Guido Cavalcanti

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|Aredhel|
00lunedì 22 maggio 2006 00:05
Chi è questa che vien,ch'ogn'om la mira
che fa tremar di chiaritate l' are
e mena seco Amor,si che parlare
null'omo pote, ma ciascun sospira?

O Deo, che sembra quando li occhi gira,
dic'al Amor, ch'i'nol savria contare:
cotanto d'umilta donna mi pare,
ch'ogn'altra ver'di lei i' la chiam'iran.

Non si poria contar la sua piagenza,
ch'a le's'inchin' ogni gentil vertute,
e la beltate per sua dea la mostra.

Non fu si alta gia la mente nostra
e non si pose 'n noi tanta salute,
che propriamente n'avian conoscenza
@Ljuba@
00lunedì 22 maggio 2006 13:37
Guido Cavalcanti (Firenze ca 1255 - 29 agosto 1300) è stato uno dei massimi poeti italiani del Duecento.

Appartenne ad una nobile famiglia guelfa di parte bianca. È ricordato - oltre che per i suoi componimenti - per essere stato citato da Dante (del quale fu amico assieme a Lapo Gianni) nel celebre nono sonetto delle Rime "Guido, i'vorrei che tu, Lapo ed io". Dante lo ricorda anche nella Divina Commedia (Inferno, X; Purgatorio, XI) e nel De vulgari eloquentia, mentre Boccaccio lo cita nel Commento alla Divina Commedia e in una novella del Decameron.

Mi ero dimenticata...perfino che esistesse..

Thanks. [SM=g27822]
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