Gli dei...questi zozzoni

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@Ljuba@
00mercoledì 7 giugno 2006 10:02
Arte e eros, eros e arte, un connubio, uno stimolo continuo...più per l'arte, in verità.
L'amore, il sesso, tutto ciò che ruota intorno a questo magico pianeta,hanno influenzato, stimolato, ispirato l'arte, sin dagli albori del mondo..

E siccome, gli dei del Pantheon greco-romano, erano ben lontani dall'essere un modello di emm..morale e retto agire [SM=g27828] tanto da essere quasi considerati un modello...negativo, direi di fare una passeggiata tra questi stupratori, seduttori, ammaliatori, così, tanto per divertirci...


Nella pittura pompeiana, si trovano ad esempio dei riferimenti mitologici, sia pur...abbastanza casti. [SM=g27822]

Nella casa dei Dioscuri, possiamo ammirare questo affresco, raffigurante Perseo ed Andromeda.



Sembra una coppia...qualunque, ma la testa mozza della Medusa, ci ricorda l'uccisione del mostro..(che romantico, con una mano regge la testa, con l'altra aiuta la fanciulla, possiamo dire...un antenato dell'erotismo "nero"?

In breve, ricordiamo il mito di Perseo e Andromeda.

Perseo era figlio di Zeus...e Danae, il cui padre, avendo ricevuto come oracolo, la morte per mano del nipote, rinchiuse la figlia in una stanza sotterranea.
Ma Zeus, che era un...donnaiolo, la penetrò sotto forma di pioggia [SM=g27828] Il re, disperato, gettò figlio e madre in mare. Arrivati nell'isola di Serifo, il re Polidette, si innamora di Danae, e per liberarsi del figlio di costei..lo spedisce ad uccidere la Gorgone, che pietrificava chiunque la guardasse, ordinandogli di portargliene il capo. [SM=g27825]
Compiuta l'impresa, giunge alla terra degli Etiopi dove libera Andromeda, che gli viene concessa in sposa.

Costei pure, era stata sfortunata..

Andromeda era la figlia della regina Cassiopea e del re Cefeo.

Un giorno Era, la dea moglie di Zeus, offesa dalla vanità di Cassiopea, diede ordine di incatenare Andromeda ad uno scoglio affinché venisse divorata dal mostro marino Ceto ( Balena )

Andromeda incatenata allo scoglio

Ma in suo soccorso arrivò Perseo..........


Altro affresco pompeiano, la raffigurazione di Polifemo e Galatea..



Oh, da non credere, il gigante, pur con un occhio solo, vede bene dove poggiare le mani.. [SM=g27828]
Vabbè, cerchiamo di capirlo, fu travolto dalla passione per questa divinità marina..
Galatea era innamorata del giovane pastore Aci Questi, quando un giorno scoprì i due amanti, infuriato, scagliò una grande pietra contro di loro. Aci fu colpito a morte; Galatea tentò in ogni modo di riportarlo in vita ma riuscì solo a far sì che dal suo sangue nascesse un fiume.


Ma qui, a quanto pare...se la intendono [SM=g27822]


@Ljuba@
00lunedì 12 giugno 2006 16:44
Giove, era il re degli dei...e faceva quello che voleva. [SM=g27828]

Questa è la premessa indispensabile..

[SM=x629126]

A volte non guardava se era maschio o femmina, l'oggetto del desiderio..

In genere si innamorava, si trasformava, violentava...o seduceva, gravidanza...e fuga...

Uno dei miti più rappresentati, è sicuramente Leda e il cigno.

Per conquistare addirittura la moglie del re di Sparta, si trasforma in cigno....
Dalla relazione nascono quattro uova, da cui escono..Castore e Polluce, Elena e Clitennestra.



Questa che vedete si trova ai musei capitolini.

E quest'altra...è opera del grande Botero, a Venezia nel 2003...(in piazza San Marco, deve essere stata una mostra...stupenda)




@Ljuba@
00sabato 24 giugno 2006 17:13
Altre...Leda e altri cigni
Il mito di Leda e il cigno ha ispirato molti artisti, anche moderni.

