Guillaume Appolinaire

IL PONT MIRABEAU

Sotto ponte Mirabeau la Senna va
E i nostri amori potrò mai scordarlo
C'era sempre la gioia dopo gli affanni

VENGA LA NOTTE SUONI L'ORA
I GIORNI VANNO IO RESTO

Le mani nelle mani restiamo faccia a faccia
E sotto il ponte delle nostre braccia
Stanca sugli eterni sguardi l'onda passa

VENGA LA NOTTE SUONI L'ORA
I GIORNI VANNO IO RESTO

L'amore va come quell'acqua fugge
l'amore va come la vita è lenta
E come la speranza è violenta

VENGA LA NOTTE SUONI L'ORA
I GIORNI VANNO IO RESTO

Passano i giorni e poi le settimane
Ma non tornano amori nè passato
Sotto pont Mirabeau la Senna va

VENGA LA NOTTE SUONI L'ORA
I GIORNI VANNO IO RESTO

L'addio

Ho colto questo filo di brughiera
Ricordati che l'autunno è morto
Non ci vedremo più sulla terra
Odore del tempo filo di brughiera
Ricorda ancora che io ti aspetto.

Scusate se rompo il momento toccante però questa non si vede tutti i giorni:

TRE Stronzi alla stessa ora nello stesso forum scrivono nello stesso topic........


è veramente incredibile......

«Gli artisti sono soprattutto uomini che voglioni diventare inumani.»

«La geometria è per le arti plastiche quello che è la grammatica per l'arte dello scrittore.»

questa è stupenda:

«Le malattie sono le vacanze dei poveri.»


sono tutti suoi aforismi

Verso sud

Zenit
Tutti quei rimpianti
Quei giardini sconfinati
Dove modula il rospo un tenero grido d'azzurro
La cerva del silenzio sperduto rapida passa
Un usignolo straziato dall'amore canta sul
Tuo corpo giardino di rose che ho colto
I nostri cuori pendono uniti dallo stesso melograno
E i fiori di granato nei nostri sguardi schiusi
Cadendo poco a poco hanno coperto il sentiero.

Il figlio era praticamente uguale alla madre ma senza baffi
Ljuba

Ho capito bene poesia del figlio di Apollinaire? Se si mi parleresti un pò di lui? Siccome ho letto poco della vita di Guillaume non sono a conoscenza di tu ciò
Grazie

[Modificato da ubermensch 12/04/2006 1.51]

Non so, se ce n'è un altro famoso...

Io conosco Guillaume...


Pseudonimo di Wilhelm Apollinaire de Kostrowitsky, Guillaume Apollinaire nasce a Roma il 26 agosto 1880. Figlio naturale di un ufficiale italiano e di una polacca si trasferisce in Francia ancora adolescente stabilendosi a Parigi, dove dal 1908 grazie al legame con Marie Laurencin si mette in contatto con gli ambienti artistici d'avanguardia e con personalità quali Maurice de Vlaminck, André Derain, Pablo Picasso, Georges Braque, Henri Matisse. L'interesse per il moderno lo porta a sostenere anche il futurismo di Filippo Tommaso Marinetti e la pittura metafisica di Giorgio De Chirico.

Del 1910 sono i sedici racconti fantastici intitolati "L'eresiarca & C.", mentre nel 1911 pubblica le poesie di "Bestiario o corteggio di Orfe" e nel 1913 il fondamentale "Alcools", raccolta delle migliori poesie composte fra il 1898 e il 1912, che costituisce uno dei testi di poesia più importanti del secolo scorso. Quest'opera rinnova profondamente la letteratura francese ed è oggi considerata il capolavoro di Apollinaire insieme con lo splendido "Calligrammi" (1918).

Fra le altre opere in prosa si ricordano "Il poeta assassinato" (1916), raccolta di novelle e racconti tra il mitico e l'autobiografico, ispirati alle esperienze sul fronte della prima guerra mondiale, e il dramma "Le mammelle di Tiresia" (scritto nel 1903 e pubblicato nel 1918), nell'introduzione del quale per la prima volta compare la definizione di un'opera surrealista.
Muore a Parigi il 9 novembre 1918.



Ciao
Ljuba
E' inutile piangere sul latte macchiato.

Grazie per le informazioni.

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Scusa

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Scusa?

Ma scherzi??????

E di che? E che ci stiamo a fare su un forum del genere, allora, se non amiamo condividere ciò che sappiamo e ciò che non sappiamo?



Una volta era una brava estetista, ma ormai ha perso lo smalto.

é bello condivere tutto soprattutto quando si hanno interessi comuni come legger una bella poesia di Apollinaire.

Un abbraccio sincero con questa poesia
e il piccolo regalo che porgo
a un bel gesto...

CLOTILDE

L'anemone e l'aquilegia
sono cresciuti nel giardino
dove dorme la malinconia
tra l'amore e lo sedgno

Ci vengono anche le nostre ombre
che la notte dissiperà
il sole che le rende scure
con esse sparirà

Le divinità delle acque vive
lasciano colare i loro capelli
passa bisogna che tu insegua
la bella ombra che tu vuoi

[Modificato da ubermensch 17/04/2006 2.14]

ubermensch

ti chiedo scusa...

solo ora ho visto che avevi aperto prima tu una cartella sul grande Apollinaire...

Emm.....sarà la menopausa che avanza??

Scusatemi, vi prego.......e, bè, magari riunite in QUESTA cartella quello che abbiamo scritto nel doppione.

Scusatemi di nuovo

Sono RIMBAMBITA...


Mi perdoni, vero ubermensch?

Ljuba


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