Le Catacombe (a questo si riferisce il titolo
) erano delle necropoli situate al di fuori della città (per via del divieto di seppellire i morti entro le mura cittadine).
La loro struttura architettonica era abbastanza "sommaria".
A partire dal IV secolo, divennero però dei veri e propri santuari; non c'era nulla che la distinguesse dall'arte pagana a prescindere dalla gravità delle immagini, il repertorio dell'arte funeraria e soprattutto i sarcofaghi marmorei furono "adattati" per esaltare la nuova fede.
La mitologia viene rovesciata:
Prometeo e Orfeo vengono sostituiti dal Padre Creatore e da Gesù Cristo.
Ecco quindi abbondare i motivi pastorali.
Non possiamo non nominare, a questo punto il famoso Buon Pastore, esposto nei Musei Vaticani, disceso come "iconografia" dal Mercurio Crioforo.
In pittura troviamo la Storia di Psiche, immagine dell'anima, (C. di Domitilla), scene di banchetti che nascondono sotto apparenze profane le agapi Eucaristiche (C. di Priscilla), oranti e belle forme "emblematiche: il pesce, simbolo di Gesù Cristo, la colomba della vita eterna, il ramo d'ulivo, il cesto di pani, a volte raggruppati come fossero nature morte.
Lo stile è povero e sommario, specialmente negli affreschi.
Solo una composizione più tarda, come la Madonna orante col Bambino (Ostia, 350 circa) sembra preparare l'arte monumentale.
L'opera più significativa, però secondo me, è il sarcofago di Giunio Basso, che presenta con animazione e plasticità le figure, disponendole addirittura su due piani: in alto fra colonne, in basso sotto arcate.
Ma sarà poi nell'architettura, e in particolare, nelle "basiliche" che l'arte uscirà poi......dal suo sotterfugio cimiteriale, per porre le fondamente di quelle che saranno poi le maggiori opere d'arte paleocristiane......e non solo