diverse centinaia di xilografie è stato senza dubbio il più fertile degli artisti grafici europei.
Il talento di D?rer si manifestò anche nella pittura, sue opere sono sparse in tutta Europa dando lustro a questo Artista considerato il maggiore esponente del Rinascimento tedesco.
Sulla fine del Quattrocento, quando in molti centri europei si erano ormai formate nel campo delle arti figurative delle vere e proprie scuole, contraddistinte da una omogeneità di linguaggio nella quale si esprimevano pensiero ed esigenze estetiche analoghe, i paesi germanici restano invece caratterizzati da esperienze individuali, legate ai contenuti del mondo medioevale ed alle correnti gotiche. Una tale assenza di sfondo culturale e stilistico sul quale alimentare la formazione del proprio linguaggio figurativo, sarà avvertita da D?rer come una lacerazione nel corso di tutta la sua vita, e costituirà indubbiamente la molla che lo spingerà a ricercare altrove e soprattutto nel Rinascimento italiano spunti di meditazione e termini di confronto.
Albrecht D?rer (1471–1528) era figlio di un orafo di fama, venuto dall’Ungheria a stabilirsi nella florida città di Norimberga. Da ragazzo mostrò una straordinaria disposizione al disegno, venne messo come apprendista nella più importante bottega di pale d’altare e xilografie di Norimberga. La prima testimonianza del suo talento è l’autoritratto conservato all’Albertina di Vienna, eseguito nel 1484, a soli tredici anni, realizzato davanti allo specchio.
Questo autoritratto, già indica la direzione essenziale della successiva produzione di D?rer; l’attività di ritrattista. Fin dall’inizio del secondo decennio del XVI secolo anche i suoi quadri religiosi presentano in misura sempre crescente un carattere ritrattistico.
Nei suoi continui viaggi soggiornò e lavorò come illustratore a Basilea, per diversi stampatori. Tra i molti lavori nel 1493 illustrò il testo di S. Brant: La nave dei folli. Questa abbondanza di idee per le immagini costituì probabilmente il movente che lo avvicinò alla grafica, nella quale egli poteva esprimere e dare forma alle proprie fantasie. E, dal momento che questa produzione libera da vincoli rappresentò per lui anche un successo finanziario, l’utile finì per unirsi al dilettevole. Una delle sue prime opere importanti fu una serie di xilografie per l’Apocalisse di S. Giovanni. Fu un immediato successo.
A seguito di una epidemia di peste (1494) D?rer lasciò Norimberga per andare in Italia.
Il cammino compiuto verso Venezia si può ripercorrere attraverso gli acquerelli che lo documentano. Fu attratto dalle opere degli artisti che raffiguravano temi mitologici, studiò le opere del Mantegna e fu affascinato dalla pittura veneziana di Gentile e di G. Bellini. Nei pochi mesi trascorsi a Venezia D?rer manifestò attraverso alcuni acquerelli l’enorme progresso artistico acquisito in questo periodo.
Tornato a Norimberga dette ben presto prova di possedere ben più di una semplice conoscenza tecnica della sua difficile arte e di essere dotato di quella profondità di sentimento e di fantasia proprie del grande Artista.
Albrecht D?rer fu dunque un Artista che, nei circa tremila lavori che ci sono pervenuti non solo rivela una molteplicità di interessi, ma dimostra anche di aver saputo impiegare tutte le possibilità tecniche proprie dell’epoca in cui visse.
Keko