A me piace molto questo, di Walter Girotto.



Molto, come dire....sensuale? [SM=g27822]

Ma addirittura il grande fotografo Helmut Newton si è scomodato per questa insolita coppia.

Guardate che meraviglia..




Questo è un quadro di Francois Boucher, artista del Settecento.



Anche qui troviamo una Leda...compiacente. [SM=g27828]

Ed ecco la...strana coppia, dipinta dal Tintoretto.



Una Leda...Androgina, sicuramente [SM=g27822]

Eccone un altra, di Alessandro Varotari detto il Padovanino


Qui l'impronta è decisamente più...classica.

Poteva mancare Leonardo, il quale ha dipinto perfino...la prole? [SM=g27828]



Ed infine, a meno che non ne troviate anche voi delle altre...un tocco di originalità..

Guardate questa stupenda scultura di sabbia, presentata al festival di Jesolo.



Belle, vero?

Ma....le malefatte degli dei non sono mica finite [SM=g27828]

[SM=g27836]
Ljuba
loshrike
00venerdì 30 giugno 2006 12:24
Almeno loro non erano assillati dall'ondata di puritanesimo che nei secoli ha travolto l'umanità.. si pensi che durante il regno della regina Vittoria anche le gambe dei tavoli dovevano essere completamente coperte per non dare scandalo..
Oggi comunque le cose sono cambiate anche se il moralismo becero e inconcludente è sempre dietro l'angolo.
Questo per dire solamente.. bene hanno fatto gli Dei a divertirsi quando potevano..

Losh [SM=x629171]
@Ljuba@
00martedì 4 luglio 2006 19:37
Pienamente d'accordo, losh [SM=g27822]

Tornando alle irrequiete divinità, Giove non disdegnava neanche i giovinetti.

Famoso è il mito di Ganimede.
Ganimede, il minore dei figli del re di Troia, era comunemente indicato come "il più bello di tutti i mortali".
Proprio per la sua eccezionale bellezza Ganimede suscitò l'amore di Giove e, mentre si trovava a caccia con un gruppo di amici ("i suoi") nei boschi della Troade, venne rapito e trasportato nell'Olimpo dove, eternamente giovane e bellissimo, fu nominato coppiere degli dei.


Questo che vediamo, Ganimede e l'aquila,si trova in Vaticano, Musei Vaticani, Galleria dei Candelabri, ed è databile al II secolo d. C. (?), anche se non in maniera certa.

A partire dal IV sec. a. C. cominciò a diffondersi una variante del mito di Ganimede. A rapire il giovane pastore non sarebbe più stato Giove con sembianze umane, ma o Giove trasformatosi in un’aquila o un’aquila celeste da lui inviata. La variante letteraria non poteva non causare delle modificazioni nell’iconografia del ratto di Ganimede.

Ben più famoso è il Ganimede del Cellini, al museo del Bargello.



Eccone un'altra versione, sempre del Cellini, più ....movimentata, e quindi emozionante, a mio avviso.


Quest'altra si trova a Venezia, copia romana di originale greco, Museo archeologico.


Questo affresco, invece, lo troviamo a Roma, nel soffitto di
Villa Farnesina, a Roma, ad opera di Baldassarre Peruzzi, artista del Rinascimento.


Quest'altro, lo troviamo a Firenze.
Il ratto di Ganimede del Gabbiani, 1700 olio su tela - Galleria degli Uffizi .

Anche il grande Rembrandt ha raffigurato questo mito...omosessuale [SM=g27828]

(1635). (Gemäldegalerie, Dresda). Lo trovo inquietante, però... [SM=g27813]

Sensualissimo quello di Rubens...



(1636/1638). (Museo del Prado, Madrid).

Effeminato, androgino, il Ganimede di Christian Wilhelm Allers (1857-1915.


Che dire...è un tema che ha colpito molto gli artisti...

[SM=g27822]

sole281
00martedì 4 luglio 2006 20:47
Io mi chiedo:il cigno che significato ha?

Avrà pur un significato se è così"usato"?

