Due diverse filosofie di pensiero

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Keko01
00venerdì 16 dicembre 2005 20:34
(…) ogni artista, in quanto creatore, deve esprimere se stesso (personalità); ogni artista, in quanto figlio della sua epoca, deve esprimere la sua epoca (stile come valore interiore, composto dal linguaggio dell’epoca e, finché esisterà la nazione, dal linguaggio della nazione) (…)

Wassily Kandinsky 1912

Successivamente nascono le avanguardie




"Sono convinto che le opere dell'avanguardia d'oggi siano il frutto avvelenato di un degrado spirituale con tutte le conseguenze di una tragica perdita d'amore per la vita."

Pietro Annigoni 1955





Dove si trova la verità? Quale strada è la più giusta…………?


Ke [SM=x629164]
chicom
00sabato 17 dicembre 2005 15:36

mi scusi maestro keko, può ripetere la domanda? [SM=g27819]

ke più semplice se pò, a strada de ke? [SM=g27833]

ciao ciao


ulululante
00sabato 17 dicembre 2005 17:07
Dove si trova la verità?
Dalle situazioni, da come un'artista sfonda il confine per arrivare agli inizi di una nuova fase dell'arte? Da movimenti storici nati casualmente, da tanto e da nulla in fin dei conti.

Ma partiamo da Kandinsky e Annigoni....

Non da subito le opere, o meglio i capolavori di Kandinsky vengono lette in relazione agli artisti ed all'anima della sua patria.
Ed è dagli artisti ambulanti russi che si arriva alla grande pittura russa del 900.

È una profonda "corrispondenza" spirituale il legame che Kandinsky intrattiene con la propria "Madre Russia".
L'artista stesso ribadisce di avere dipinto sempre e solo Mosca, quella visione carica di tensione e armonia, di semplicità e complessità, di frizioni e di serenità:
"a quest'immagine complessiva, esteriore e interiore, di Mosca faccio risalire l'origine dei miei tentativi artistici".

Sperimentazione e ritorno alle origini remote della propria terra, ricerca delle forme primarie con cui esprimere visioni metafisiche ed icone contemporanee, scomposizioni coloristiche e lirismi pittorici con cui dar voce a rinnovate tensioni religiose sono i linguaggi che inaugurano l'arte russa del Novecento.

Siamo nel 1912, quando la frase da te citata viene esternata.

Poi, quasi ai giorni nostri troviamo lo sfondare i canoni, e parliamo "solo" di quelli classici, di Annigoni.

Ma il suo non è un cambio di marcia, è più una contrapposizione del metodo, quasi un voler tornare ad una pittura dei tempi andati forzando una tecnica consolidata nel suo periodo.

Trovare una risposta alla tua domanda non è cosa semplice, nessuno ha mai saputo con assoluta certezza stabilire mai i confini delle forme espressive, nè tantomeno stabilire nel breve periodo cosa si possa davvero definire avanguardia, sia essa quella quasi canonica del 900, sia essa quella che potrebbe essere pronta a mostrarsi in qualsiasi periodo, il nostro compreso.

Personalmente trovo qualsiasi iniziativa di "scrollamento" artistico (che non sfoci in una bolla di sapone) degno di essere classificato "d'avanguardia", e questo per qualsiasi periodo, dalla scuola russa a , che ne so, i caratteri stilistici e contenutistici della pittura bizantina, anch'essi tutto sommato concetto di avanguardia storica.

ciao a tutti
ul







chicom
00lunedì 19 dicembre 2005 13:01

ah, ecco, adesso è tutto più kiaro [SM=g27828]

comunque sono d'accordo col lupastro [SM=x629127]

e tu keko, come rispondi alla tua domanda?
[SM=x629171]

ciao ciao
Keko01
00lunedì 19 dicembre 2005 13:56
Re:

Scritto da: chicom 19/12/2005 13.01

ah, ecco, adesso è tutto più kiaro [SM=g27828]

comunque sono d'accordo col lupastro [SM=x629127]

e tu keko, come rispondi alla tua domanda?
[SM=x629171]

ciao ciao



OVVIAMENTE CON UN'ALTRA DOMANDA... [SM=x629183]

E' un piacere leggere il lupastro, penso di chiedere al Sig.dott.Cav. cane sciolto di rettribuirlo.. [SM=x629182]


Ke [SM=x629164]
Keko01
00lunedì 19 dicembre 2005 14:02
Secondo il tuo punto di vista possiamo pensare che esistano due correnti pittoriche diverse ma parallele nel loro percorso, una lascia la possibilità all’artista di esprimere se stesso scegliendo eventualmente solo le forme che interiormente sente proprie, la seconda segue quei canoni classici del figurativo.
Pertanto l’opera d’arte, qualsiasi sia la tendenza pittorica, si rafforza nel tempo non per ciò che rappresenta ma per la forza mistica del suo contenuto a meno che… che non sfoci in una bolla di sapone….
A questo punto mi chiedo: quando l’opera d’arte si può definire bella o brutta? [SM=g27823]


E’ sempre un piacere… ciao [SM=g27824]

Keko [SM=x629164]
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