Il magico museo di Topolinia

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ulululante
00venerdì 22 luglio 2005 10:32
Il quadro più famoso del Museo di Topolinia è una Monna Lisa con la faccia di Pippo.

La maschera funeraria egizia più ammirata è quella d’oro del faraone Duckankhamon. La statuetta più bella è il viso della moglie del faraone Paperofi IV e proviene da Paperopoli. Orazio e Clarabella, invece, troneggiano in cornice accanto ad un’imitazione della scena fatta da Van Eyck, con i coniugi Arnolfini al posto degli altri due. La galleria di cui stiamo parlando è, l’avete capito, tutta speciale. Grandi opere d’arte dall’antichità ai giorni nostri liberamente interpretate, rivedute e corrette da bravi disegnatori che hanno scelto come protagonisti i personaggi più famosi di Walt Disney. Il risultato è «The Magic Gallery», divertente, ironico, arguto volumetto della Mondadori: «Quattromila anni di arte immortale con Paperino, Topolino & C.», come dice il sottotitolo. Il libro è davvero un viaggio nell’arte dagli albori dell’umanità (le pitture policrome nelle grotte di Altamura) ai giorni nostri (Henry Moore, Andy Warhol, Chuck Close): accanto alle tavole originali con didascalia, però, ci sono le varianti proposte dai diversi autori. Pierpaolo Rovero, ad esempio, fa la parodia di Federico II di Svevia nella famosa miniatura dedicata all’addestramento dei falconi da caccia. Così, «Sua Maestà Paperone Magno posò per circa un anno nello studio del miniaturista imperiale. Non volle un normale dipinto per risparmiare sui colori». L’autoritratto di Van Gogh viene... rivisitato da Flavio Masi e Antonello Mengato: «Il giovane pittore Pippent Van Gogh ha dipinto questo autoritratto ispirandosi all’artista di cui vorrebbe seguire le orme. Nessuno gli ha ancora detto, però, che quel genio insuperato vendette un solo quadro in vita sua». La Donna con parasole di Claude Monet, con la fantasia di Maria Claudia Di Genova diventa: «Paperino Monet era certo che con la sua arte avrebbe conquistato il cuore di Mademoiselle Paperina. Ma nemmeno quando la omaggiò di questo splendido dipinto lei sembrò particolarmente "impressionata"». Maria Elena Naggi, invece, corregge il Ritratto di Enrico VIII opera di Hans Holbein il Giovane: «Nel celeberrimo ritratto di Paperone VIII, il pittore immortala il monarca in uno dei momenti più gioiosi della giornata: depositare i soldi in cassaforte». Il Narciso del Caravaggio, per la matita e i colori di Fabiana Iacolucci, assume le sembianze del «bellissimo Topolciso che ammira la propria immagine specchiata. Un dipinto che invita a riflettere». Barbara Canepa ha lavorato sul Giuditta e Oloferne di Gustav Klimt: «La strega Amelia sorride sorniona leggendo nella sfera di cristallo che prima o poi metterà Paperone nel sacco». E via con questo divertente passo.

AUTORI VARI, «The Magic Gallery», Mondadori, 158 pagine

ciauu

fonte www giornaledibrescia it
loshrike
00venerdì 22 luglio 2005 13:42
L'idea mi piace.. molto interessante.. eheh.. e le opere d'arte sono alla mia portata..

Losh:rid1:
ulululante
00venerdì 22 luglio 2005 14:51
Re:

Scritto da: loshrike 22/07/2005 13.42
L'idea mi piace.. molto interessante.. eheh.. e le opere d'arte sono alla mia portata..

Losh:rid1:



Losh Losh
[SM=x629185]
loshrike
00venerdì 22 luglio 2005 16:22
Eh eh eh..

.. lupastro..

losh[SM=x629171]
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