Su sedia zoppa d'ansie
a un bar con insegna cariata
circondato da aperitivi
che non rispondevano ai pensieri
pigri a stuzzicare segnali di campane
impregnate di vapori,
annoiato il poeta
catturava il silenzio
intento a bonificare esistenze
Tremante la mano
scriveva nella memoria
inceppata sui soliti rimorsi
ma stavolta lui li fece viaggiare
verso terre dove lo stupore
culla le infanzie
Coperchio alla botola dell'anima
il cappello asservito a tre dita
intuì l'estasi
e le falde si fecero balcone ai versi
portico al viso che addormentò il grugno
S'accese il sigaro
e una catenella di fumo
a cerchio cornice a un volto
tatuato sul suo cuore
e per la prima volta
perdonato dal dolore
affacciatosi agli occhi
Aveva liberato un prezioso ricordo
chiuso in cassaforte
e se lasciava l'anima aperta
sarebbe tornato a deliziare
la poesia
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Da:Sorrisi Pignorati
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