Febbre del Texas Hold'em

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chicom
00martedì 13 novembre 2007 19:08
sfida al poker sportivo



Roma apre le porte al più grande torneo di poker sportivo mai disputato in Italia.
Fiches in ceramica, tavoli professionali, ma nessun azzardo. Non ci sono banconote sul tavolo, nessuna atmosfera che ricordi le giocate dello Steve McQueen di Cincinnati Kid perso nella sfida contro Edward G. Robinson, magistralmente raccontata da Norman Jewison a metà anni Sessanta. Le atmosfere fumose da bisca che tanto cinema hanno ispirato, nulla hanno a che vedere col torneo che si terrà nella capitale dal 21 al 25 novembre, presso la sala Excelsa dell'Hotel Pineta Palace.
Protagonista il Texas Hold'em, il poker su modello americano che sta spopolando sulle nostre televisioni. Sky, Mediaset ed Eurosport trasmetto da oltre un anno tornei ripresi in tutto il mondo: due carte per giocatore, cinque nel mezzo e poi una lunga sfida fatta di nervi, bluff e rilanci.
Il torneo che si terrà a Roma è stato organizzato dalla Liegi Nuts, l'associazione presieduta da Luca Antinori, divenuta ormai leader del mercato dei tornei sportivi italiani. Il poker sportivo è il nuovo fenomeno del mondo dei giochi in Italia, al punto da essere stato inserito all'interno degli Skill Games (giochi d'abilità) che fanno parte del decreto attuativo del Ministero delle Finanze del 17 settembre 2007, registrato dalla Corte dei Conti l'11 ottobre 2007. "Si gioca a poker - spiega Antinori - ma in versione sportiva. Il premio finale è la possibilità di partecipare ad alcuni dei tornei più famosi al mondo. In palio mettiamo infatti l'iscrizione ad una delle tappe dell'European Poker Tour (una specie di campionato europeo a di Texas Hold'em diviso in undici appuntamenti, che in Italia vivrà il suo esordio a Sanremo dall'1 al 5 aprile 2008 n. d. r.) o all'Aussie Million, il più famoso torneo del continente australe. Non ci sono premi in denaro".
Saranno 240 i giocatori partecipanti al torneo di Roma, tutti associati alla Liegi Nuts. Il più famoso è Dario Minieri, ormai stella internazionale di questo gioco, divenuto famoso sui tavoli delle World Series di Las Vegas dove la scorsa estate, sciarpa della Roma al collo, immancabili occhiali da sole scuri sul viso, ha tenuto testa ai migliori giocatori del circuito mondiale. A sfidare Minieri, giocatori provenienti da tutta Italia, da Carlo Braccini, 47 anni, di Gubbio, tra i più forti giocatori in circuito, Claudio De Seriis, Andrea Carbone, Jacopo Bartalucci, Gabriele Di Giuseppe, Gianfranco Di Matteo, Flavio Ferrari Zumbini e Massimiliano Lupi di Card Player Italia.
"Questa manifestazione - spiega ancora Antinori - anticipa quella che sarà la struttura dei tornei professionali che si svolgeranno in Italia nei prossimi anni. La struttura e il regolamento che abbiamo elaborato ridurranno la percentuale di fortuna che influisce su una mano. In una normale partita di Texas Hold'em l'abilità del giocatore incide per il 20%, le nostre regole l'hanno portata al 25%". Il torneo si svilupperà lungo 40 livelli di gioco (10 in più ad esempio dell'European Poker Tour) della durata di un'ora ciascuno".

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