La Processione.

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loshrike
00martedì 13 giugno 2006 16:36
La processione procedeva molto lentamente. Il caldo torrido della giornata ancora non aveva lasciato posto alla tanto agognata frescura della sera. L’aria surriscaldata e immobile faceva sudare il prete in testa alla processione a cui sembrava mancare persino la forza di innalzare un ultima preghiera. La Madonna, portata a braccia da una decina di uomini, sembrava trascinarsi anche Lei dietro la penosa figura accompagnata da due chierichetti; la scena sarebbe poi apparsa anche più comica, ad un attento osservatore, ogni volta che uno dei portantini, sulla strada sterrata, inciampava in qualche sasso facendola caracollare pericolosamente. Il sagrestano subito accorreva preoccupato e sudato come non mai cercando di porre rimedio ma risultando solamente un intralcio e un ostacolo aggiuntivo ai poveri uomini stanchi e accaldati. La polvere che si alzava al seguito sembrava non avere alcuna fretta di posarsi e restava sospesa nell’aria soffocando i fedeli al seguito posandosi poi in strati visibili sui vestiti e sui capelli degli uomini o sul velo delle donne facendoli apparire nella luce crepuscolare una sorta di processione fantasma di cui nemmeno più si intuivano le intenzioni. Poche erano le persone che seguivano la processione con assoluta devozione, forse solo le vecchiette in prima fila che ormai aldilà di ogni umana tentazione potevano solo pregare il buon Dio che le loro sofferenze terrene avessero una conclusione rapida e indolore ma comunque più lontana possibile nel tempo. Don Germano arrancava pesantemente recitando il rosario e anelando con tutto il suo essere ad un buon bicchiere di vino che gli avrebbe ripulito la gola meglio di qualsiasi fervida preghiera. Chi lo conosceva sapeva che era un “buon diavolo” forse un pochino troppo attratto dalle gioie terrene che non da quelle spirituali ma se appena appena si presentava il caso era capace di smuovere anche le montagne per una giusta causa; che poi gli affezionati parrocchiani lo ricambiassero più a parole che a fatti questo era un piccolo cruccio legato a quella che definiva la sua “missione” su questa terra. I chierichetti che lo seguivano già pregustavano la gassosa che il buon prete avrebbe poi offerto loro quale premio per la devozione e il servizio reso, era ormai passato il tempo in cui un santino bastava a fortificare lo spirito ma soprattutto il corpo. Il sindaco seguiva la processione accompagnato da tutta la giunta comunale ma i suoi pensieri vagavano a certe questioni che negli ultimi tempi continuavano ad assillarlo prima fra tutte la maestria della scuola con cui aveva intrecciato una pericolosa relazione di cui erano ormai tutti al corrente tranne appunto la moglie che mal interpretava i risolini dei compaesani o il bisbigliare delle comari scambiandole per gelosie nei confronti della carica ricoperta dal marito e in seconda istanza dal prestigio che a lei ne derivava. Soleva lamentarsene spesso con il marito ed egli accondiscendente mormorava: “Lasciale parlare che tanto non hanno niente altro di cui discorrere… volesse il cielo che capissero i grattacapi che mi procura questa carica..” po sospirava profondamente e continuava: “ … ah, ma la prossima volta mica me la prendo più una simile rogna sul gobbo..”. La signora, soddisfatta, annuiva e blandendolo rispondeva: “Ehh.. ma se non lo fai tu chi vuoi che si prenda la briga?? Ignoranti sono nati e ignoranti moriranno..” e con il capo assentiva carezzando il marito con fervida devozione. La maestrina seguiva la processione abbacchiata e pensierosa, recitava meccanicamente le preghiere e nel contempo pensava a come uscire dalla situazione in cui era andata a cacciarsi. Sapeva che ormai tutti sapevano e la cosa la spaventava a morte, soprattutto il pensiero che un bel giorno la sindachessa avrebbe potuto venire a sapere della tresca ed appunto ogni volta che la vedeva avvicinarsi o solamente accompagnare i bambini a scuola diventava di un colore cinereo che destava non poche preoccupazioni nella signora tanto che, credendo di capire le pene della giovane e attribuendole a un non meglio identificato amore non corrisposto aveva fatto di tutto per entrare in confidenza con la giovane, che tanto poi giovane non era avendo solo due anni meno di lei, e tutta presa nella sua missione di soccorso aveva trovato a suo avviso conferma delle sue ipotesi nel comportamento della maestrina alle sue parole; dai rari monosillabi e dal colore sempre pi smorto della maestrina aveva deciso che doveva aiutarla ed un bel giorno si era sentita dire: “Signorina, non che mi voglia intromettere nei suoi affari, ma il giovanotto che la fa così soffrire non si merita tanta devozione… o forse è la sua famiglia che pone il bastone tra le ruote?. Lo vuole un consiglio si rivolga a mio marito, lui ha le conoscenze giuste e se può mettere una buona parola lo farà di sicuro… e poi ha le mani in pasta un po’ ovunque”. Sorrise ammiccando, prese il bambino per mano e si avviò verso casa certa di aver compiuto un’azione cristiana. La maestrina era rimasta lì interdetta sulla soglia della scuola, pensando alle “mani in pasta”, la “sua pasta”, del Sindaco e chiedendo perdono a tutti i santi che conosceva si riprometteva di chiudere senza indugio quella pericolosa situazione non avvertendo però la presenza dello stradino che aveva seguito la scena con molta ed ora non stava più nella pelle dal correre a raccontarla a qualcuno. Era poi passato un anno da allora ed ancora pregava, soffocata dalla polvere, non più i santi ma la Madonna là davanti.


