Con gli occhi di Ernesto

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erikaluna
00venerdì 15 luglio 2005 09:53
19 giugno 2005 - 10 agosto 2005
Mostra di Ernesto Che Guevara Fotografo


Domenica 19 Giugno – Mercoledì 10 Agosto 2005
VIAREGGIO, PALAZZO DELLE MUSE, PIAZZA MAZZINI


Orario continuato dalle 17.00 alle 00.00

Intero 4 euro; ridotto 2,50 euro; gruppo famiglia (4-6 componenti) 8 euro

Informazioni
CinemaTeatroLux / Techne
lunedì – venerdì, ore 10 – 13 e 15 – 17
tel 050 83 09 43 fax 050 83 10 535
www.cinemateatrolux.it info@cinemateatrolux.it

Curatore ideatore
Joseph Vincent Monzo (Responsabile Dipartimento Fotografia IVAM Valencia)

Curatore esecutivo Italia
Carlos Lamas Aguirregaviria

Istituto titolare
Centro Studi Che Guevara, L’Havana

Organizzatore in Italia
Techne / CinemaTeatroLux, Pisa

Patrocinio in Italia
Comune di Viareggio

Rapporti Istituzionali
Dott.ssa Susanna Caccia



LA MOSTRA ERNESTO CHE GUEVARA FOTOGRAFO


Il giornalista. Il reporter. Il politico. Il diplomatico. Il marito e il padre. L’infaticabile viaggiatore.
Ernesto Che Guevara Fotografo è l’occasione per conoscere i volti meno conosciuti di uno degli uomini simbolo del Novecento: il Che.


Fra scatti e autoscatti, immagini e stampe d’epoca, ristampe e restauri di diapositive d’allora, il visitatore della mostra ripercorre con gli occhi di Che Guevara frammenti della sua vita e dei suoi viaggi.

230 immagini, molte inedite in Italia, per raccontare quattordici anni di vita del grande viaggiatore e di storia del mondo: Argentina, Bolivia, Ecuador, Panama, Costa Rica, Guatemala e Messico, dal 1953 al 1955; Cairo, Damasco, India, Burma, Tailandia, Singapore, Hong Kong, Ceylon, Pakistan, Toledo, Marocco e Giappone, dal 1959; e poi ancora la Sierra Maestra, il Congo, la Tanzania e la Bolivia.

Panorami e persone colti e mostrati attraverso uno sguardo straordinariamente umano e intelligente.
Foto di strade e di città, di siti archeologici e di giochi agonistici, di fabbriche e di volti, di architetture e di campagne, di croci (dei propri compagni caduti) e dei figli. Pochi autoritratti, tra cui la famosissima icona divenuta leggenda.
Inquadrature regolari e prospettive originali, azzardate, estreme. Composizioni astratte e vedute dall’alto.
Dietro il fotografo si svelano la forza e la sensibilità dell’uomo.

La mostra Ernesto Che Guevara Fotografo è il frutto di un intenso lavoro di ricerca, catalogazione e restauro del Centro Studi Ernesto Che Guevara di Cuba.
Il catalogo testimonia la fatica del percorso e la ricchezza del patrimonio recuperato.





IL CHE


Ernesto Guevara Lynch de la Serna nasce il 14 giugno 1928 a Rosario, in Argentina, da Ernesto Guevara Lynch e Celia Guevara de la Serna Yllosa, due intellettuali piuttosto altolocati.

A soli due anni il piccolo Ernesto contrae un’asma cronica e la famiglia è costretta a trasferirsi ad Alta Gracia, dove il clima è più asciutto.
Terminato il liceo, il giovane Ernesto si reca con i parenti a Buenos Aires, dove intraprende gli studi di medicina. Si laurea nel 1953 con una tesi in allergologia.

Dopo un periodo a La Paz, in Bolivia, raggiunge il Guatemala, dove si guadagna da vivere come giornalista free lance e fotografo per alcune riviste di archeologia, e comincia a appassionarsi alla politica.
In quegli anni, da solo e con l’amico Alberto Granado viaggia attraverso tutto il Sud America, in compagnia del diario e dell’immancabile macchina fotografica.

All’età di 27 anni, dopo aver lavorato come fotografo e venditore di libri, Ernesto ottiene un posto come medico presso il General Hospital di Mexico City. Pubblica su riviste scientifiche e nel contempo si dedica agli studi sul marxismo.
È di quel periodo l’incontro con gli esiliati cubani, con Fidel Castro e il “capitano” Alberto Bayo. Iniziano a soprannominarlo "il Che", per l’intercalare tipicamente argentino della sua parlata.
Nello stesso anno, il 1955, si sposa con Hilda Gadea Acosta, da cui poco dopo avrà la prima figlia, Hilda Beatriz.

Dal 1956 al 1958 sono gli anni della guerra rivoluzionaria.
Ernesto Che Guevara partecipa all’invasione di Cuba prima come dottore al servizio dei guerriglieri e poi come ufficiale comandante.
Dopo la caduta del dittatore Batista, alla fine del 1958, il Che viene accolto come Cittadino onorario di Cuba per il suo servizio alla rivoluzione. È nominato Capo dell’Istituto Nazionale per la Riforma Agricola (INRA) e Presidente della Banca Nazionale di Cuba.

