Gustave Caillebotte (Parigi, 1848 - Genevilliers, 1894)
Erede di un notevole patrimonio, decise di dedicarsi alla pittura, avendo come maestro Bonnat. Gli fu congeniale un realismo sobrio: realizzò così dipinti con sguardi moderni e disincantati su strade parigine, interni di locali, episodi di vita operaia ma anche scorci di città, còlti rapidamente da dietro una finestra. Tramite Monet fu invitato nel 1874 a far parte del gruppo degli impressionisti e con loro espose a cinque mostre collettive, dal 1876 al 1882. Soprattutto negli anni ottanta ne assimilò appieno la tecnica, esaltando nei dipinti un'altra sua passione: la vela.
Accanto all'attività di pittore fu sempre impegnato a promuovere il lavoro degli amici, allestendo loro mostre e acquistando un gran numero di opere, donate infine, con un celebre lascito, allo Stato francese.
Tetti innevati 1878 circa olio su cartone cm 59x72
Questo veloce e suggestivo colpo d'occhio sui tetti parigini, quasi improvvisato anche nella scelta del cartone come supporto, dovrebbe risalire al 1878: Caillebotte infatti presentò due soggetti analoghi alla mostra degli impressionisti del 1879.
Notevole è l'intuizione di lasciar affiorare il color ocra del supporto sotto le pennellate dense di bianco, così come i mattoni e le tegole affiorano sotto la neve; ne risulta una straordinaria efficacia materica della superficie, unita a una grande consapevolezza della geometria dei volumi, tale da preludere persino ad alcune soluzioni di Cézanne.
keko