Loshrikecontinua...

[Modificato da loshrike 13/06/2006 22.31]

riana.F
00martedì 13 giugno 2006 18:56
il villaggio
Chi conosce Pirandello e come racconta della sua Sicilia, potrebbe apprezzare questo quadretto di vita di paese, la processione, i gli abitanti del paese devoti alla madonna ed ai santi, i vari personaggi strani e familiari come il parroco, il sindaco, il sacrestano, la maestrina. Tempo ho rivisto in televisione il film commedia italiano "Sedotta e abbandonata" di Pietro Germi, la tipica mentalità meridionale dell'uomo nei confronti della donna che, per essere sposata, doveva essere illibata, pura. Usanze , costumi e tradizioni dell'Italia che considera la famiglia, l'onore di una famiglia al primo posto prima di ogni altra cosa o esigenza che un uomo possa avere nella vita.Ma, a dispetto di questo rigore, le avventure e scappatelle extra-cniugali avvenivano, ehhh se avvenivano!
Keko01
00martedì 13 giugno 2006 19:43
Un mio piccolo omaggio al tuo ottimo lavoro





Keko [SM=g27811]
ariel.46
00martedì 13 giugno 2006 20:40
Sono senza parole...
Sei un grande, è veramente coinvolgente leggere i tuoi componimenti...
Grazie dal più profondo del mio cuore.
Ariel.
loshrike
00martedì 13 giugno 2006 22:34
Re: il villaggio

Scritto da: riana.F 13/06/2006 18.56
Chi conosce Pirandello e come racconta della sua Sicilia, potrebbe apprezzare questo quadretto di vita di paese, la processione, i gli abitanti del paese devoti alla madonna ed ai santi, i vari personaggi strani e familiari come il parroco, il sindaco, il sacrestano, la maestrina. Tempo ho rivisto in televisione il film commedia italiano "Sedotta e abbandonata" di Pietro Germi, la tipica mentalità meridionale dell'uomo nei confronti della donna che, per essere sposata, doveva essere illibata, pura. Usanze , costumi e tradizioni dell'Italia che considera la famiglia, l'onore di una famiglia al primo posto prima di ogni altra cosa o esigenza che un uomo possa avere nella vita.Ma, a dispetto di questo rigore, le avventure e scappatelle extra-cniugali avvenivano, ehhh se avvenivano!



Il bello di questo racconto è il fatto che è solo l'inizio.. adoro Pirandello.. grazie per averlo citato.. ovviamente non voglio fare alcun parallelismo.. il maestro è troppo in alto per me..

Losh [SM=g27828]
loshrike
00martedì 13 giugno 2006 22:36
Kekus Magister Pictorum..
.. un quadro stupendo che se tu avessi postato prima mi avrebbe rubato la scena.. e tutti avrebbero pensato al plagio.
Posso dire cheil tuo quadro anticipa anche una parte del mio racconto... diavolaccio.
Grazie di cuore.

losh [SM=x629149]
loshrike
00martedì 13 giugno 2006 22:39
Re:

Scritto da: ariel.46 13/06/2006 20.40
Sono senza parole...
Sei un grande, è veramente coinvolgente leggere i tuoi componimenti...
Grazie dal più profondo del mio cuore.
Ariel.



Di nulla.. è un piacere scrivere per un simile pubblico..

Losh [SM=g27823]
Ahamiah
00martedì 13 giugno 2006 22:41
leggendo mi sembra di essere lì
è tutto così nitido..bravo Losh
aspetto il seguito [SM=x629186]

Keko..il quadro è un racconto colorato
bravo .... [SM=x629186]
loshrike
00martedì 13 giugno 2006 23:06
Re:

Scritto da: Ahamiah 13/06/2006 22.41
leggendo mi sembra di essere lì
è tutto così nitido..bravo Losh
aspetto il seguito [SM=x629186]

Keko..il quadro è un racconto colorato
bravo .... [SM=x629186]



Se tutte le mie lettrici diventano fans comee te.. riesco quasi ad immaginare un futuro da scribacchino..
Grazie mille per le belle parole molto sentite.

Losh [SM=g27838]
contaminata
00mercoledì 14 giugno 2006 20:05
leggendo questo racconto mi è sembrato realmente di partecipare a una delle bellissime processioni che si tengono nella mia città...

complimenti Losh! [SM=g27811]

poi anche a me ricorda i racconti di Pirandello, il suo descrivere, indagare, esplorare i personaggi e il loro contesto sociale...adoro Pirandello!!! [SM=g27822]
loshrike
00giovedì 15 giugno 2006 09:38
Re:

Scritto da: contaminata 14/06/2006 20.05
leggendo questo racconto mi è sembrato realmente di partecipare a una delle bellissime processioni che si tengono nella mia città...

complimenti Losh! [SM=g27811]

poi anche a me ricorda i racconti di Pirandello, il suo descrivere, indagare, esplorare i personaggi e il loro contesto sociale...adoro Pirandello!!! [SM=g27822]



Ach!!
va a finire che anche un vecchio cinico come me... si commuove!

Losh [SM=g27828]
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