Giuseppe Ungaretti

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Ch@rlot
00venerdì 7 aprile 2006 15:47



Solitudine

Ma le mie urla
feriscono
come fulmini
la campana fioca
del cielo

Sprofondano
impaurite



Dannazione

Chiuso fra cose mortali

(Anche il cielo stellato finirà)

Perchè bramo Dio?



Giuseppe Ungaretti



[SM=x629244]
John.Keating
00venerdì 7 aprile 2006 20:46
Charlot Charlot.....

la piccola Joye è sempre nei tuoi monteruscelliani pensieri .....

CMQ

Soldati

si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
ubermensch
00lunedì 10 aprile 2006 10:27
Dolore
Dolore

Tutto ho perduto dell'infanzia
e non potrò mai più
smemorarmi in un grido.

L'infanzia ho sotterrato
nel fondo delle notti
e ora, spada invisibile,
mi separa da tutto.

Di me rammento che esultavo amandoti,
ed eccomi perduto
in infinito nelle notti.

Disperazione che incessante aumenta
la vita non mi è più,
arrestata in fondo alla gola,
che una roccia di gridi
@Ljuba@
00lunedì 10 aprile 2006 11:48
Grande
A me piace questa..



Destino

Volti al travaglio

come una qualsiasi

fibra creata

perhè ci lamentiamo noi?


Anch'io adoro i gatti! Scambiamoci le ricette.
Ahamiah
00sabato 20 maggio 2006 22:36
"I Giorni e le Notti
suonano
in questi miei nervi d'arpa

Vivo
di questa gioia malata
d'universo
e soffro
per non saperla accendere
nelle mie parole"
(Poesie Disperse)
riana.F
00giovedì 1 giugno 2006 13:00
chi la sa...?
...
Ho in mente una bellissima poesia di Ungaretti che fa così.

.."...passa la rondine e anch'io, mi dico, un giorno passerò
se da quest'inferno arrivo..."
forse non è proprio fedele all'originale...se qualcuno la trova, la può pubblicare?
@Ljuba@
00giovedì 1 giugno 2006 13:13
Giorno per giorno
Ciao riana, benvenuta [SM=x629188]

Si tratta di Giorno per Giorno, scritta in occasione della morte del figlio, una serie di frammenti lirici ispirati dal dolore più grande che un essere umano possa provare.. [SM=g27813] Furono composti nell'arco di 6 anni, tra il 1940 e il 1946.


GIORNO PER GIORNO

"Nessuno, mamma, ha mai sofferto tanto..."
E il volto già scomparso
Ma gli occhi ancora vivi
Dal guanciale volgeva alla finestra,
E riempivano passeri la stanza
Verso le briciole dal babbo sparse
Per distrarre il suo bibmo...

2.

Or apotrò baciare solo in sogno
Le fiduciose mani...
E discorro, lavoro,
Sono appena mutato, temo, fumo...
Come si può ch'io regga a tanta notte?...

3.

Mi porteranno gli anni
Chissà quali altri orrori,
Ma ti sentivo accanto,
M'avresti consolato...

4.

Mai, non saprete mai come m'illumina
L'ombra che mi si pone a lato, timida,
Quando non spero più...

7.

In cielo cerco il tuo felice volto,
Ed i miei occhi in me null'altro vedano
Quando anch'essi vorrà chiudere Iddio...

8.

E t'amo, t'amo, ed è continuo schianto!...

10.

Sono tornato ai colli, ai pini amati
E del ritmo dell'aria il patrio accento
Che non riudrò con te,
Mi spezza ad ogni soffio..
.
11.

Passa la rondine e con essa estate,
E anch'io, mi dico, passerò...
Ma resti dell'amore che mi strazia
Non solo segno un breve appannamento
Se dall'inferno arrivo a qualche quiete...

12.

Sotto la scure il disilluso ramo
Cadendo si lamenta appena, meno
Che non la foglia al tocco della brezza...
E fu la furia che abbattè la tenera
Forma e la premurosa
Carità d'una voce mi consuma...

13.

