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Ho sognato di cieli aperti. Di quelli che si guardano sdraiati a terra, come i bambini, con il naso all'insù. Fantasticando con le nuvole, giocando ad attribuire ad ognuna una sua forma, un'idea del proprio sentire: la mia Anima.
Ho sognato immense pianure, distese di nulla e di tutto al tempo stesso, ma quel tutto erano i miei desideri e quel nulla era nel mio cuore: la mia paura.
Ho sognato il vento, un forte vento, che portava con sè una musica che non avevo mai ascoltato. E l'eco ne ripeteva le note quasi ossessivamente, un ritornello fine a sè stesso: la mia vita.
Ho sognato di notti infinite, di stelle luminose e di lune immense soverchiare la mia piccolezza nel loro immenso candore: i miei limiti.
Ho sognato la sabbia rossa del deserto, dune a perdita d'occhio e un sole accecante, impietoso e ho provato l'arsura: la mia sete di amore.
Ho aperto gli occhi e davanti allo specchio, lì davanti, non c'era nessun riflesso di me....