Donatello

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@Ljuba@
00giovedì 6 luglio 2006 15:00
Scusate se inserisco un ulteriore topic, all'interno di questa (per fortuna [SM=g27817] ) numerosa cartella, ma mi piace molto la scultura...e, volevo dedicare uno spazio a questo grande artista..

Donatello nasce a Firenze da Nicolò, di professione cardatore di lana e da Orsa...(bè, Nicolò è carino...Orsa è..come dire, emm insolito [SM=g27825] )

Una cosa è certa, sicura...
Donatello è morto molto ma molto vecchio, se consideriamo la sua epoca. Muore infatti il 13 dicembre del 1466, quindi alla bella età di 80 anni.

Genio lo era, e sicuramente fin dal principio, visto che lo troviamo nel libro paga....del Ghiberti, e scusate se è poco.

Risulta anche un pagamento, nel 1406, per figure in marmo di profeti destinati alla Porta della Mandorla, commissione importante, e...sicuramente segno della stima che godeva il giovine.

La sua prima opera sicura è comunque il David marmoreo.

Questo David, di marmo appunto, risale al 1408-1409, e si trova al Museo Nazionale del Bargello.

Era in realtà destinato a un contrafforte del Duomo, da mettere in parallelo all'Isaia, di Nanni di Banco.
In seguito, (al Duomo non c'è sicuramente mai stato) fu acquistato per Palazzo vecchio.

Possiamo leggervi la raffinatezza del Ghiberti, fondamentale per la sua prima formazione, in questo giovane ben...saldo per terra, sia pur leggermente ancheggiante.

Posto più di una foto...nel caso dovesse scomparirne qualcuna [SM=g27828]





Non so...a voi, ma a me piace molto [SM=g27817]
Keko01
00giovedì 6 luglio 2006 15:34
Ricordiamo anche questo capolavoro......

Tra i due estremi della tradizione, quello dell'accentuata resa veristica, e quello della idealizzazione, Donatello afferma la sua visione nuova di realismo umanistico: non è la trasfigurazione formale che idealizza i dati naturalistici della fisionomia del personaggio, ma l'intensità sintetica con cui l'artista li coglie in una «nobile» espressione. Nessuna esibizione di epica eccezionalità, ma una semplice affermazione di dignità umana nella rappresentazione di un atteggiamento consueto.

Erasmo da Narni detto il Gattamelata fu un famosissimo condottiero e soldato di ventura.
Nacque a Narni, presumibilmente intorno al 1370, e morì a Padova nel 1443.
Capitano di ventura al servizio prima di Firenze, poi del papa e quindi della Repubblica di Venezia, da cui ottenne la carica di capitano generale. Abile stratega militare, difese la "Serenissima" dagli attacchi dei Visconti e riuscì a conquistare Verona.



Il Gattamelata monumento equestrein bronzo adiacente la Basilica di S.Antonio a Padova.





Keko [SM=g27823]












[Modificato da Keko01 06/07/2006 15.35]

loshrike
00venerdì 7 luglio 2006 10:23
Parlando di David, oltre a Donatello, la mia memoria corre a Michelangelo.. non tanto per il David che è senza dubbio un opera d'arte suprema ma per il Mosè.. la storia di questa statua mi ha sempre affascinato..

È da sempre il simbolo della tomba di Giulio II e sicuramente rappresenta il maggiore motivo di attrazione per i visitatori della chiesa di San Pietro in Vincoli. La sua collocazione originaria era al piano superiore del monumento, ma successivamente Michelangelo decise di spostarla nella sua attuale posizione per poterla apprezzare meglio.



Lo sguardo del Mosè ha sempre colpito l'immaginazione dell'osservatore. Definito come “terribile”, è stato interpretato come espressione del carattere di Michelangelo. Il termine “terribilità” è stato coniato appositamente per definire il carattere irascibile, orgoglioso e severo dell'artista.



Secondo una leggenda Michelangelo colpì violentemente questo ginocchio con un martello. Un gesto di rabbia che nasceva dall'esasperazione verso una statua così perfetta ma muta. L'espressione di Michelangelo: “Perché non parli?” si riferisce a questo episodio. In realtà sulla statua si riscontra solo una naturale venatura del marmo e non vi è traccia di fratture intenzionali.



La barba è un elemento fondamentale dell'iconografia del Mosè. Secondo il Vasari, è scolpita con una tale perfezione da sembrare più “opera di pennello che di scalpello”.



Osservando attentamente le tavole della legge, queste risultano rovesciate, come se fossero scivolate dalle braccia del Mosè.

Ho fatto un pò di copi/incolla per chiarire le mie sensazioni che non essendo esperto nel linguaggio dell'arte avrei rischiato di rendere confuse..

Losh [SM=g27811]

Keko01
00venerdì 7 luglio 2006 11:23
Questa del taglia/incolla è una delle più classiche tecniche, ma ti garantisco molto utile anche perchè nella tua breve ma corretta operazione sei riuscito a creare i presupposti per incuriosire e quindi approfondire maggiormente le conoscenze dell'artista e dell'opera che come hai, giustamente, sottolineato è veramente splendida.


Keko [SM=g27811]
loshrike
00venerdì 7 luglio 2006 11:33
Lo sguardo del Mosè mi ha letteralmente impressionato... uno sguardo altero, che sembra sfidare il tempo e la storia.. mi sembra quasi incompresibile che un uomo, Michelangelo, sia riuscito a dare ad un pezzo di marmo lo sguardo di un Dio..

Losh
@Ljuba@
00venerdì 7 luglio 2006 16:27
Hai ragione losh, è stupendo...

Michelangelo è stato un grande architetto, scultore, pittore...boh, definirlo genio mi sembra addirittura riduttivo..

Tornando al nostro Donatello, la commissione per il monumento postato da zio keko, lo portò a quel gioiello artistico che è Padova, è...che è diventata ancor più splendente, anche per merito suo. Fu un trasferimento che fece nascere gli stupendi capolavori che ancor oggi ornano la Basilica del Santo.


Prima del suo soggiorno a Padova, Donatello continuò a lavorare a Firenze, con la cosiddetta "compagnia".
Il suo secondo lavoro certo, è il San Giovanni Evangelista, per la facciata del Duomo fiorentino, che risale al 1409-1411 circa, la cui testa...ricorda più quella di un filosofo greco.

Io posto sempre due foto, per timore...che ne sparisca qualcuna [SM=g27828]





E visto che il nostro caro Losh ci ha parlato del Mosè di Michelangelo, è bello confrontare le due opere...



Ovviamente, sono due stili, due maturità diverse..

Al tardo gotico di Donatello, si sostiuisce la plasticità, il pathos di Michelangelo..

Ma, è pur sempre un capolavoro.. [SM=g27822]

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