Okei sono ignorante in merito....ammetto e chiedo venia...ma esiste una spiegazione al cigno? [SM=g27833]
@Ljuba@
00martedì 4 luglio 2006 21:01
Il motivo del perchè proprio il cigno non lo so...

Posso indovinare..

Nel senso che già una volta Zeus si era trasformato in cigno, per inseguire la bella Nemesi.
Nemesi è una figura della mitologia greca, era figlia della Notte e dell'Erebo.

Era divinità ed astrazione allo stesso tempo. Personificava la vendetta degli dei e la punizione per ogni cattiva azione.
Veniva onorata nel santuario di Ramnunte nell'Attica.

Zeus era innamorato di lei, ma Nemesi rifiutava i suoi favori. Per sfuggirgli si trasformò in una oca selvatica. A sua volta, Zeus si trasformò in un cigno e la raggiunse a Ramnunte. Lì Nemesi depose un uovo, che abbandonò subito.
Un pastore lo scoprì e lo portò a Leda regina di Sparta. La donna lo tenne al caldo (altre versioni indicano che lo mise in un cofanetto) e da quell'uovo nacque la bella Elena.
Che dire dunque?
Sarà perchè è simbolo di eleganza, di grazia...di bellezza (che però trae in inganno)?

A chi ne sa più di me, la risposta [SM=g27822] [SM=x629188]



Keko01
00martedì 4 luglio 2006 21:22
Io ho sempre sentito che in queste rappresentazioni il cigno è usato come simbolo, il collo ricorda l’organo riproduttivo dell’uomo....!!!

Ma sicuramente il Lupastro sarà più preciso.....



Keko [SM=g27833]

sole281
00martedì 4 luglio 2006 21:29
Ah ecco eheheheeheh
@Ljuba@
00mercoledì 12 luglio 2006 14:21
Il mito di Atteone
Aquile, cigni...insomma, sempre volatili sono, difficili da acchiappare [SM=g27828] (come gli uomini forse? [SM=g27818] )

A volte, a far macelli erano...le dee.
Ma andiamo con ordine.

Chi era Atteone? E che c'entrano le dee?

Atteone, secondo la tradizione mitologica, educato dal centauro Chirone, divenne un abile cacciatore. Egli, però, subì una terribile punizione da parte della dea Artemide, indignata con lui o perchè, secondo alcune fonti, Atteone avrebbe peccato di superbia vantandosi di essere un cacciatore più abile della dea stessa (Artemide era la dea della caccia) , o perchè, secondo altre fonti, egli avrebbe guardato la dea nuda mentre faceva il bagno nella fonte Parteia. [SM=g27818]

Anche sulla punizione subita da Atteone, la tradizione mitologica ci ha lasciato due versioni. Secondo la prima, Atteone venne mutato dalla dea in un cervo e quindi fu sbranato dai suoi cani. Nella seconda versione, invece, Atteone non venne trasformato in un cervo, ma venne ugualmente sbranato dai suoi cani perchè la dea gli gettò addosso una pelle di animale, aizzanddo così i cani contro di lui. [SM=g27813]

Un pò di...iconografia

Ecco le sfacciate [SM=g27828] in un dipinto di BARTHOLOMAUS
SPRANGER artista fiammingo (1546-1611)

Diana e Atteone.



Lucas Cranach il vecchio, Diana e Atteone, dopo il 1450

Questo invece è di Tiziano.


Del Parmigianino, affreschi con il mito di Diana e Atteone (1523 c.),
Fontanellato, Rocca Sanvitale


Decisamente sensuale questo di Joseph Heintz il Vecchio (1564-1609)esposto al Kunstorisches Museum





Mentre invece naturalistico questo di Giuseppe Bernardino Bison
Diana e Atteone, 1792 ca.



Ce ne sarebbe uno di Rembrandt, ma non sono riuscita a trovarlo...vabbè, non si tratta magari di eros allo stato puro, però sempre di malefatte divine si tratta [SM=g27828]

Vatti a fidare delle donne quando si fanno il bagno [SM=x629130]
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