Continua tu - uno

Il fumo usciva lento dal camino.
Si perdeva quasi nel grigio del cielo, appena di una tonalità più chiaro...
Lara era fuori, in cortile.
Il corpo avvolto da un pesante scialle, le mani livide di freddo.


PASSO.

Pensava a quando sarebbe arrivata la primavera, con il suo tepore, con la sua voglia di muoversi, pensava all'estate, con il suo calore, con il suo portare a lei l'amore ora lontano.
Il fumo lento continuava a salire nel grigio, portando con lei i suoi sospiri.
Lara guardava lontano, cercava di superare l'orizzonte, ancora vuoto.


passo..

Enrico era sotto una pioggia torrenziale. Aveva indosso il mantello impermeabile e torrenti d'acqua stavano scivolandogli addosso. Ai piedi pesanti stivali di gomma, guanti col risvolto alto per coprire le mani. Stava lentamente portando a termine il suo lavoro, preciso e paziente, nonostante ogni tanto tirasse qualche bestemmia per sottolineare le sua contrarietà ad essere lì in quelle condizioni.

passo

Lara sospirò, scrollò la testa e rientrò in casa.
All'interno c'era ancora la puzza di pesce che aveva cucinato a mezzogiorno.
Andò al lavello sotto la finestrella e cominciò a lavare le stoviglie.
Il vetro presto si ricoprì di vapore e i contorni delle cose fuori si intravedevano indistinte.
Anche in casa c'era comunque freddo.

Un freddo cane... Lara doveva scaldarsi senza perder tempo. Corse nel bagno, s'inginocchiò sul pavimento, annaspò disperatamente dietro la colonna del lavabo. Si rialzò trionfante, stringendo in pugno il collo di una bottiglia di scotch. Si guardò un attimo nello specchio e si sorrise. Poi lentamente svitò il tappo e bevve due lunghe sorsate. Sospirò soddisfatta, mentre il freddo sconfitto abbandonava le sue ossa e tornava nella sua tana.

Ripasso da questo sito e mi accorgo, dopo mesi, di aver definitivamente concluso un paio di topic. Dunque sono un terminator. Da dove passo io, l'erba non cresce più. Après moi le deluge. E via dicendo. Bisognerà che impieghi meglio questo insospettato talento. Statemi bene.