Nel 1959 si unisce in seconde nozze con Aleida March de la Fore, che gli darà ben 4 figli: Aleida "Aliusha" (1960), Camilo (1962), Celia (1963) e Ernesto (1965).
Aleida March sarà colei che più spesso accompagnerà il marito nei suoi numerosi viaggi in Europa e in Asia, anche durante le sue funzioni governative. Con la propria presenza ella diverrà la principale testimone della costante “frequentazione” del mezzo fotografico da parte del Che. Dopo la scomparsa del consorte, diventerà la custode dell’ampia documentazione del Centro Studi Ernesto Che Guevara, sorto nell’abitazione della famiglia a l’Havana.

Dal 1961 al 1964 Ernesto Che Guevara è Ministro dell’Industria. Durante questo governo firma un accordo con l’USSR per liberare Cuba dalla dipendenza economica verso gli Stati Uniti e compie molti viaggi in vari paesi del mondo.

Il 14 marzo il Che 1965 rientra all'Avana, accolto dai massimi dirigenti cubani.
È l'ultima volta che compare in pubblico.
Nel periodo della "scomparsa" sarà consulente militare in Congo e in Tanzania.
Rientrato a Cuba, lavora alla preparazione della spedizione boliviana.

Ai primi di novembre del 1966 il Che compare in Bolivia, sotto falso nome e sembianze irriconoscibili. Nel paese è la guerriglia.
Il 26 settembre 1967, nella zona di Valle Grande, il suo drappello cade in un'imboscata.
L'8 ottobre, alla Quebrada del Yuro, il gruppo è accerchiato e il Che, ferito alle gambe, è fatto prigioniero.
Lo trasferiscono nella scuola del villaggio di Higueras, lo interrogato e lo abbandonano per una notte senza cure.
Il 9 ottobre 1967 Ernesto Che Guevara fu ucciso.
Il suo cadavere viene trasportato in elicottero a Valle Grande e sepolto in un luogo segreto.

Sarà lo stesso Fidel Castro, pochi giorni dopo, a dare l’annuncio ufficiale della sua morte.

Qualche anno dopo i resti del Che saranno rimpatriati a Cuba.





IL CENTRO STUDI ERNESTO CHE GUEVARA


Ernesto Che Guevara è una delle figure più leggendarie del XX secolo.
Su di lui sono state scritte migliaia di pagine e le immagini che lo ritraggono sono conosciute in ogni parte del mondo.

In molte di queste non è raro vederlo impugnare una macchina fotografica.
Eppure, prima del lavoro di ricerca di Josep Vicente Monzò per il Dipartimento di Fotografia dell’IVAM Valencia, la figura del Che fotografo non era mai stata approfondita.

Una prima mostra sul tema fu organizzata a Valencia nel 2001.
Per l’occasione, fu realizzato un poderoso catalogo, con oltre 200 immagini, selezionate fra migliaia di negativi recuperati, catalogati e restaurati.

Dopo quell’evento, il Centro Studi Che Guevara (www.cheguevara.cubasi.cu), nato all’interno dell’abitazione che il Che condivideva a l’Havana con la moglie Aleida March de la Fore, ha dato vita a una mostra itinerante che sta cominciando a far conoscere in tutto il mondo un nuovo volto del Che.

"Sono stato fotografo prima che comandante": così Ernesto Che Guevara raccontava la propria passione per la fotografia ad alcuni giornalisti del The New York Times che lo avevano raggiunto negli anni Cinquanta sulla Sierra Maestra per un’intervista.

Oggi la mostra Ernesto Che Guevara Fotografo è l’occasione per conoscere questo aspetto ignorato di uno dei volti più famosi del nostro secolo.
Il suo sguardo rivela un uso sapiente, professionista, della macchina fotografica.
Le fotografie esposte rappresentano al contempo opere artistiche e documenti storici.
Il percorso è un’esperienza unica per penetrare l’anima e la vita del mito.



loshrike
00venerdì 15 luglio 2005 10:02
A questa non posso assolutamente mancare... nel frattempo aggiungo qualche immagine..











Tanto per gradire..

Losh[SM=x629129]

[SM=x629232] [SM=x629232] [SM=x629232] [SM=x629232]

[Modificato da loshrike 15/07/2005 10.03]

ulululante
00venerdì 15 luglio 2005 17:08
Potevano titolarla "Dedicata a Losh"
[SM=x629128]
ciauuu
loshrike
00venerdì 15 luglio 2005 17:12
Re:

Scritto da: ulululante 15/07/2005 17.08
Potevano titolarla "Dedicata a Losh"
[SM=x629128]
ciauuu



Mai parole furono più vere.. sicuramente è un appuntamento a cui non posso mancare.. e con tutti i libri che ho letto ultimamente potrei anche tenere una conferenza.. eheheh




Losh[SM=x629232]

[Modificato da loshrike 15/07/2005 17.15]

erikaluna
00venerdì 15 luglio 2005 19:38
....
allora aspetto a vederla ;)
erikaluna
00mercoledì 20 luglio 2005 18:19
...
insomma organizzate una scampagnata collettiva per venire no? [SM=x629232]
[SM=x629144]
loshrike
00giovedì 21 luglio 2005 17:24
Re: ...

Scritto da: erikaluna 20/07/2005 18.19
insomma organizzate una scampagnata collettiva per venire no? [SM=x629232]
[SM=x629144]



In effetti come idea non sarebbe male.. si potrebbe organizzare un'allegra combriccola... visita alla mostra e poi pizza..
Sono ufficialmente aperte le iscrizioni!!

Losh[SM=x629232]
erikaluna
00giovedì 21 luglio 2005 21:21
....
io son d'accordo[SM=x629142]
chicom
00venerdì 22 luglio 2005 10:20

ehi, organizzate un meeting???

potrebbe essere un'idea [SM=g27824]

ciao ciao
chicom[SM=g27822]
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