Non più furori reca a me l'estate,
Nè primavera i suoi presentimenti;
Puoi declinare, autunno,
Con le tue stolte glorie:
Per uno spoglio desiderio, inverno
Distende la stagione più clemente!...

15.

Rievocherò senza rimorso sempre
Un'incantevole agonia di sensi?
Ascolta, cieco: "Un'anima è partita
Dal comune castigo ancora illesa..."

Mi abbatterà meno di non più udire
I gridi vivi della sua purezza
Che di sentire quasi estinto in me
Il fremito pauroso della colpa?

17.

Fa dolce e forse qui vicino passi
Dicendo: "Questo sole e tanto spazio
ti calmino. Nel puro vento udire
Puoi il tempo camminare e la mia voce.
Ho in me raccolto a poco a poco e chiuso
Lo slancio muto della tua speranza.
Sono per te l'aurora e intatto giorno"



[SM=g27822] Mi ero dimenticata di quest'opera...grazie [SM=g27811]
riana.F
00giovedì 1 giugno 2006 15:07
Re: Giorno per giorno

Scritto da: @Ljuba@ 01/06/2006 13.13
Ciao riana, benvenuta [SM=x629188]

Si tratta di Giorno per Giorno, scritta in occasione della morte del figlio, una serie di frammenti lirici ispirati dal dolore più grande che un essere umano possa provare.. [SM=g27813] Furono composti nell'arco di 6 anni, tra il 1940 e il 1946.


GIORNO PER GIORNO

"Nessuno, mamma, ha mai sofferto tanto..."
E il volto già scomparso
Ma gli occhi ancora vivi
Dal guanciale volgeva alla finestra,
E riempivano passeri la stanza
Verso le briciole dal babbo sparse
Per distrarre il suo bibmo...

2.

Or apotrò baciare solo in sogno
Le fiduciose mani...
E discorro, lavoro,
Sono appena mutato, temo, fumo...
Come si può ch'io regga a tanta notte?...

3.

Mi porteranno gli anni
Chissà quali altri orrori,
Ma ti sentivo accanto,
M'avresti consolato...

4.

Mai, non saprete mai come m'illumina
L'ombra che mi si pone a lato, timida,
Quando non spero più...

7.

In cielo cerco il tuo felice volto,
Ed i miei occhi in me null'altro vedano
Quando anch'essi vorrà chiudere Iddio...

8.

E t'amo, t'amo, ed è continuo schianto!...

10.

Sono tornato ai colli, ai pini amati
E del ritmo dell'aria il patrio accento
Che non riudrò con te,
Mi spezza ad ogni soffio..
.
11.

Passa la rondine e con essa estate,
E anch'io, mi dico, passerò...
Ma resti dell'amore che mi strazia
Non solo segno un breve appannamento
Se dall'inferno arrivo a qualche quiete...

12.

Sotto la scure il disilluso ramo
Cadendo si lamenta appena, meno
Che non la foglia al tocco della brezza...
E fu la furia che abbattè la tenera
Forma e la premurosa
Carità d'una voce mi consuma...

13.

Non più furori reca a me l'estate,
Nè primavera i suoi presentimenti;
Puoi declinare, autunno,
Con le tue stolte glorie:
Per uno spoglio desiderio, inverno
Distende la stagione più clemente!...

15.

Rievocherò senza rimorso sempre
Un'incantevole agonia di sensi?
Ascolta, cieco: "Un'anima è partita
Dal comune castigo ancora illesa..."

Mi abbatterà meno di non più udire
I gridi vivi della sua purezza
Che di sentire quasi estinto in me
Il fremito pauroso della colpa?

17.

Fa dolce e forse qui vicino passi
Dicendo: "Questo sole e tanto spazio
ti calmino. Nel puro vento udire
Puoi il tempo camminare e la mia voce.
Ho in me raccolto a poco a poco e chiuso
Lo slancio muto della tua speranza.
Sono per te l'aurora e intatto giorno"



[SM=g27822] Mi ero dimenticata di quest'opera...grazie [SM=g27811]




[SM=x629142] grazie, sei stata molto gentile!
Doriana


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