Il genio di Monet?

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ulululante
00giovedì 17 maggio 2007 10:56
Letto, mi ha incuriosito, lo riporto qui.
Ciao art, non sono fuggito [SM=g27824]

Il genio di Monet? Dovuto a guai alla vista

Il grande artista, uno dei padri dell'impressionismo,«dipingeva così perché vedeva tutto sfuocato: soffriva di cataratta agli occhi»

LONDRA – Il successo di Claude Monet, uno dei padri fondatori dell’impressionismo, considerato uno dei più grandi pittori del 19esimo secolo, potrebbe essere dovuto ai suoi problemi di vista. La straordinaria ipotesi è stata avanzata da un gruppo di scienziati dell’università americana di Stanford, che hanno cercato di spiegare il mistero del suo genio, scoprendo che l’artista, nato a Parigi nel 1840, soffriva di cataratta in ambedue gli occhi.

Nelle sue meravigliose tele, caratterizzate da giochi di luci e ombre, da riflessi di luce sull’acqua e da effetti quasi sfocati, Monet aveva sempre dichiarato che si lasciava guidare dalla natura stessa, abbandonandosi al suo istinto e rappresentando il soggetto nella sua totale immediatezza. Ma, secondo gli scienziati, Monet non faceva altro che dipingere esattamente quello che vedeva. La cataratta, definita come una progressiva e costante opacizzazione del cristallino umano, ha infatti effetti molto deleteri sulla vista, che comprendono una riduzione della capacità visiva, una sua fluttuazione, un facile abbagliamento e un peggioramento della visione controluce.

Da anni si sapeva che Monet aveva sofferto un forte deterioramento della vista, ma non si sapeva fino a che punto questo avesse potuto influire sulla sua arte. Una simulazione computerizzata dei suoi occhi malati, effettuata da un équipe di oftalmologi all’Università americana ha finalmente rivelato gli effetti di questa complicazione sul maestro francese. Il professor Michael Marmor, a capo del team di studiosi, ha dichiarato: «Nei primi anni del 20esimo secolo, Monet si lamenta in modo esplicito delle difficoltà causate dai suoi problemi di vista. Nelle lettere agli amici, racconta di come i colori gli sembrino più spenti, di come sia ridotto a mettere le etichette sui colori che usa per dipingere, altrimenti non li riconosce».
Marmor spiega che la cataratta avrebbe immediatamente reso più spessa la lente degli occhi del pittore, facendogli apparire tutto più giallognolo. «I colori sarebbero apparsi sfocati e ridotti in intensità», ha spiegato Marmor che poi ha dimostrato come sarebbe apparso, agli occhi di Monet, il suo famoso giardino a Giverny, sfocando una foto presa del luogo.

Monet, che dipinse quadri famosissimi come La Colazione sull’Erba, Regata ad Argenteuil, la Cattedrale di Rouen e le Ninfee, si fece operare agli occhi appena 3 anni prima di morire di tumore ai polmoni, ma poi si lamentò che «tutto era diventato più blu». Un suo biografo ha però ricordato che, anche dopo l’operazione, il suo stile non cambiò, indicando che Monet dipingeva così per suo volere, e non per guai alla vista.

dal WEB

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